Parrocchie e famiglie accettano la sfida…

Devozione e consacrazione mariana nel contesto attuale

Si sta avvicinando il grande momento della Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Per capire come si vive l’evento nelle parrocchie, abbiamo rivolto alcune domande a due parroci, don Maurizio Farneti, parroco di Maciano e di Scavolino, e don Simone Tintoni, parroco di Serravalle (RSM).

Don Maurizio, quali sono i contenuti di questo avvenimento per una comunità?

Sappiamo bene che in tutte le parrocchie è molto forte il sentimento di affetto e di devozione nei confronti della Madre del Signore, perciò non è stato difficile per la gente capire l’importanza della Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria. Riscoprire il messaggio che la Madonna ha dato ai pastorelli di Fatima è sentire che quel richiamo alla conversione e alla preghiera è ancora pienamente attuale. Anche il mondo di oggi conosce guerre e ingiustizie di ogni genere e rischia di allontanarsi sempre più da Dio. Con questa Consacrazione l’intera Diocesi volge lo sguardo e la preghiera a Maria, perché sente la necessità di affidarsi a lei.

Come ci si sta preparando in parrocchia?

Ogni occasione è buona per prepararsi a questa Consacrazione. Il Rosario ogni 13 del mese è sicuramente il momento privilegiato, ma anche nelle omelie e nella preghiera dei fedeli durante le Messe, nel catechismo dei ragazzi o portando la comunione ai malati chiediamo a Maria di prenderci nel suo cuore. Una richiesta presente anche nella preghiera personale di ogni fedele.

Quale può essere, secondo te, uno dei motivi per cui si recita il Santo Rosario?

La preghiera del Rosario porta immediatamente a Maria. Noi affidiamo a lei le preoccupazioni della Chiesa e del mondo intero, le situazioni difficili che si vivono all’interno delle famiglie, soprattutto la preoccupazione per il futuro dei giovani, per la disoccupazione, per le separazioni e le malattie. È imitare i tre pastorelli di Fatima e prolungare la loro preghiera nel nostro tempo. Quello che Maria ieri ha chiesto loro, oggi lo chiede a noi.

Don Simone, come si vive in concreto la consacrazione a Maria?

Nella consapevolezza di essere amati da Dio, strumento del suo amore, attraverso una capacità rinnovata di offrire noi stessi, i sacrifici, piccoli o grandi che siano, per amore di Gesù, la conversione ed il perdono dei peccati nostri e del mondo intero.

Come si cura il culto mariano?

Io credo che lo si curi soprattutto attraverso un’assidua frequentazione della Sacra Scrittura, per diventare come Maria custodi della Parola, uomini e donne del silenzio, capaci di meditazione, grembo fecondo del Signore della vita, per generare ogni giorno il Signore attraverso le nostre parole, i nostri silenzi e i nostri gesti.

Che cosa rimarrà dell’essersi consacrati al Cuore Immacolato di Maria, dopo le solenni celebrazioni del 13 maggio?

Mi auguro un profondo e rinnovato amore per Gesù e per la sua Chiesa.
Il 13 maggio si consacreranno al Cuore Immacolato di Maria tutte le famiglie della Diocesi. Abbiamo chiesto anche a loro che cosa pensano di questa opportunità e come si stanno preparando e come vivono in famiglia quest’attesa.

 

Il 13 maggio si consacreranno al Cuore Immacolato di Maria tutte le famiglie della Diocesi. Abbiamo chiesto anche a loro che cosa pensano di questa opportunità e come si stanno preparando e come vivono in famiglia quest’attesa.

Chi è per voi Maria?

Durante il mese di maggio, a Novafeltria, è molto sentita la preghiera alla Madonna del Buon Consiglio, perché è un emblema e un simbolo della nostra Diocesi. Ciò rende la figura di Maria una figura di riferimento nel panorama della fede, per tutti!
(Famiglia Rinaldi, Novafeltria)

Vi state preparando a questo momento in famiglia? Come?

Da sempre Maria è presente nella nostra famiglia quale modello ideale per poter rispondere alle chiamate di Dio. Il sapere che la nostra Diocesi si consacra al Cuore Immacolato di Maria è davvero una gioia immensa. Poter affidarsi a Maria, perché inter
ceda verso il Padre per noi è davvero un evento molto importante. Per arrivare un po’ più preparati a questo incontro, stiamo rileggendo in famiglia la Parola di Dio approfondendo quanto Maria sia stata importante per poter dar corso alla salvezza che Dio ha voluto per tutti gli uomini. Stiamo inoltre approfondendo il messaggio di Fatima e i vari messaggi che riportano l’invito a pregare di più ed a fare quello che Gesù ci chiede. (Famiglia Gatti, Dogana)

Come si può vivere in famiglia questa consacrazione diocesana?

Le parole che Papa Francesco ha usato di recente per consacrare il mondo intero al Cuore Immacolato di Maria ci hanno fatto molto riflettere: «Maria ci porta per mano all’abbraccio del Padre della Misericordia».
Attraverso la preghiera e la penitenza la nostra famiglia si sta preparando a vivere questo momento provando ad aprire i nostri cuori e chiedendo il suo aiuto affinché ci segua nel nostro essere una famiglia davvero cattolica.
Ma soprattutto chiediamo a Lei, discepola perfetta di Cristo, che ci insegni a perdonare proprio come Gesù ha perdonato noi. Imitando le virtù di Maria potremo testimoniare l’Amore di Dio nella Chiesa e nel mondo. (Famiglia Capezzone, Borgo Maggiore)
Cosa vorreste dire alle altre famiglie della Diocesi?
L’augurio più grande che facciamo alle famiglie è che dalla consacrazione derivi un amore sincero verso Maria; che lei possa diventare “una di famiglia” a cui rivolgersi con confidenza, cioè con la fiducia dei figli. È un’occasione per tutti di riscoprire la tenerezza di Dio che ci ha dato sua Madre.
(Famiglia Caliendi, Carpegna)