Inaugurazione Meeting – Conferenza del Presidente Mattarella
Sono di ritorno dall’incontro con il Presidente d’Italia Mattarella avvenuto nella giornata di apertura del Meeting di Rimini. Ho riportato una vivissima impressione da questo incontro. Ho trovato il Presidente persona squisita, di grande dignità, riservata, ma che si concede con grande affabilità. Ho apprezzato le sue risposte ai tre giovani che sono intervenuti al termine della sua conferenza. Tutte risposte aperte ad una grande stima e speranza nei confronti dei giovani. Ogni volta Mattarella chiude le risposte col suo sorriso timido, ma che stabilisce relazione: «Ora tocca a voi – sembra dire – avete talenti da mettere in circolazione». Il Presidente ha apprezzato moltissimo la scelta del tema per questa edizione del Meeting “Tu sei un bene per me”. All’inizio s’è parlato poco di repubblica – ha affermato il Presidente – perché era emergente il tema della democrazia, ma oggi, a settant’anni dalla fondazione, si vede il genio della repubblica che sta nell’ “incontro con l’altro”, come testimonia il titolo della mostra che accompagna il Meeting. Dalle parole di Mattarella traspare la sua convinta dedizione a portare unità all’interno del paese, nel più ampio ambito europeo, nel mondo. Ci siamo abituati effettivamente in Italia – ma potremmo dire anche a San Marino – ad una vita pubblica come scontro e continua delegittimazione dell’altro. Ma non è stato sempre così – ha tenuto a sottolineare il Presidente – l’Italia si è costruita grazie al compromesso virtuoso tra culture diverse.
Nello stringere la mano al presidente avrei voluto dirgli ancora tante cose. Anzitutto avrei voluto portargli il saluto della mia gente, ma anche lo sgomento di tanti di fronte agli scenari orribili di guerra dei quali siamo spettatori e il nostro appoggio al suo sforzo per la pace. L’incontro è stato di un attimo, ma avrei voluto dirgli che mi sento molto ben interpretato dalla sua presenza sulla scena internazionale e che siamo fieri di essere amici dell’Italia e fieri di essere italiani nel Montefeltro. Grazie Presidente.
+ Andrea Turazzi