La notte dei Santuari

UNA LUCE NELLA NOTTE: PRESENZA E INVITO
Lettura notturna del Vangelo secondo Matteo a Valdragone (RSM)

Sul tessuto l’esperta ricamatrice, annodando filo a filo, disegna il suo ricamo. Nel cielo di notte l’occhio esperto scorge costellazioni fra le stelle… Allo stesso modo anche il territorio della Diocesi di San Marino-Montefeltro vede una sorta di costellazione che collega tra loro quei punti luce che sono i santuari. Sono otto: Santuario della Madonna di Romagnano, del Crocifisso di Talamello, della Madonna del Faggio, della Madonna della Consolazione in Borgo Maggiore (RSM), della Madonna delle Grazie a Pennabilli, del Beato Domenico Spadafora a Montecerignone, dell’Immacolata Concezione a Sant’Agata Feltria e del Cuore Immacolato di Maria a Valdragone (RSM). Ben sei sono dedicati alla Madonna, uno al Crocifisso ed uno al Beato Domenico Spadafora. Ognuno di questi luoghi porta un messaggio per il fatto che ripresenta “un evento fondatore” che continua a parlare ai pellegrini. Si tratta a volte di tenui storie tramandate da una comunità, come la vicenda della piccola pastorella di Romagnano che indica il luogo di un’apparizione della Vergine; altre volte è un luogo attorno al quale il popolo si è stretto nei momenti difficili o si tratta di luoghi scelti per il raccoglimento e la preghiera come il Santuario della Madonna del Faggio alle pendici del monte Carpegna, o santuari che racchiudono una venerata immagine come quella del Crocifisso a Talamello. L’evento fondatore si intreccia con l’esperienza di fede quotidiana che trova nel santuario momenti di intensa spiritualità, di intercessione per i propri guai, di riconciliazione per i propri problemi. Gli ex voto testimoniano i favori e le grazie ottenute.
Questi sono brevi accenni necessari per tratteggiare una “geografia” della devozione che comprende i luoghi cari al popolo di Dio, luoghi nei quali il pellegrino cerca nell’incontro con la Madonna o coi santi il consolidamento della propria fede.
Di per sé non sempre i santuari sono parrocchie, ma hanno comunque un’importante “vocazione” all’interno della comunità cristiana. La visita ad un santuario è per qualcuno occasione di riavvicinamento alla fede, per altri l’affidamento a Dio di una preoccupazione o di un dolore. C’è chi arriva al santuario da lontano e il viaggio stesso è tempo di preparazione e di grazia. Il pellegrinaggio è un’espressione di fede praticata da sempre nel cristianesimo. Del resto, non dice la Scrittura: «Beato chi decide nel suo cuore il santo viaggio»? Non si nutriva il pio israelita dello struggente desiderio di salire alla città santa o di sostare dove il Signore aveva scelto di manifestare la sua gloria?
I pellegrini che salgono con fede ai santuari ricordano alla Chiesa la sua indole peregrinante, un richiamo a camminare nel mondo come chi è di passaggio e a non attaccarsi alle cose terrene. La strada che si percorre per raggiungere il luogo santo è dunque simbolo della vita e del cammino che ogni persona fa verso Dio, un cammino reale e concreto: partenza, fatica, attesa, salite e finalmente la meta. Fuori di metafora, la partenza inizia con le grandi domande che ognuno si pone: chi sono? Qual è il senso della mia vita? Da dove vengo? Dove vado? Che cosa è importante per la mia vita? Domande enormi, ma che ogni persona in cammino si fa.
I santuari della Diocesi, come tutti i santuari italiani, hanno tra loro un vero e proprio Collegamento con lo scambio di notizie, esperienze e aiuti col desiderio di tenere viva e potenziare una vera e propria pastorale dei santuari.

Da qualche anno il Collegamento lancia una bella iniziativa: “La notte dei Santuari”. Si invitano i rettori a tenere aperti i loro santuari nella notte perché, anche visivamente, siano luce che invita, ma anche luce che indica una presenza che veglia su tutti. In Diocesi i rettori hanno fatto la scelta di indicare un santuario in particolare che resterà aperto tutta la notte fra il 1° e il 2 giugno. È stato scelto il Santuario del Cuore Immacolato di Maria in Valdragone (via delle Felci, 3 – RSM). Durante la notte il Santuario sarà aperto per l’adorazione eucaristica e ad ogni ora vi saranno suggerimenti per la preghiera. Allo scadere della mezz’ora verrà letto un capitolo del Vangelo secondo Matteo. Appuntamento allora al Santuario del Cuore Immacolato: una staffetta di preghiera per tutti.

Sussidio per il mese di maggio

Vivere la Pasqua con Maria
e con lei attendere la Pentecoste

Sbaglierebbe chi pensasse che la pratica del mese di maggio dedicato alla Madonna distolga dalla celebrazione pasquale di queste settimane. Al contrario: la pratica del mese mariano si inserisce a pieno titolo nel Tempo pasquale e aiuta a gustarne la ricchezza. Con la Madonna sperimentiamo la gioia della risurrezione e la sorpresa di una vita nuova che rinasce!
Anche noi, come i primi discepoli, torniamo al Cenacolo insieme a Maria, la mamma di Gesù che, da quel Venerdì Santo, è data anche a noi come madre. Insieme a lei ci prepariamo a ricevere l’effusione dello Spirito Santo, per uscire poi dal Cenacolo “carichi” per la missione. La Madonna ci è maestra e guida nel vivere due tempi di un unico movimento: ritorno al Cenacolo ed uscita dal Cenacolo per la missione, due tempi che si richiamano a vicenda. È stato così anche per lei, la fanciulla di Nazaret: «conservava nel suo cuore» le parole e i fatti attraverso i quali il Signore le si comunicava (cfr. Lc 2,19.51) e poi si «incamminava in fretta verso la montagna» per l’incontro premuroso con Elisabetta (cfr. Lc 1,39-40). È il suo stile: silenzio e dono di sé, ritta ai piedi della croce e attiva ad Efeso col discepolo che Gesù amava.
Auguro che sia per tutti un mese di maggio ricco di preghiera e di ascolto, certo che da parte della Madonna sarà un mese ricco di grazie.
Ci viene messo in mano questo fascicolo per accompagnarci nei 31 giorni di maggio, con catechesi eucaristiche e suggerimenti per la preghiera. Siamo tutti protesi verso la Pentecoste, l’effusione dello Spirito Santo, dono di Gesù Risorto…
Appuntamento all’Assemblea diocesana di fine anno e alla Veglia di Pentecoste sabato 27 maggio a Pennabilli, culmine del nostro cammino con Maria.

+ Andrea Turazzi

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Sinodalità: la relazione e il dialogo per costruire la comunità

In queste settimane di primavera piovono gli inviti, le segnalazioni di eventi, le opportunità da cogliere. Ma questa è, per quanto possibile, veramente da non perdere: per il tema, il relatore e l’attualità.

Giovedì 11 maggio alle ore 21 presso l’aula magna di Palazzo Carboni a Pennabilli (via G.B. Mastini, 7) mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, terrà una conferenza su: “Sinodalità: la relazione e il dialogo per costruire la comunità”. Mons. Bruno Forte è uno dei teologi più ascoltati in Italia e all’estero. Sono particolarmente apprezzate le sue opere. Ha ricoperto incarichi importanti alla CEI e presso la Santa Sede. Anche la Diocesi di San Marino-Montefeltro si sta preparando all’evento del Sinodo dei Vescovi, che si terrà nel prossimo ottobre, partecipando attivamente al Cammino Sinodale che sta appassionando molte comunità.
Si tratta di comprendere che la sinodalità è ben più di un evento: è una dimensione permanente della vita della Chiesa.
L’invito alla conferenza è aperto a tutti ed è una preziosa occasione di approfondimento con un maestro di grande valore.

Inaugurazione del Cammino del Santo Marino

Giovedì 20 aprile alle ore 11:40 si terrà l’inaugurazione del “Cammino del Santo Marino” (aperta a tutti), un percorso che rientra in un progetto più ampio per la valorizzazione di San Marino come meta di Turismo Religioso, di pellegrinaggio, di preghiera e di devozione sulle orme del Santo Fondatore, con uno sguardo diverso rispetto a quello convenzionale.

San Marino è l’unico Santo Fondatore di uno Stato e Patrono di una Repubblica e di una Diocesi, che porta il suo nome assieme ai compatroni San Leone e Sant’Agata, ed è stato il punto di riferimento per la nascita e lo sviluppo della più antica Repubblica del mondo ad oggi esistente.

I cristiani di questa nazione hanno sempre venerato con particolare devozione, ancor viva oggi nei fedeli, la memoria della presenza di San Marino nel territorio della Repubblica, che da lui prende nome, e ne hanno custodito con premura le reliquie attualmente conservate nella Basilica del Santo: il cuore pulsante della vita religiosa dello Stato del Titano e che rappresenta anche un luogo di grande importanza per la sua storia civile.

Il Cammino del Santo Marino ripercorre i passi del Santo, originario dell’isola di Arbe, nella Dalmazia Settentrionale: da questo luogo parte il pellegrinaggio di fede, di storia e di cultura sulle orme del Patrono e Fondatore della Repubblica che ne porta il nome glorioso. Alla fine del III secolo il Santo Marino venne in Italia insieme a San Leo, per la ricostruzione delle mura di Rimini, e da qui salì, attraversando gli attuali Comuni di Santarcangelo di Romagna, Poggio Torriana, Verucchio e si stabilì nella Repubblica di San Marino. Il Cammino prosegue poi verso

San Leo, la città fortificata che si trova sul monte Feretrio, fondata dall’omonimo Santo, amico e compagno di viaggio di San Marino, ed infine, attraversando Sassofeltrio, San Leo e Maiolo, raggiunge Pennabilli, sede vescovile della Diocesi, San Marino – Montefeltro”.

Convegno diocesano Caritas

DOMENICA 23 APRILE 2023 dalle ore 15.30 alle ore 18.00 si terrà presso il Teatro Parrocchiale di Novafeltria (RN), il XVI CONVEGNO DIOCESANO CARITAS.

Sarà un momento di incontro e di confronto dal titolo “CARITA’: PRESENZA VIVA FRA LA GENTE!”.

Per costruire ponti di incontro, unendo il fare  e l’essere, in linea con il cammino sinodale che si sta facendo, la carità diventa una presenza importante e viva.

Una presenza che si caratterizza nell’ascolto, nel condividere progetti e nel proporsi tempi e modi per realizzarli pensando ai “tempi” degli emarginati e dei bisognosi.

In un tempo dettato dalle varie emergenze che ci circondano avremo modo di confrontarci con quelle mondiali a cui la Caritas Diocesana è stata chiamata a dare risposte (la coda della Pandemia Covid-19 ad inizio 2022, la guerra in Ucraina, il terremoto in Turchia e Siria) e dove ha trovato nel popolo diocesano una sponda importante di aiuto. Analizzeremo anche ciò che all’interno del territorio diocesano si è fatto con due focus particolari: l’evoluzione del pacco viveri in emporio solidale e l’emergenza del lavoro in situazioni di difficoltà.

Saranno con noi Carlo Brizi, dei Servizi Sociali dell’Unione Comuni ValmarecchiaElisa Zavoli della Cooperativa Sociale “Fratelli è Possibile” e il nostro Vescovo Diocesano S.E. Mons. Andrea Turazzi.

 

Al termine del convegno sarà offerto a tutti un buffet.

L’evento è aperto a tutti.

Nel ringraziare e nell’auspicare la vostra preziosa presenza invio a tutti un cordiale e caro saluto di pace.

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Luca Foscoli

Direttore

UFFICIO PASTORALE CARITAS

Diocesi San Marino-Montefeltro

Giornata dell’abbraccio fraterno

L’ASSOCIAZIONE PARKINSON SAN MARINO invita martedì 18 Aprile alle ore 18 a partecipare ad una SANTA MESSA in presenza e celebrata da S.E. il Vescovo Andrea Turazzi e dal Vicario foraneo don Marco Mazzanti nel SANTUARIO CUORE IMMACOLATO DI MARIA (via delle Felci 1, Valdragone, San Marino).

Come manifestazione ed affermazione che l’ABBRACCIO è sempre possibile, basta volerlo.

Perché l’ABBRACCIO.
Molto semplice.
L’abbraccio è il primo segno riconosciuto di accoglienza reciproca, è un gesto di intensa amicizia, amore, partecipazione, consolazione e di PACE.
Come non mai in questi frangenti che stiamo vivendo esso rappresenta la salvezza e la speranza dell’uomo.
Con il Covid abbiamo dovuto trattenerci ed abbiamo sofferto frenando il nostro istinto di abbracciarci, rispettando la normativa in vigore.
Poi abbiamo assistito, ed ancora oggi si verifica, ad una situazione che ormai pensavamo di non vivere più, la guerra.
Così vediamo piangere donne, bambini e uomini, mentre sarebbe sufficiente un abbraccio fra i due contendenti per redimere qualsiasi questione.
Ecco vogliamo sottolineare che la PACE è l’elemento fondamentale della convivenza fra gli uomini.

Consegna dell’olio del “giardino della memoria di Capaci”

Questa sera alle ore 18 presso la Cattedrale di Pennabilli, il Questore della Provincia di Rimini, dr.ssa Rosanna Lavezzaro, ha consegnato ufficialmente al Vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro l’olio proveniente dal “giardino della memoria di Capaci”, nel 31° anniversario delle stragi mafiose di Capaci (PA) e via D’Amelio, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo ed i poliziotti incaricati della loro tutela. Nel luogo dove avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio 1992, in particolare dove l’auto con i tre agenti di scorta che persero la vita fu catapultata, oggi sorge un giardino curato dall’Associazione Quarto Savona 15 (sigla radio dell’auto di scorta), animata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta. Sul terreno vengono coltivate diverse piante di ulivo, ciascuna dedicata ad una persona caduta per mano mafiosa. La Questura di Palermo lo scorso anno ebbe l’idea di donare l’olio prodotto da quelle piante a tutte le Diocesi della Sicilia proponendo che venisse consacrato nella Messa crismale, durante la Settimana Santa, per essere utilizzato come olio santo nelle celebrazioni dell’anno liturgico corrispondente al trentennale. Il presidente della CEI, Card. Matteo Zuppi, ha accolto l’invito ad estendere l’iniziativa a tutte le Diocesi italiane. Si tratta di un segno importante per tutto il Paese: il frutto di una terra bagnata dal sangue di martiri della giustizia diventa occasione di redenzione.

Giorni intensi!

Giorni intensi!
Giorni di profonda spiritualità biblica, liturgica, ecclesiale.
Vorremmo giungesse a tutti, specialmente a chi è ammalato, anziano, solo o in qualche altra difficoltà, il nostro augurio pasquale.
Nelle comunità fervono i preparativi per le solenni liturgie; anche i mezzi di comunicazione, in qualche modo, fanno rimbalzare l’annuncio della risurrezione di Gesù; l’atmosfera dei nostri borghi e delle nostre cittadine è attraversata dalla speranza.
Questi – ce lo diciamo in tante occasioni – sono giorni difficili e pericolosi. Peggio sarebbero l’abitudine e l’indifferenza.
Domenica, nella lettura della Passione del Signore, siamo stati ancora colpiti dal gesto di Pilato che «si lava le mani»: la risposta meno cristiana che si possa dare alla responsabilità. Non «lavarsene le mani», ma fare tutta la nostra parte!

Buona Pasqua!

Dai gruppi, dalle comunità e dalle parrocchie riceviamo segnalazioni di iniziative particolari per il Triduo pasquale, con la richiesta di farle conoscere: sono espressioni della “voglia di comunione”. Senza nulla togliere alle “funzioni” che si svolgono in ogni parrocchia, ne segnaliamo alcune pubblicando le rispettive locandine:

– Via Crucis Sant’Igne-San Leo
– Via Crucis cittadina a San Marino
– Liturgia della Passione e Processione dei Giudei a Pennabilli

Segreteria vescovile