Per la riflessione sull’emergenza “Coronavirus”

5 marzo 2020

Carissimi,
la prima goccia d’inchiostro la voglio tutta piena di una certezza: il Signore ci è vicino, vive con noi e ci sostiene in questo momento così particolare.
La fede è dono, ma anche decisione e coraggio. Decisione che il credente prende a ragion veduta, coraggio che lo rende forte. C’è, invece, chi attribuisce la sua vita e gli avvenimenti, belli e brutti, al destino; c’è chi collega alle circostanze fortuite l’amore che ha cambiato la sua vita o al caso il prodigio di una nascita. La fede aggancia passato, presente e futuro ad un progetto d’amore più grande: non subisce il tempo e gli avvenimenti, ma vede in essi un appello. Più che mai la fede è una risorsa per questi giorni difficili. L’epidemia “Coronavirus” rende da una parte evidente la nostra fragilità, ma ci spinge a tirar fuori il meglio di noi: l’ingegno, la solidarietà, la creatività. Ho visto in questi giorni la dedizione e l’impegno di tante persone per il bene della comunità, credenti e non credenti (amministratori, medici, infermieri, volontari della Protezione civile, ecc.). Tutti uniti: l’antivirus della fraternità.
Stiamo sperimentando l’interdipendenza che ci lega tutti; in questo senso il contagio costituisce una severa lezione. Sentiamo di più l’unità familiare, nazionale, internazionale. Traiamo profitto da questa consapevolezza, una consapevolezza da tenere presente anche per il dopo. Intere popolazioni sul pianeta soffrono periodicamente di epidemie e sofferenze.
I comunicati stampa, i messaggi e i decreti che si susseguono creano, talvolta, disorientamento a seconda delle interpretazioni. C’è chi le legge con rigore e chi a modo suo. Invito i miei principali collaboratori, i sacerdoti, a fare proprio quello che le autorità civili e sanitarie domandano.
Facciamolo anzitutto come risposta alla nostra coscienza che ci impegna al bene comune: la salute di tutti.
Alle nostre comunità, riconosciute più che mai realtà aggreganti e significative, vengono chieste delle restrizioni che toccano momenti celebrativi importanti come i Battesimi, le Esequie, le benedizioni pasquali alle famiglie e soprattutto la S. Messa. Si è costretti ad una sorta di “digiuno eucaristico”. Oltre alle restrizioni in campo liturgico, sono da considerare la sospensione della catechesi e della vita dei gruppi. Sostegno e informazioni sono assicurati dal sito diocesano e da altre forme di comunicazione da parte delle parrocchie. C’è chi ne soffre, c’è chi si sente più povero, c’è chi protesta. Ma questa momentanea privazione accrescerà il desiderio, purificherà dall’abitudine, ne farà comprendere ancor più il valore e, soprattutto, ci educherà al culto «in spirito e verità».
Questi giorni ci fanno ritrovare la dimensione dell’intimità e della casa: giorni che possiamo dedicare maggiormente all’ascolto, alla lettura, alla condivisione, alla preghiera, a tutto quello che tempera il ritmo così frenetico della nostra vita. Perfino i nostri bambini e i nostri ragazzi hanno l’opportunità di sperimentare altre forme di didattica, senza nulla togliere al rapporto diretto.
Il mio pensiero va a chi vive in prima persona il contraccolpo economico: artigiani, imprenditori, ristoratori, operatori turistici, ecc. È una crisi che coinvolgerà tutti. Sono certo che la politica saprà, come in altre circostanze delicate, trovare soluzioni condivisibili.
Un pensiero e una preghiera speciale per chi è solo, ammalato o in grande ansietà. Vorrei che ognuno di loro pensasse nei momenti di buio: il vescovo Andrea sta pregando per me!
Come saremo quando tutto sarà passato? Torneremo alla laboriosità che ci caratterizza. Torneremo a stringerci la mano e a non farci mancare gli abbracci. Ci ritroveremo ancora più persuasi che gli altri sono «miei fratelli». Riemergerà ancora più forte il bisogno di comunità.

+ Andrea Turazzi

Le nuove indicazioni per prevenire la diffusione del Covid-19

Pennabilli, 2 marzo 2020

Ai Rev.di Parroci
e ai Rettori delle chiese

Carissimi,
vi invio il nuovo comunicato della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna con ulteriori indicazioni per fronteggiare l’emergenza “Coronavirus”.
Continuiamo ad affrontare questa prova con senso di responsabilità, uniti alla nostra gente. La preghiera sia la nostra forza e la carità il sostegno reciproco.
Viviamo questi giorni senza allarmismi, senza superficialità, nella speranza.

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

 

Comunicato della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna

La Conferenza Episcopale Emiliano Romagnola si è riunita questa mattina in seduta a Bologna. In comunione con i vescovi della Lombardia e della Provincia Ecclesiastica Veneta dispone:
«In ordine alla celebrazione dell’Eucaristia il nostro desiderio più profondo era e rimane quello di favorire e sostenere la domanda dei fedeli di partecipare all’Eucaristia.
Considerata la comunicazione odierna della CEI – che, interpretando il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, invita a non celebrare le Sante Messe feriali con il popolo – a differenza di quanto precedentemente disposto chiediamo ai sacerdoti, alla luce della delicata situazione sanitaria e delle richieste delle autorità competenti, di celebrare le Sante Messe feriali senza la partecipazione dei fedeli sino a sabato 7 marzo.

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Nuove disposizioni per la Diocesi per prevenire la diffusione del Covid-2019

Si trasmette la comunicazione del vescovo Andrea circa le nuove disposizioni per la diocesi di San Marino-Montefeltro per prevenire la diffusione del Covid-2019

Carissimi,
facendo seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute, di intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna, sentite le Autorità della Repubblica di San Marino e il Presidente della Regione Marche, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 e ai relativi chiarimenti applicativi, in comunione con i vescovi della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, la nostra Diocesi, in tutte le attività di sua specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita ecclesiale, con gli uffici preposti delle Regioni e delle Prefetture e della Repubblica di San Marino, adotta le seguenti disposizioni:

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Corso di BIBBIA E LITURGIA

Siamo lieti di segnalarVi che tra le proposte formative in programma nel presente Anno Accademico per il corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose, è previsto lo svolgimento di un ciclo di Lezioni monografiche intensive all’interno del corso di Bibbia e Liturgia, tenute dalla Prof.ssa Rosanna Virgili (Visiting Professor presso il nostro Istituto).

Le lezioni saranno concentrate in due serate: martedì 10 marzo e martedì 17 marzo dalle ore 17,10 alle ore 20,30, presso l’Aula Magna dell’ISSR “A. Marvelli” (Via Covignano 265 – Rimini).

In considerazione della competenza e autorevolezza della docente e dei temi affrontati, il corso è aperto anche ad ospiti esterni interessati, soprattutto agli operatori pastorali del settore biblico, educativo, familiare e liturgico.

Programma del corso monografico:

L’educazione nei testi sapienziali

  1. La famiglia alveo dell’educazione sapienziale biblica.
  2. L’antropologia biblica sapienziale.
  3. L’educazione al/del genere maschile e femminile nei testi sapienziali.
  4. L’educazione alla vita comunitaria e politica della Sapienza biblica.

 Rosanna Virgili

La Prof.ssa Rosanna Virgili è attualmente tra le più apprezzate bibliste in Italia. Ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università degli studi di Urbino, il baccalaureato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense e la licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico. È docente di Sacra Scrittura e Lingue Bibliche presso l’Istituto Teologico Marchigiano (aggregato alla Pontificia Università Lateranense). É autrice di vari articoli e traduzioni, nonché collaboratrice di diverse riviste specializzate e divulgative nel settore biblico. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Le stanze dell’amore. Amore, coppia, matrimonio nella Bibbia, Cittadella, 2008; Giustizia della legge, giustizia dell’amore. Chiesa e cambiamento dopo il dolore della pedofilia, Gabrielli, 2011; La forza del cuore. Figure femminili nella Bibbia, Edizioni dell’Immacolata, 2013; Perché tu viva e sia felice, Qiqajon, 2015; Paura, rabbia, stupore. Le emozioni e gli altri, Il Margine 2017; Nell’intimità della tua casa. La chiara parola dell’Amoris Laetitia, Ancora, 2017; Amori e amicizie nella Bibbia, Ed. Immacolata 2017; Ai ritmi del cuore. Giovani, vita consacrata e matrimonio, EDB 2018; Fragili e forti. Figure maschili nella Bibbia, Ed. Immacolata 2019.

Per informazioni contattare la Segreteria dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, Rimini – Via Covignano 265; Tel. e fax 0541-751367; sito: www.isssrmarvelli.it; e-mail: segreteria@isrmarvelli.it.

Laboratorio di Musica Sacra

Siamo lieti di segnalarVi che tra le proposte formative in programma nel presente Anno Accademico all’interno del Master in “Valorizzazione dell’Arte sacra e Turismo religioso”, è previsto lo svolgimento di un Laboratorio di Musica Sacra:

Musica e canto per la Liturgia

Relatori: Prof. Marcello Zammarchi e Prof. Achille Galassi

Il Laboratorio, aperto anche ad ospiti esterni, si terrà per 4 martedì consecutivi, a partire dal 3 MARZO 2020, dalle ore 20,45 alle ore 22,25, presso l’Aula Magna dell’ISSR “A. Marvelli” (Via Covignano 265 – Rimini).

Obiettivo principale del corso sarà riscoprire la musica sacra nella sua natura artistica ed il suo peculiare ruolo nella liturgia, perché la comunità sia chiamata a celebrare il Mistero con una partecipazione sempre più attiva e consapevole. Così pure sarà utile risvegliare quella coscienza del “bello” che con la sua forza attrattiva «disintossica dalla mediocrità, eleva verso l’alto e unisce i cuori nella lode e nella tenerezza».

Tra i temi affrontati nelle 4 lezioni ci sarà: la sacralità del canto e della musica liturgica (3 marzo), la nobiltà dell’arte musicale in relazione alla Parola di Dio (10 marzo), l’universalità e i diversi linguaggi musicali per la comprensione e la partecipazione attiva dei fedeli (17 marzo), il sensus ecclesiae per un discernimento della musica da comporre ed eseguire nella liturgia (24 marzo).

Il Prof. Marcello Zammarchi ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia con specializzazione liturgico-pastorale presso l’Istituto di Liturgia Pastorale – Abbazia di S. Giustina in Padova, incorporato al Pontificio Ateneo S. Anselmo – Roma (2014). Dal 2015 è Docente di Liturgia presso l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini.

Il Prof. Achille Galassi ha studiato con diversi maestri diplomandosi in viola e in violino. Si è perfezionato ai corsi annuali di musica da camera tenuti a Fiesole da Maureen Jones ed ha seguito i corsi di musica da camera con B. Giuranna, R. Filippini, M. Marvulli, P. Maag. Oltre ad una notevole attività cameristica, ha collaborato, anche in qualità di prima viola con: l’ Orchestra sinfonica “Toscanini” di Parma, l’ Orchestra da camera della Romagna “A. Corelli”, l’orchestra “Gli archi Italiani”, l’ Orchestra del Teatro Accademico di Castelfranco Veneto . Già docente di quartetto, è titolare della cattedra di viola presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.
È direttore artistico della rassegna “Concerti per l’ antico organo” con sede presso la chiesa del Suffragio di Savignano sul Rubicone. In collaborazione con la moglie, docente di Storia dell’arte, ha avviato una laboriosa ricerca sugli strumenti musicali nei quadri antichi, estesa più in generale ai rapporti tra musica e pittura. In questa veste ha seguito i seminari di “Iconografia musicale” di Urbino. Come relatore ha collaborato con varie istituzioni nelle città’ di Bregenz, Carpi, Faenza, Foggia, Rimini e Riccione.

Per la partecipazione al Laboratorio è prevista un’Iscrizione, da effettuarsi presso la Segreteria ISSR, o tramite il modulo allegato da rimandare via mail (segreteria@isrmarvelli.it), con il versamento di una quota di Euro 10.

Per informazioni e iscrizioni: Segreteria Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, Rimini – Via Covignano 265; Tel. e fax 0541-751367; sito: www.isssrmarvelli.it; e-mail: segreteria@isrmarvelli.it.

Comunicato del Vescovo ai parroci per l’emergenza “Coronavirus”

Carissimi,
nel farvi pervenire le indicazioni per questo tempo di particolare attenzione chiedo, anzitutto, la preghiera per il nostro popolo e per chi è impegnato per la salute pubblica. Come guide siamo chiamati ad essere vicini alle famiglie, a non trasmettere paura e ad invitare a vivere da fratelli questa emergenza.
Facendo seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute e del Segretario di Stato alla Sanità di San Marino, d’intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna e sentito il Presidente della Regione Marche, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 (Coronavirus), la nostra Diocesi in tutte le attività di sua specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita ecclesiale, in contatto con gli uffici preposti della Regione e della Prefettura e della Repubblica di San Marino, adotta le seguenti disposizioni:

1.Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in volumi ristretti e per lungo tempo. Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale.
2. Fino a nuova disposizione sono sospese le celebrazioni con grande afflusso di fedeli.
3. Le Messe feriali, se sono partecipate da pochi fedeli, si possono celebrare in spazi larghi.
4. Per i funerali, qualora il numero dei partecipanti sia elevato, si suggerisce di non celebrare la Messa, ma di limitarsi al rito delle esequie nella forma più breve. Analoga attenzione sia riservata alle veglie funebri.
5. Nelle S. Messe non si scambi il segno di pace e si chieda ai fedeli di ricevere la S. Comunione sulla mano, e non in bocca.
6. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.
7. Le benedizioni pasquali sono sospese fino a nuova indicazione.

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Elezioni Emilia Romagna 2020

COMUNICATO STAMPA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Nota dei Vescovi sulle elezioni regionali del prossimo 26 gennaio

La Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna si è riunita oggi in assemblea a Bologna, a Villa San Giacomo, e durante i lavori presieduti da S.E. il card. Matteo Zuppi, presidente della CEER e arcivescovo di Bologna, ha anche elaborato una nota in vista delle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio, di cui si trasmette il seguente testo.

La Regione, laboratorio di Democrazia
Nota in preparazione alle elezioni regionali in Emilia-Romagna
Le elezioni regionali, oltre alle contingenze storiche che attribuiscono ad esse loro significati politici nazionali, hanno un impatto importante per le nostre comunità cristiane, perché riguardano una porzione di Paese di cui viviamo le dinamiche economiche, sociali, amministrative. La nostra Regione Emilia-Romagna incrocia, inoltre, il territorio e la vita delle parrocchie di 14 Diocesi, da Piacenza-Bobbio a Rimini. Questa vicinanza tra vita ecclesiale e vita civile, nella distinzione, ma anche nella collaborazione per il bene comune, per la legalità, per la giustizia, per la cura della nostra terra e per la tutela dei più deboli, motiva questo appello in occasione delle prossime elezioni regionali. Mentre invitiamo a esercitare il diritto di voto, primo gesto importante di responsabilità in ogni tornata elettorale, come Pastori delle Chiese dell’Emilia-Romagna vogliamo richiamare alcuni aspetti utili per un discernimento sociale e per una scelta coerente.

L’Europa è casa nostra
In fedeltà all’art. 117 della Costituzione, le Regioni sono chiamate “nelle materie di loro competenza” a partecipare “alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi internazionali e degli atti dell’Unione europea”. La cura dell’Europa significa cura della nostra terra, delle possibilità di valorizzare un patrimonio umano, culturale, ambientale, religioso e lo studio e l’esperienza dei nostri giovani universitari e lavoratori. Pensare di tutelare la Regione contro l’Europa è una tragica ingenuità e fonte di povertà. Al tempo stesso, non possiamo dimenticare lo spirito sorgivo dal quale è scaturito il desiderio di unità tra le diverse nazioni d’Europa all’indomani della Seconda guerra mondiale. Uomini come De Gasperi, Adenauer, Schuman profusero tutto il loro impegno nella costruzione di una “comunità di popoli liberi ed uguali” (Adenauer a Bad Ems, 14/9/1951), nella quale le specificità nazionali potessero armonizzarsi offrendo ciascuna il proprio peculiare contributo alla bellezza dell’insieme.

Attenzione ai poveri e pari opportunità
L’art. 117 della Costituzione ricorda che “le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive”. Ogni forma di corporativismo, di esclusione sociale e dalla partecipazione attiva alla vita delle nostre città, ogni discriminazione di uomini e donne, italiani o immigrati, persone o famiglie, indebolisce il cammino e lo sviluppo regionale. La preoccupazione principale, anche nelle politiche regionali, non può che essere per le situazioni di povertà, disagio ed emarginazione, segnatamente per quanto riguarda la mancanza e la precarietà del lavoro, continuando un impegno politico che in questi anni ha portato anche buoni frutti. Una particolare cura meritano i giovani, in un grave momento di disorientamento pure per le loro famiglie.

Sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza
A orientare le funzioni amministrative regionali sono i principi della sussidiarietà, della differenziazione e della adeguatezza. Anche l’autonomia regionale non può dimenticare questi tre principi che valorizzano e “favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale”, cioè l’azione della famiglia, di altre comunità e delle realtà del Terzo settore in una programmazione territoriale. Ogni forma di omologazione culturale che non risponde all’adeguatezza dei servizi e al rispetto delle realtà familiari e sociali rischia di essere una sovrastruttura che non serve al bene comune. A questo proposito la sinergia delle attività regionali con le istituzioni ecclesiali (oratori, scuole paritarie, attività estive, consultori, centri di ascolto…), la concreta e costante valorizzazione dei corpi intermedi potranno aiutare ad affrontare “l’emergenza educativa”.

Sviluppo, coesione e solidarietà: persona e comunità
Con le proprie risorse la Regione opera per “promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona” (Art. 119 della Costituzione Italiana). La cura degli aspetti economici deve essere accompagnata, soprattutto oggi, da una attenzione ai percorsi di integrazione, inclusione di famiglie e persone in difficoltà, mentre i nostri paesi dalla collina alla costa e le nostre città cambiano continuamente. Ma sono necessarie anche una legislazione e una regolamentazione che non penalizzino alcune categorie di persone nell’accesso alla casa, alla scuola, al lavoro, alla salute. La tutela della vita dal suo concepimento alla morte naturale, nella salute e nella malattia, nella stanzialità e nella mobilità, non può che trovare le istituzioni regionali capaci di rinnovate scelte, non riconducibili alle sole esigenze/componenti economiche e storico-sociali.

I beni culturali e ambientali
Le conseguenze del terremoto del 2012 che ha segnato profondamente il patrimonio culturale e religioso di alcune Diocesi e Province, ma anche la ricchezza di oasi naturali e di colline, di fiumi e coste, esigono un’attenzione particolare ai beni culturali e ambientali, con una collaborazione stretta tra Stato e Regioni (art. 119 della Costituzione) senza la quale i tempi lunghi del restauro, gli abbandoni della terra, delle colline dell’Appennino e della biodiversità, la mancata cura dell’ambiente – di fronte al riscaldamento e all’innalzamento delle acque del nostro mar Adriatico – e l’inquinamento, possono segnare irrimediabilmente una delle ricchezze regionali più importanti. Il patrimonio ambientale e culturale, accompagnato dallo stile di accoglienza e ospitalità riconosciuto alla nostra terra, sarà una risorsa decisiva per lo sviluppo del turismo, fondamentale per lo sviluppo e il futuro della nostra Regione. Le prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna sono un’occasione importante perché la Democrazia nel nostro Paese, che si realizza nei cammini e nelle scelte anche regionali, non venga umiliata e disattesa e i principi costituzionali ritrovino nelle nostre terre forme rinnovate di espressione e persone, delle diverse appartenenze politiche, impegnate a salvaguardarli, sempre. Un impegno che deve essere accompagnato nella campagna elettorale da un linguaggio, libero da offese e falsità, concreto nelle proposte, rispettoso delle persone e delle diverse idee politiche. A questo riguardo, come Pastori delle Chiese dell’Emilia-Romagna desideriamo offrire quale criterio e chiave di lettura, per i fedeli e per tutti gli uomini di buona volontà, la ricchezza e fecondità della Dottrina Sociale della Chiesa. Ancorata sulla salda ed immutabile roccia del Vangelo, essa è al tempo stesso capace di un confronto fecondo con ogni realtà umana nel suo sviluppo, proprio in virtù dell’inesauribile profondità della Parola di Dio, un tesoro dal quale è continuamente possibile “trarre cose antiche e cose nuove” (cfr. Mt 13, 52).

Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna

Osservatorio regionale della CEER sulle tematiche politico–sociali «Giovanni Bersani»

Da qualche mese, con l’approvazione dei vescovi della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna, è sorto l’«Osservatorio regionale sulle tematiche politico–sociali» intitolato a Giovanni Bersani.
L’Osservatorio, composto da persone qualificate nella cultura e nell’impegno sociale, in vista delle prossime elezioni regionali dell’Emilia Romagna ha prodotto un Documento che, in tempi straordinari come quelli odierni, intende avviare un processo non solo di riforma, bensì di trasformazione dell’attuale gestione politico–amministrativa e dell’intera società. La politica è chiamata a rigenerarsi attorno all’asse vivente delle persone e della loro trascendenza, secondo il principio della sussidiarietà circolare. L’impianto del Documento si avvale di un pensiero forte che ha come orizzonte temporale il lungo periodo, per meglio prendersi cura di tutti, sostenendo la biodiversità delle forme d’impresa, facendo progredire l’uguaglianza e l’inclusione sociale. Ma anche la riorganizzazione del sistema Scuola–Università–Ricerca, il potenziamento del welfare di comunità, nella concordia civile.

mons. Mario Toso, vescovo delegato CEER per i problemi sociali e del lavoro

Scarica il documento dell’Osservatorio regionale della CEER sulle tematiche politico–sociali «Giovanni Bersani»

ASSEMBLEE DI VERIFICA DI META’ ANNO

Ai membri dei Consigli parrocchiali
e agli operatori pastorali

Carissime e carissimi,
come previsto dal Programma pastorale diocesano vi invito a partecipare ad una serata insieme per fare il punto e per rilanciare il Programma stesso. Avrei voluto raggiungere personalmente ciascuno dei consiglieri e degli operatori pastorali: lo faccio attraverso voi e i vostri parroci; grazie alla vostra generosità e alla vostra sensibilità ecclesiale.
Queste le date e le sedi:
* per il vicariato Val Marecchia lunedì 13 gennaio nella parrocchia di Novafeltria;
* per il vicariato Val Foglia/Val Conca martedì 14 gennaio nella parrocchia di Macerata Feltria;
* per il vicariato di San Marino mercoledì 15 gennaio nella parrocchia di Domagnano (RSM).
Obiettivo particolare dell’incontro: raccogliere frutti, testimonianze e proposte della comunità e del singolo, scaturiti dall’aver messo al centro della nostra vita cristiana e di quella delle nostre comunità la riscoperta del Battesimo. Per prepararsi è bene rileggere e approfondire – meglio se insieme – la prima unità del quaderno “Ravviva la sorgente che è in te”, Programma pastorale 2019/2020 pp. 30-37.

Uniti nella vicendevole stima

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

 

Scarica la scheda con gli orari e le indicazioni per i “gruppi di lavoro e di condivisione”

53° Giornata Mondiale della Pace

LA PACE COME CAMMINO DI SPERANZA:
DIALOGO, RICONCILIAZIONE E CONVERSIONE ECOLOGICA

Il prossimo Primo gennaio, non sarà solo il primo giorno del nuovo anno civile, ma segnerà anche l’inizio di un nuovo decennio, il terzo di questo nuovo millennio, un “tempo” sicuramente carico di sfide per l’Umanità intera, non ultima quella ecologica, fatta di scelte, sia politiche sia individuali, non più rinviabili, se vogliamo lasciare ai nostri figli e alle future generazioni un Pianeta ancora vivibile.
In questa giornata la Chiesa vuole richiamare la nostra attenzione sia sul Mistero della Divina Maternità, con la solennità di Maria Santissima Madre di Dio, sia sul tema della Pace, quale Valore Universale ed irrinunciabile, nonostante un pianeta ancora dilaniato da decine e decine di guerre, che non fanno nemmeno notizia.
A prima vista potrebbero apparire tematiche fra loro distanti ma a ben guardare non è così. Infatti, se da un lato Maria è Regina della Pace, come testimoniano anche le sue miracolose Apparizioni, dall’altro lato, come ci ricorda il Santo Padre nel suo Messaggio per la Giornata mondiale per la pace, “non può esistere pace senza una vera conversione ecologica”.
Ed è proprio il Messaggio di Papa Francesco che S.E. Mons. Andrea Turazzi, consegnerà alle autorità politiche presenti durante le solenni celebrazioni del prossimo 1° gennaio:
– la prima, alle ore 12.00, nella Basilica del Santo, Pieve di San Marino, alla presenza degli Ecc.mi Capitani Reggenti;
– la seconda, alle ore 17.00, nel Santuario Beata Vergine delle Grazie a Pennabilli.
Il nostro Vescovo e Pastore è lieto di invitare tutta la comunità cristiana e civile a raccogliersi durante le celebrazioni del primo gennaio per meditare sul Mistero della Divina Maternità ma anche per riflettere sulle parole di Papa Francesco, nel messaggio per la Giornata mondiale per la Pace. Non mancate!

Commissione per la Pastorale Sociale
Diocesi di San Marino-Montefeltro