Festa del perdono e #Seguimi
La conclusione dell’inverno sembra coincidere con l’affievolirsi della pandemia e con una ripresa di ogni aspetto della vita. Non si può negare che le ripetute “ondate” di Covid abbiano fiaccato gli animi e spento gli entusiasmi in tanti di noi e in molti giovani. Guardando avanti vediamo che alcuni tempi ed eventi forti ci vengono incontro in modo provvidenziale per “riprendere quota”.
Tra questi, due in particolare: la Quaresima, all’interno della quale vivremo coi giovani la Festa del Perdono venerdì 25 marzo, in occasione delle 24 ore di preghiera per il Signore; la Pasqua che avrà un prolungamento speciale nel giorno di Pasquetta (18 aprile) con l’incontro degli adolescenti con Papa Francesco.
La Festa del Perdono è la celebrazione comunitaria della Riconciliazione. I ragazzi sono invitati dal Vescovo Andrea Turazzi nel Santuario del Cuore Immacolato di Maria (Valdragone, RSM) per una veglia di preghiera dove è possibile accostarsi alla Confessione. La Veglia, quest’anno, sarà incentrata sulla preghiera allo Spirito Santo e sulla meditazione della Sua opera in noi. Saranno a disposizione dei giovani alcuni sacerdoti per celebrare il Sacramento del Perdono come momento forte del cammino quaresimale e come rigenerazione nella vita spirituale e di fede. Chi ne ha fatto esperienza sa che una buona confessione ridà slancio a tutta la nostra vita.
Il secondo evento, l’incontro del Papa con gli adolescenti, è rivolto in particolare ai ragazzi dai 12 ai 17 anni. Esso rientra in un’attenzione particolare che la Pastorale giovanile italiana desidera rivolgere a questa fascia di età. Il motivo di questo interesse è duplice: questi ragazzi sono quelli che con tanta fatica hanno vissuto questi due anni di pandemia e che la cronaca tende a ridurre, ingiustamente, ai fenomeni di violenza delle baby gang. L’altro motivo riguarda il percorso che essi vivono nelle nostre parrocchie che coincide con la fine del catechismo e molto spesso con la conclusione dell’appartenenza ecclesiale. L’incontro di Roma o meglio il pellegrinaggio alla tomba di Pietro, primo e più autorevole annunciatore della Risurrezione di Cristo, è proposto come un segno di cura dei nostri “giovani più giovani”. Verso di essi non c’è solo riguardo ma anche piena fiducia nella loro capacità di essere non solo destinatari ma protagonisti nella vita della Chiesa e della società. Ecco perché anche la Pastorale giovanile della nostra Diocesi di San Marino-Montefeltro si sta muovendo per organizzare questo pellegrinaggio chiamato #Seguimi a servizio dei gruppi parrocchiali che vorranno partecipare. A vivere questa bella esperienza con i ragazzi ci sarà anche il nostro Vescovo Andrea. In questo anno di cammino sinodale desideriamo rimetterci in marcia insieme a tutti i nostri giovani, nella speranza che questi eventi che vivremo ridiano a tutti gioia ed entusiasmo.