Omelia XXI domenica del Tempo Ordinario
Val da Camp (Poschiavo – CH), 26 agosto 2018
Gs 24,1-2.15-17.18
Sal 33
Ef 5,21-32
Gv 6,60-69
«Volete andarvene anche voi?» (Gv 6,67). Parole che mi risuonano nell’anima con tre inflessioni di “voce” interiore che sollecitano tre risposte spirituali.
Parole con l’inflessione di una certa tristezza e amarezza in Gesù. «Tutti mi abbandonano, anche tu?». Nel Getsemani è evidente il lamento di Gesù quando Pietro, Giacomo e Giovanni si addormentano anziché vegliare con lui. E quanti altri rimproveri ai discepoli perché non lo comprendono (rimprovera la “durezza di cuore”).
Ora Gesù è nella gloria: non ha tristezze! Tuttavia, la spiritualità cristiana insegna a «tenere compagnia a Gesù nelle sue pene». Ad esempio, nella la Via Crucis, nella contemplazione della croce…
La “verità” di questo atteggiamento dell’anima, perché non sia vago sentimento, si verifica nella partecipazione al dolore dei fratelli. A San Paolo Gesù dice: «Perché mi perseguiti?» (At 9,4). Ai discepoli: «L’avete fatto a me…», quando hanno offerto anche solo un bicchier d’acqua (cfr. Mt 10,42).
Parole con l’inflessione del risentimento, quasi un rimprovero. «Vedo che vacillate, non avete fede piena in me». Trovo in questa inflessione anche un velato ricatto. Nell’anima sento che davvero tante volte sono esitante. Ringrazio il Signore che mi aiuta a smascherare la presunzione di essere un discepolo arrivato. Nell’Imitazione di Cristo si dice: «Gesù ha molti amici nell’ultima cena, pochi nell’astinenza; molti amici nell’Osanna, pochi nella salita al Calvario; molti nella consolazione, pochi nella desolazione; molti cercano i suoi miracoli, pochi cercano lui… (cfr. Lib II, c.11)».
Parole con un’inflessione che invita alla scelta. «Dietro a me solo persone libere». Come se Gesù dicesse: «Fate la vostra scelta». Anche noi, come Pietro e i discepoli, pur fra tante esitazioni, dubbi e incertezze, rinnoviamo la nostra totale adesione al Signore Gesù: «Da chi andremo… Tu solo hai parole di vita eterna» (Gv 6,68). Abbiamo visto: crediamo. Ti abbiamo incontrato: come lasciarti? Tu, nostro tutto.