Ultimo paese della Provincia di Pesaro Urbino, arroccato attorno al suo maniero medioevale, sorge sulla riva sinistra del fiume Foglia e ci si arriva salendo la strada provinciale Fogliense. Singolare il paesaggio che lo circonda: il Monte Carpegna e una corona di colline che digradano sulla vallata, alture che terminano in rupi selvagge.
Luogo ideale per passeggiate che, seguendo vecchi sentieri, portano verso il parco Sasso Simone e Simoncello oppure all’alta Valle del Metauro e l’Alpe della Luna. Il Castello di Belforte all’Isauro edificato nel tardo medioevo su un precedente insediamento Longobardo del VI secolo d.C. si erge quasi a protezione del paese che si adagia fra le colline dell’Appennino Marchigiano proprio in quel lembo di terra che si incunea fra l’Umbria e la Toscana. Dalla primavera del 1996 il Castello, insieme a gran parte del Centro storico completamente restaurato, è diventato sede di un Centro di lingua e cultura italiana per stranieri. Le sue origini vengono fatte risalire al VI – VII secolo d.C.; si hanno testimonianze di numerosi rifacimenti, ma l’impronta definitiva, un po’ bizzarra, ma pittoresca si deve all’estro del noto architetto Francesco di Giorgio Martini, che lo riedificò per volere del Duca Federico da Montefeltro. Nel 1874 il nobile Barone Prussiano Hermann De Tenneret – Barone di Beaufort, convinto che in passato il castello fosse appartenuto ai propri avi, lo acquistò per poi donarlo definitivamente al comune di Belforte all’Isauro. Un singolare monumento al quale la gente di Belforte è particolarmente legata, e’ il Tabernacolo Tricuspidato in laterizio e cotto in stile neo-gotico che si trova all’inizio del paese, eseguito nell’ Anno santo 1900 che rappresenta tre momenti fondamentali della vita della Madonna l’Annunciazione, la Crocifissione, l’Assunzione. Come la maggior parte delle Pievi del Montefeltro, la chiesa di San Lorenzo in Foglia, ora annessa al cimitero di Belforte, è ubicata lungo il fondovalle, vicino al centro abitato. Risulta che essa risalga all’epoca Carolingia (VIII secolo) periodo in cui non era ancora iniziato l’incastellamento. Nel 1871 un violento terremoto la distrusse completamente.
Da vedere:
Castello (sec. VI)
Pieve di S. Lorenzo (sec. VIII)
Tabernacolo tricuspidato (anno 1900 ca)