Il commento dell’autore al concerto “The Divine Nativity”
Confesso che quando sono arrivato nell’ antica Repubblica di San Marino, qualche anno fa, per servire nella parrocchia di Serravalle, sotto la guida di Don Peppino, non credevo che sarebbe stato possibile, lontano miglia e miglia da Broadway, completare questo lavoro: La Divina Natività. Ma la Divina Provvidenza non era tanto d’ accordo e ce lo dimostra questa sera.
Il docile strumento che la Divina Provvidenza usò per compiere il Suo disegno su questo piccolo progetto fu Anacleto Gamberra, musicista sammarinese d’ alto calibro, che abbracciò prontamente il progetto e si prese cura di realizzarlo.
E’ un onore per me stasera veder dirigere l’ orchestra proprio da Anacleto, senza l’incoraggiamento e l’ assistenza del quale, la “ Divina Natività” sarebbe chiusa certamente in un cassetto.
E’ quindi merito anche suo, oltre che di Dio, che la Divina Natività sia uscita dal cassetto e abbia ricevuto l’ amore e l’ attenzione di diversi professionisti come Fausto Giacomini autore di alcune parti corali, il suo meraviglioso coro, gli ottimi solisti tra cui Valerio Zelli, che ha contribuito con un testo in italiano dal titolo “ Cari Figli I am Satan”, i lirici Valentina Rambelli, Donato di Gioia e Regina Elliot ; Mirco Maltoni pianista e assistente direttore, Alice Miniutti primo violino e l’ ammirevole orchestra.
Voglio esprimere a loro e dal profondo del cuore la mia più grande riconoscenza, e ringrazio con medesima stima e affetto la paterna guida di Monsignor Andrea Turazzi, la Repubblica di San Marino con il suo Patrocinio, l’abate Douglas Nowicki del monastero di San Vincenzo negli Stati Uniti, i benefattori e l’ efficientissimo staff.
Devo riconoscere però che è per me un po’ difficile mettere la firma su questo lavoro visto che è il frutto dell’ impegno e dell’ amore di tante altre persone meravigliose.
Già dalle prime note scritte ormai più di otto anni fa ho sentito il desiderio di consacrare quest’ opera a Nostra Signora di Guadalupe. Stasera voglio fare lo stesso.
Metto questo concerto nel Cuore Immacolato della Regina della mia vita, e Le chiedo di portarlo a compimento, facendolo scomparire come la voce di Giovanni Battista, ponendo cosi’ tutti noi, musicisti e ascoltatori, alla presenza del Verbo Eterno, Gesù che è il Cristo.
Ave Maria!
P. Elia