Scuola base di vita cristiana

I mesi autunnali coincidono, per la Chiesa, con la fase progettuale della vita diocesana, in vista dell’inizio del nuovo Anno Pastorale, che sarà solennemente aperto con le celebrazioni della Prima domenica di Avvento. E in questi mesi la Diocesi ha deciso di fare a tutti la proposta di un III anno della Scuola base di Vita Cristiana, che, dopo i primi due dedicati a “fede” e “speranza”, questa volta tratterà della “carità”. E lo farà, su sollecitazione del nostro Vescovo Domenico, impegnando i partecipanti ad una riflessione sul “senso della Comunità”.

La fede professata (Anno 2022: il Credo) e celebrata (Anno 2023: la Celebrazione eucaristica) ha come culmine la fede vissuta, cioè la comunione. Ma per poter “fare” comunità occorre, innanzitutto, “essere” comunità: e la comunità è tale se ogni membro è cum-unito a Cristo. Il Signore Gesù, infatti, è la fonte della verità delle nostre relazioni ed il motivo del nostro camminare insieme. Per questo motivo, la Scuola base di quest’anno – che strutturalmente sarà simile agli anni scorsi, essendo proposta per Vicariati, ogni due martedì nei mesi di novembre, dicembre e gennaio – sarà contenutisticamente molto “diversa”, poiché nelle intenzioni vuole essere un concreto aiuto ad “incontrare Gesù” per rinnovare la nostra fede e così incidere sulle nostre comunità. Il rinnovamento personale, infatti, è sempre causa di un rinnovamento comunitario. In questo senso, sarà di fondamentale importanza la rilettura e la contestualizzazione dell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco, che farà da “filo-rosso” dei vari incontri.

All’inizio si cercherà di comprendere l’importanza del passaggio dal parlare solo di sé per arrivare a dire “noi”. Si tratta di un’esperienza pedagogica fondamentale, in cui, prendendosi cura di sé ed avendo coscienza di chi si è veramente, si intuisce la necessità di “comunità umane” alle quali appartenere e nelle quali scoprire “l’unicità dell’io”, accanto alla “necessità del noi”. In un mondo nel quale regnano egoismo e divisioni, si può davvero fare esperienza di unità. Questa “comunione”, però, non è frutto di scaltrezza umana: all’origine delle nostre comunità c’è l’incontro con il Signore Risorto che ci chiama personalmente ad essere uno, “affinché siano una sola cosa” (cfr. Gv 17,20-23). È con il lavoro di conversione quotidiana che ci si ritrova fratelli e si scopre il volto bello della Chiesa. La Chiesa di Cristo si realizza attraverso il “sì” di ciascuno dei battezzati, in una accoglienza della responsabilità ad essere “segno del divino nella storia”. In questo senso, la Chiesa è fondamentale! Ma la Chiesa esiste perché ci siamo noi a costruirla con i mattoni della nostra vita, prima ancora che con i mattoni che costituiscono gli edifici di culto. Una Chiesa, poi, che non può evitare di affrontare anzitutto gli scandali della povertà, della guerra e della divisione, poiché le comunità cristiane vivono necessariamente una dimensione sociale, oppure rischiano di atrofizzarsi; anzi, Papa Francesco direbbe che è nel tendere la mano ai poveri e agli ultimi che si evitano le “tentazioni” pastorali, nelle quali tante volte ci imbattiamo e per le quali nascono dissidi e malcontenti anche nelle nostre Parrocchie. Ma forse è proprio qui il discrimine: occorre una conversione che ci porti a pensare non tanto ai “campanilismi” delle nostre chiese, quanto piuttosto alla centralità della Comunità di fede che non può concepirsi chiusa e che vive di dimensioni proprie: simbolica, narrativa, gratuità, alterità, creatività e custodia.

Infine, la Scuola base cercherà di affrontare in chiave rinnovata alcune prospettive operative: dalla necessità di darsi un “tempo di progettazione pastorale”, alla riscoperta dell’Anno liturgico e dell’Iniziazione cristiana, fino alla maturazione della decisione di diventare “custodi gli uni degli altri”, rompendo così l’ipocrisia nata con il peccato di Caino.

Insomma: il percorso sembra impegnativo, ma con l’aiuto di tutti si auspica che possa portare frutti di vita nuova. L’appuntamento è pertanto per martedì 5 novembre alle ore 20.30 in una delle tre sedi del corso: Domagnano, Macerata Feltria e Novafeltria!

don Marco Scandelli
Direttore della Scuola base di Vita Cristiana

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