Eredi e innovatori. I giovani protagonisti della storia
/in I fatti e i giorni /da Paola GalvaniDomenica 15 aprile si celebra la 94ª “Giornata per l’Università Cattolica”, che da quasi un secolo è uno tra i più significativi appuntamenti del calendario dei cattolici italiani. Una celebrazione che è sguardo di attenzione, stima profonda, sostegno reale. La Giornata Universitaria, promossa dall’Istituto Toniolo, è una occasione di approfondimento circa la natura e lo scopo dell’Università, i valori originali che guidano le scelte di ogni giorno.
La Giornata è un atto di fiducia nei giovani: da tempo il Toniolo e la Cattolica sostengono con numerose e articolate iniziative la formazione, il diritto allo studio, i percorsi di eccellenza, le esperienze internazionali di migliaia di studenti. Al centro vi è quindi il desiderio positivo dei giovani a diventare protagonisti della vita pubblica, a farsi carico del proprio futuro e con esso del futuro del Paese, a vivere la formazione lo studio come l’inizio di una responsabilità da esercitare per il bene comune. Riconoscendo e incoraggiando la spinta ideale delle nuove generazioni, troppo spesso infondatamente dipinte come rassegnate e pigre, l’Università rinnova l’impegno che è alla base della sua stessa ragione d’essere.
Il tema della giornata “Eredi e innovatori. I giovani protagonisti della storia” può essere esplicato con un verso di Goethe, nel quale è concentrata tutta l’appassionante tensione dell’esistenza umana: “Quello che hai ereditato dai tuoi padri riguadagnalo per possederlo”. Infatti nel momento stesso in cui veniamo al mondo ciascuno di noi già si trova uno zaino sulle spalle: lingua, patria, cultura e tutto ciò che viene dalle radici da cui siamo spuntati. A un certo punto della vita lo zaino va aperto ed esplorato. Cosa vale la pena conservare? Cosa scartare? Cosa aggiungere? Ogni persona è chiamata a questo compito nel corso dei cruciali anni della giovinezza. Non basta ricevere, ma occorre buttarsi nella mischia e verificare e aggiungere le proprie scoperte, contaminare con le proprie domande, trovare le proprie risposte.
Quale grandioso orizzonte per una università: accompagnare i giovani – senza sostituirsi ad essi! – nella mobilitazione di tutte le energie per azionare “il software che aiuta a discernere il programma divino e a rispondere nella libertà” (Papa Francesco). Così il tema scelto per la Giornata Universitaria numero 94 costituisce una tappa essenziale del cammino della nostra comunità diocesana e per l’Ateneo verso il prossimo Sinodo dedicato ai giovani. “Protagonisti della storia”, come li vuole Papa Francesco.
La Delegazione Diocesana dell’Associazione Amici dell’Università Cattolica al fine di favorire la piena condivisione dello spirito della 94ª Giornata propone i seguenti appuntamenti:
Sabato 14 aprile alle ore 18,00 a Novafeltria
nella chiesa parrocchiale
Celebrazione S. Messa con gli studenti e laureati dell’Un. Cattolica della Diocesi
Domenica 15 aprile
in tutte le S. Messe parrocchiali della Diocesi
Celebrazione della 94ª Giornata dell’Un. Cattolica
Sabato 21 aprile alle ore 9.15 a Pennabilli
incontro con la D.ssa Paola Bignardi presso il Monastero delle Agostiniane
I giovani: una “generazione di mezzo” da comprendere ed accompagnare
Sabato 28 aprile ore 16,30 a San Marino
Michele Stacchini, studente ad un Master presso l’Un. Cattolica, presenta il project work:
“Gli scarti faranno rinascere il Titano”
Istanza d’Arengo per vietare la pratica dell’utero in affitto e della maternità surrogata
/in I fatti e i giorni /da Paola GalvaniCon riferimento al progetto di iniziativa popolare sulle Unioni Civili depositato lo scorso 19 dicembre 2017 e portato in prima lettura nella seduta del 7 marzo 2018 dell’On.le Consiglio Grande e Generale e a seguito di un esame approfondito del progetto di legge si è ritenuto necessario presentare agli Ecc.mi Capitani Reggenti una Istanza d’Arengo per chiedere di sancire il divieto per due pratiche mediche cosiddette “dell’utero in affitto” e “della fecondazione eterologa”, inserendo nell’ordinamento sammarinese un provvedimento di legge che lo disponga.
Questa istanza è dovuta anzitutto al fatto che è assente una norma di legge che regoli tale materia e altresì ad aver constatato che la legge di iniziativa popolare presentata apre a questa possibilità.
Purtroppo il recente progresso scientifico, medico e tecnologico permette interventi e manipolazioni che, a nostro avviso, sono e devono restare inaccettabili in quanto offensive per la dignità della persona umana. Si sottolinea che la Comunità internazionale ha da tempo provveduto a limitare tali interventi e nell’istanza d’Arengo sono stati citati alcuni dei pronunciamenti e delle sentenze che trattano di questo delicato ambito. Pur tuttavia si considera che l’uso dell’utero di una donna terza o di gameti, ovuli, spermatozoi estranei ai genitori naturali sia di immediata comprensione che comporti la mercificazione del corpo umano per fini procreativi e tutte le conseguenze che questo può comportare. Infatti non sono da trascurare varie problematiche che interessano in seguito i soggetti coinvolti in tali pratiche, che non sono più teoriche ma oggetto di varie sentenze civili e penali.
In linea di principio si ritiene che non ci possa essere giustificazione alcuna per svilire la dignità della persona umana a merce, neppure il desiderio di un figlio che non può essere considerato un diritto da ottenere a qualunque costo. La genitorialità è un atto responsabile che può essere supportato dall’assistenza medica avvocata da sempre a difendere la vita e non a realizzare o praticare scorciatoie per fornire risposte innaturali e immorali. Quando per soddisfare un desiderio o una ideologia non viene nemmeno considerata la responsabilità di verificare ciò che è bene e ciò che è male, perché tutto quanto è considerato possibile, significa che si è già intrapresa una china pericolosa per la dignità e per la libertà delle persone. L’assurdità in tutto questo sta nel constatare che sono strade già percorse nella storia recente dell’umanità purtroppo con esiti tragici.
Si rende doverosa una ultima e importante considerazione in merito ai neonati nati grazie a queste pratiche. Le Associazioni firmatarie dell’istanza d’Arengo non hanno alcun intento discriminatorio nei loro confronti, anzi si ritiene che se dovesse presentarsi un caso simile nel territorio sammarinese, il neonato/a debba essere tutelato/a con tutte le risorse disponibili della comunità civile e affidato alle cure di una famiglia che lo/a accolga, tutelando il futuro dello stesso/a nel modo migliore possibile. L’obiettivo dell’istanza consta nel chiarire che chi si avvale di tali pratiche, in territorio sammarinese o all’estero, non possa trovare alcuna “sponda” all’interno del nostro territorio, in quanto il loro desiderio di ottenere un figlio a qualunque costo non è e non sarà mai riconosciuto come un diritto, perché il diritto sammarinese riconosce queste come procedure incivili e illegali.
Infine ci si augura che le forze di maggioranza e di opposizione che dovranno esaminare nei prossimi mesi il progetto di iniziativa popolare sulle Unioni Civili, come auspicato nell’ordine del giorno approvato in Consiglio Grande e Generale aprano un confronto con tutte le realtà sammarinesi interessate a queste tematiche, prima di esaminare il progetto di legge in seconda lettura, in quanto il tema non pare essere stato oggetto di confronto. Noi siamo disponibili a confrontarci con chiunque.
San Marino, 10 aprile 2018
Il coordinamento delle Associazioni ecclesiali
II appuntamento con “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie”
/in I fatti e i giorni /da Paola GalvaniL’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” e l’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare della diocesi di San Marino-Montefeltro, sono lieti di invitarvi al secondo appuntamento del ciclo di seminari dal titolo: “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie”, incentrati sull’esortazione apostolica “Amoris laetitia” di Papa Francesco.
Questo secondo momento formativo, teso all’approfondimento dei contenuti del IV e V capitolo dell’esortazione si svolgerà
Venerdì 16 marzo 2018 (ore 21,00 Domagnano – RSM)
L’amore diventa fecondo
Dall’enciclica profetica Humanae vitae all’esortazione Amoris laetitia
Relatore: Don Daniele Cogoni
(docente di Teologia sacramentale all’Istituto Teologico Marchigiano di Ancona)
Moderatore: Natalino Valentini (Issr “A. Marvelli”)
Don Daniele Cogoni è responsabile della Comunità “Casa di Nazareth” e dell’Ufficio di Pastorale Familiare della diocesi di Camerino – San Severino Marche. Da diversi anni cura percorsi di spiritualità coniugale e familiare, e di accompagnamento di coppie in difficoltà. Ha conseguito il dottorato in Teologia e in Filosofia presso la Pontificia Università Lateranense ed è docente di Teologia sistematica presso l’Istituto Teologico Marchigiano di Ancona. Studioso di ecumenismo e di ecclesiologia ortodossa, è autore di diverse pubblicazioni tra le quali ricordiamo: Il Ministero della Chiesa e il Primato del vescovo di Roma, Lief, Vicenza 2005; Eucaristia totale. Ecclesiologia eucaristica e prospettive ecumeniche nella teologia ortodossa, ed. Lussografica, Caltanissetta 2006; Triunità vivente. Elementi d’introduzione alla teologia in ascolto propositivo di alcune ermeneutiche trinitarie del XIX e XX secolo, Edizioni Montefano, Fabriano 2016.
L’incontro è aperti a tutti e si rivolge in particolare a coloro che sono impegnati nell’ambito della pastorale familiare, dell’educazione e della catechesi.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio di Pastorale Familiare della diocesi di San Marino-Montefeltro (Dott. Federico Nanni), oppure alla Segreteria dell’ISSR “A. Marvelli”, via Covignano 265, 47923 Rimini; Tel. (e Fax) 0541-751367 – email: segreteria@isrmarvelli.it.
Il Programma dell’intero percorso è reperibile sul sito internet: www.issrmarvelli.it
Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace
/in I fatti e i giorni /da Paola GalvaniLa Commissione per la Pastorale Sociale della diocesi di San Marino-Montefeltro esprime apprezzamento per l’iniziava della visita a Lampedusa della Eccellentissima Reggenza, per il suo forte significato simbolico rispetto al tema dei migranti e rifugiati.
“Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace” è il titolo scelto da Papa Francesco per l’ultima Giornata mondiale per la pace, il cui messaggio è stato consegnato nel corso di una solenne celebrazione il 1° gennaio scorso da S.E. Mons Andrea Turazzi alla Eccellentissima Reggenza, ai Segretari di Stato, ai Capitani di Castello e Sindaci del Montefeltro.
Il Papa ricorda che migranti e rifugiati sono uomini e donne alla ricerca di un luogo dove vivere in pace, in fuga dalla guerra, dalla fame, dalle discriminazioni e persecuzioni, dalla povertà e dal degrado ambientale. Migrano per salvare la vita, ma anche sospinti dal desiderio di una vita migliore, per ricongiungersi alla famiglia, per trovare un lavoro degno o la possibilità di una istruzione, tutti diritti senza i quali non c’è pace.
Papa Francesco invita tutti a far sì che i rifugiati e i migranti siano accolti con spirito di misericordia, nella consapevolezza che non è sufficiente aprire i cuori alla sofferenza altrui, ma che è necessario anche un impegno concreto che crei una solidarietà condivisa in grado di gestire in maniera responsabile un’accoglienza complessa, in quanto si aggiunge ai problemi sociali già presenti nei paesi d’arrivo. I governanti, in particolare, sono invitati ad esercitare nell’ accoglienza la virtù della prudenza e una strategia che combini accoglienza, protezione, promozione e integrazione, senza rinunciare alla responsabilità verso le proprie comunità, alle quali devono assicurare giusti diritti e sviluppo armonico. Così si contrasta chi fomenta la paura nei confronti dei migranti, seminando violenza, discriminazione razziale e xenofobia invece di costruire la pace.
La comunità cristiana e le autorità della Repubblica hanno dato un segnale importante in questa direzione nel 2016, accogliendo una famiglia di rifugiati dalla Siria a Borgo Maggiore.
La Commissione per la Pastorale Sociale auspica che la Repubblica sappia essere fedele alla sua tradizione di accoglienza, sia internamente che a livello internazionale, contribuendo nel 2018 presso le Nazioni Unite a due importanti patti globali: uno per le migrazioni sicure, ordinate e regolari, l’altro riguardo ai rifugiati. Si tratta di cogliere l’occasione di far avanzare la costruzione della pace e perché il realismo della politica internazionale non diventi resa alla globalizzazione dell’indifferenza.
“Se il sogno di un mondo in pace è condiviso da tanti, se si valorizza l’apporto dei migranti e dei rifugiati, l’umanità può divenire sempre più famiglia di tutti e la nostra terra una reale casa comune” (San Giovanni Paolo II).
Diocesi San Marino-Montefeltro
Commissione per la Pastorale Sociale
Comunicato stampa delle Associazioni Ecclesiali sul progetto di legge sulle unioni civili 6 marzo 2018
/in I fatti e i giorni /da Paola GalvaniIn questi giorni in cui il comitato promotore ha voluto ribadire la bontà nell’impianto della legge di iniziativa popolare sulle unioni civili e in cui l’Europa, con straordinario tempismo, sollecita con il V rapporto ECRI su San Marino l’adozione di una normativa sulle relazioni tra le persone dello stesso sesso, ci sentiamo in dovere sottolineare alcuni fatti.
La normativa proposta sulle unioni civili:
– vuole equiparare le unioni civili alla famiglia, in quanto è ciò che essa stessa afferma esplicitamente fin dalla prima riga del suo primo articolo: l’unione civile è una comunità familiare;
– obbliga San Marino a riconoscere come unioni civili i matrimoni contratti all’estero, anche di persone dello stesso sesso, assimilando l’unione civile al matrimonio;
– richiama esplicitamente e ampiamente il diritto di famiglia (Legge 26 aprile 1986, n.49) per omologare unione civile a famiglia: numerosi sono gli articoli relativi alla definizione del matrimonio, alla filiazione, al regime patrimoniale della famiglia e allo scioglimento del matrimonio;
– vuole acquisire per le unioni civili soprattutto i diritti ma non altrettanto i doveri della normativa relativa all’istituto della famiglia;
– vuole essere punitiva verso chi non riconosce la sostanziale eguaglianza tra unione civile e famiglia, attraverso quanto stabilito circa la discriminazione al suo art. 10.
Per onestà e chiarezza vogliamo anche evidenziare che il V rapporto ECRI su San Marino, all’ultimo punto delle sue raccomandazioni, chiede di adottare una legge per normare le relazioni tra persone dello stesso sesso: non parla né di unioni civili né tanto meno di matrimonio.
È stato già evidenziato che il tema delle unioni civili esige di essere affrontato con serietà e senza un approccio ideologico da parte delle forze politiche e, aggiungiamo, con onestà e chiarezza nei confronti dei cittadini. La proposta di legge di iniziativa popolare non va in questa direzione: non dà un adeguato ordine ai diritti delle persone che compongono coppie dello stesso sesso e soprattutto danneggia l’istituto della famiglia, creando una dannosa confusione con altre realtà che famiglia non sono. Inoltre, ci pare che non si voglia fornire alla cittadinanza una corretta rappresentazione dei contenuti della proposta di legge.
Rinnoviamo la richiesta a tutte le forze politiche di valutare con molta attenzione le decisioni per quanto è in gioco per il futuro del paese. Invitiamo anche i cittadini ad essere molto attenti al fine di valutare con consapevolezza le scelte che verranno effettuate su questo tema nei prossimi giorni e mesi.
A tal fine il coordinamento delle Associazioni Ecclesiali si rende disponibile all’incontro con tutte le forze politiche, con il comitato promotore e con i cittadini per un confronto su queste tematiche.
San Marino, 6 marzo 2018
Il coordinamento delle Associazioni Ecclesiali
24 ore per il Signore
/in I fatti e i giorni /da Paola GalvaniVenerdì 9 marzo e sabato 10 marzo tutto il mondo si immergerà nella misericordia di Dio con le “24 ore per il Signore” ispirandosi alle parole del Salmo 130,4: “Presso di te è il perdono”. Questa grande iniziativa è partita da Roma, ma è cresciuta molto velocemente e divenuta oramai di respiro mondiale: le diocesi nei cinque continenti saranno unite spiritualmente al Santo Padre per offrire a tutti la possibilità di fare esperienza personale della misericordia di Dio. La nostra Diocesi aderisce all’invito e promuove l’iniziativa che si svolgerà nei seguenti luoghi:
Santuario del Cuore Immacolato di Maria in Valdragone per il Vicariato San Marino
Santuario del Crocifisso a Talamello per il Vicariato Val Marecchia
Chiesa di Ponte Cappuccini per il Vicariato Val Foglia/Val Conca
Venerdì 9 marzo alle ore 21 il Servizio diocesano di Pastorale giovanile ha organizzato una celebrazione penitenziale con i giovani presso il Santuario del Cuore Immacolato di Maria in Valdragone (RSM). Presiede il Vescovo Andrea.
Cattedra di don Agostino Gasperoni
/in I fatti e i giorni /da Paola GalvaniL’Istituto Teologico Marchigiano commemorerà martedì 13 marzo 2018, alle ore 10.30, presso l’aula magna del Seminario Regionale Pio XI ad Ancona, l’indimenticato Preside prof. mons. Agostino Gasperoni. Nel quadro della annuale “Cattedra” a lui dedicata, interverrà la prof.ssa Rosanna Virgili su: «“Figlio di Dio”, o “Figlio dell’Uomo”? I nuovi orientamenti della cristologia marciana».
Schierati per la dignità umana, il bene comune e la giustizia
/in I fatti e i giorni /da Paola GalvaniMessaggio dell’Episcopato dell’Emilia Romagna in vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018
Gli obiettivi dei futuri eletti
In vista delle prossime elezioni, anche noi Vescovi delle Chiese dell’Emilia Romagna, condividiamo con il Presidente della CEI, Cardinale Gualtiero Bassetti da una parte l’affermazione “che la Chiesa non è un partito e non stringe accordi con alcun soggetto politico” e dall’altra la seria preoccupazione per alcuni problemi che dovranno costituire gli obiettivi centrali dell’azione dei futuri eletti: il dramma dei giovani disoccupati e degli esclusi dal mondo del lavoro; le famiglie, provate dalla precarietà, dalla povertà e dalla fragilità dei legami, oggi meno protetti; il calo demografico e la debole difesa della vita dall’inizio alla fine del suo percorso naturale; il forte bisogno di sostegno per tutti i luoghi educativi civili o ecclesiali per i ragazzi e i giovani, soprattutto la scuola; i servizi ai malati e agli anziani; l’accoglienza regolamentata e l’inclusione sociale dei migranti.
Mons. Bassetti rivolgendosi ai cattolici in politica ha detto: “Abbiate cura, senza intermittenza, dei poveri e della difesa della vita. Sono due temi speculari, due campi complementari e non scindibili. Un bambino nel grembo materno e un clochard, un migrante e una schiava della prostituzione hanno la stessa necessità di essere difesi nella loro incalpestabile dignità personale”.
Per tutti sono questioni di giustizia e di solidarietà, di umanità e di lungimiranza sulle quali tanto si gioca del nostro presente e futuro. Per noi cristiani inoltre sono questioni che sfidano la carità.
L’appello agli elettori e ai candidati
Sono fenomeni che richiedono ai politici lucidità di analisi e continuità di impegno ma soprattutto una visione che, se non vuole essere corporativa, tenga presente l’“architettura dello Stato” (Giorgio La Pira) senza trascurare nessuno dei suoi aspetti: dal lavoro alla casa, dalla scuola alla vita famigliare, dalla salute all’ambiente, dall’economia alla ridistribuzione delle entrate, dai problemi interni alla vita internazionale.
Perciò condividiamo l’appello agli elettori, perché superino la tentazione dell’astensionismo; ai candidati, perché avvertano la necessità di una formazione continua e la responsabilità di mantenere, per tutta la durata del mandato, un vero rapporto con la “base”.
La buona politica secondo Papa Francesco
Papa Francesco a Cesena ha chiesto a tutti gli amministratori pubblici che si realizzi la “buona politica; non quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi. Una politica che non sia né serva né padrona, ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo; che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva inclusione e partecipazione; che non lasci ai margini alcune categorie, che non saccheggi e inquini le risorse naturali”. Ha chiesto con forza di contrastare la corruzione, tarlo della vocazione politica e della civiltà.
I criteri per la scelta
Ha chiesto però non solo ai politici, ma a tutti noi, di riscoprire il valore della convivenza civile e di dare il nostro contributo, “pronti a far prevalere il bene del tutto su quello di una parte; pronti a riconoscere che ogni idea va verificata e rimodellata nel confronto con la realtà; pronti a riconoscere che è fondamentale avviare iniziative suscitando ampie collaborazioni più che puntare all’occupazione dei posti. Siate esigenti con voi stessi e con gli altri, sapendo che l’impegno coscienzioso preceduto da un’idonea preparazione darà il suo frutto e farà crescere il bene e persino la felicità delle persone. Ascoltate tutti, tutti hanno diritto di far sentire la loro voce, ma specialmente ascoltate i giovani e gli anziani”.
Siano questi, per i nostri fedeli e per tutti i concittadini, i criteri che orientino nella scelta dei “buoni politici” perché il loro sia un reale servizio alle famiglie, ai più poveri, all’intera cittadinanza.
Riprendendo le parole di Papa Francesco e di Papa Benedetto, ripetiamo che “sebbene il giusto ordine della società e dello Stato sia il compito principale della politica, la Chiesa non può né deve rimanere ai margini della lotta per la giustizia. Tutti i cristiani, anche i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi della costruzione di un mondo migliore” (EG 183).
La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie
/in I fatti e i giorni /da Paola GalvaniL’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” e l’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare della diocesi di San Marino-Montefeltro, sono lieti di invitarvi all’inaugurazione di un ciclo di seminari dal titolo: “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie”, incentrati sull’esortazione apostolica “Amoris laetitia” di Papa Francesco.
Il ricco percorso formativo, teso all’approfondimento e all’assimilazione dei contenuti dell’esortazione in ordine alla famiglia e al matrimonio, prenderà avvio a San Marino
Sabato 10 marzo 2018 alle ore 16,00
(presso la Sala Vescovile) a Domagnano.
L’incontro, inizialmente previsto per sabato 3 marzo, è stato spostato al giorno 10 a causa del maltempo degli ultimi giorni.
Il primo argomento affrontato sarà incentrato sugli aspetti biblici dell’esortazione: La Parola di Dio nella famiglia e la famiglia nella Parola di Dio.
La relazione sarà affidata al biblista fra Mirko Montaguti (docente Teologia biblica neotestamentaria all’Issr “A. Marvelli”). L’incontro sarà coordinato da Federico Nanni (Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare)
L’incontro è aperto a tutti e si rivolge in particolare a coloro che sono impegnati nell’ambito della pastorale familiare, dell’educazione e della catechesi. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio di Pastorale Familiare della diocesi di San Marino-Montefeltro (333-3849049), oppure alla Segreteria dell’ISSR “A. Marvelli”, via Covignano 265, 47923 Rimini; Tel. (e Fax) 0541-751367 – email: segreteria@isrmarvelli.it.
Si allega il Programma dell’intero percorso.
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CHIEDIAMO AGLI AMICI DEI GRUPPI FAMIGLIA ED A TUTTE LE COPPIE ATTENTE ALLE INIZIATIVE DELLA PASTORALE FAMILIARE DI PARTECIPARE A QUESTA INTERESSANTE E QUALIFICATA OCCASIONE FORMATIVA
Federico e l’Ufficio famiglia diocesano