In memoria di mons. Luigi Negri

Sapevo dell’aggravarsi dell’infermità di mons. Luigi Negri. Insieme fedeli, religiosi e sacerdoti della Diocesi di San Marino-Montefeltro abbiamo pregato per lui con affetto e gratitudine filiale. Non è stato consentito ad una nostra delegazione di fargli visita e portargli l’augurio di tutti. L’ultimo giorno dell’anno si è conclusa la sua esistenza terrena.
Nella memoria di mons. Luigi sono racchiusi un’infinità di volti, soprattutto quello dei giovani ai quali ha dedicato tutto se stesso nell’insegnamento, nell’amicizia e nell’accompagnamento educativo.
Nella sua preghiera è stata ed è presente la cara Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio: le è stata affidata, subito dopo il terremoto del 2012, con le ferite del sisma e con quelle, non meno dolorose, di tante situazioni che ha affrontato con coraggio e dedizione. Ne sono stato testimone.
Ma un posto speciale nel suo cuore di pastore occupa la gente di San Marino e del Montefeltro. Ho ben presente con quale trasporto ne parlava, spesso commuovendosi: il territorio, le pievi, i borghi e soprattutto la gente di questo popolo che, con la sua fede, la ricchezza più vera – sono parole sue – ha vissuto in maniera seria e dignitosa anche le circostanze difficili della vita.
Qui la fede – ricordava tante volte – ha creato una cultura di popolo, ha custodito questa cultura e l’ha educata, contribuendo a realizzare «una civiltà realmente della verità e dell’amore». Accolgo e consegno queste parole come perla preziosa, come testamento spirituale, come progetto da realizzare.
La distanza non ha annullato i sentimenti, la partenza e il compimento definitivo del suo cammino lo rendono ancora più vicino.
Uno dei momenti più belli della sua missione pastorale tra noi è stato quel “giorno benedetto” della visita del Papa alla Diocesi. Fu un dono straordinario per tutti noi, ma anche una testimonianza di stima ed affetto di Benedetto XVI per la sua persona.
Chiedo nella preghiera: ci accompagni ancora, Eccellenza, con la sua preghiera di intercessione, perché sappiamo proseguire quel disegno per cui si è speso senza riserve: la ripresa forte della nostra fede, resa esperienza quotidiana e capace di un nuovo impeto missionario.

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

Ad ogni voltar di pagina una sorpresa!

È stato pubblicato il catalogo delle opere esposte alla mostra itinerante dedicata ai “Volti di San Giuseppe nella Diocesi di San Marino-Montefeltro”.
Il volume illustrato – una cinquantina di pagine – riporta, con le immagini, i testi curati da suor Maria Gloria Riva. È introdotto da una presentazione di S.E. Mons. Andrea Turazzi. Molto curato e piacevole l’impianto grafico: ad ogni voltar di pagina, una sorpresa!
La mostra – ancora disponibile su roll-up facilmente trasportabile – si propone di valorizzare il patrimonio artistico della Diocesi proprio in ciò che riguarda il padre putativo di Gesù e traccia così un itinerario alla scoperta del volto di san Giuseppe: nella sua vita, così come l’arte ce lo rappresenta; nella devozione popolare; nell’iconografia delle Sacre Conversazioni.

Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali
Diocesi di San Marino-Montefeltro

Solenne chiusura dell’Anno giubilare dedicato al beato Domenico Spadafora

Martedì 21 dicembre si chiude l’Anno giubilare dedicato al beato Domenico Spadafora: giorno che ricorda la sua nascita al Cielo 500 anni fa.
La solenne liturgia sarà presieduta dal vescovo Andrea Turazzi nel Santuario di Santa Maria in Reclauso (Monte Cerignone PU) e animata dalla pregiata corale di Monte Cerignone.
Il beato Domenico è figura importante per il Montefeltro, dove è particolarmente amato e venerato non solo dalle persone del piccolo centro, ma anche dalle province circostanti. Stupisce il fervore ancora ininterrotto dopo cinque secoli.
Il beato Domenico è nato nel 1450. Si è formato nell’Ordine domenicano conseguendo il titolo di maestro di teologia. È arrivato a Monte Cerignone (PU) nel 1491 per fondare un convento e una chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie, in località Fontebuona. Per 30 anni si è dedicato all’evangelizzazione e alla cura dei poveri. Uomo di grande austerità e preghiera.
Il Santuario della chiesa di Santa Maria in Reclauso, dove è custodito il suo corpo incorrotto, è costante meta di pellegrinaggi. Il beato Domenico è una figura di straordinaria attualità per il suo modo di interpretare la missione come vicinanza al popolo e alle sue vicende.
L’Anno centenario ha goduto del privilegio giubilare dell’Indulgenza concessa dalla Santa Sede. La pandemia ha costretto alla limitazione delle tante iniziative previste.
Un plauso particolare va alla parrocchia di Monte Cerignone che custodisce la memoria del Beato. Un riconoscimento grato va a don Jhon Blandon che in questi anni ha curato, oltre all’assetto materiale del Santuario, la pastorale e l’animazione spirituale. Accanto al Santuario ha attrezzato un ampio spazio per l’accoglienza dei pellegrini e dei gruppi. Ha voluto la riedizione in lingua corrente della più antica biografia del Beato, scritta da Gian Battista Contarini nel 1744. Auguri di buon lavoro pastorale al nuovo rettore, don Stefan Mirt, di recente nomina.
La chiusura del Centenario non pone fine alla devozione, tutt’altro. Ci si augura sia approfondito il profilo storico del Beato e del suo tempo, come la “ricerca della sua anima”.

Ufficio Comunicazioni Sociali
Diocesi di San Marino-Montefeltro

La salute è un bene comune: scienza e fede si incontrano

Nel ricordo di San Luca, patrono dei medici e di tutti gli operatori sanitari, l’Ufficio Pastorale della Sanità della Diocesi di San Marino-Montefeltro ha promosso una tavola rotonda che ha visto riuniti amministratori, personale sanitario e operatori pastorali. Tra i partecipanti don Mirco Cesarini, parroco di Novafeltria, Stefano Zanchini e Giuliana Lucarini, rispettivamente sindaco di Novafeltria e vice-sindaco di Pennabilli, l’avvocato Marco Ghiotti, amministratore dell’Istituto Superiore della sanità della Repubblica di San Marino e Gabriele Raschi, docente di teologia morale dell’Università Carlo Bo di Urbino. L’incontro è stato moderato da Gian Angelo Marra, coordinatore diocesano dell’Ufficio Pastorale della Sanità.  Una prima riflessione di S.E. il vescovo mons. Andrea Turazzi ha evidenziato la necessità che la salvaguardia della vita umana e la prevenzione di ogni forma di malattia, che rischi di coinvolgere chi ci è accanto o condivide con noi luoghi e ambienti, richiedono una comune azione di fede e scienza. Nel trattamento terapeutico occorre incontrarsi sul terreno dell’umano perché l’area di confronto tra antropologie differenti non sta nella disputa teoretica, ma nella ricerca di comportamenti condivisibili.

I relatori hanno approfondito, anche partendo dalle diverse esperienze maturate nel corso della attuale epidemia da Covid-19, la tematica del rapporto tra curare e prendersi cura del paziente perché risultino azioni complementari e imprescindibili da un corretto rapporto che deve stabilirsi tra curante e paziente. Le azioni intraprese in questi 2 anni di epidemia hanno reso necessario puntare oltre che al trattamento terapeutico anche alle necessità economiche e di preservare i rapporti umani di chi era costretto all’isolamento. Tante le iniziative che amministratori locali, operatori sanitari e sacerdoti hanno portato avanti attraverso gli uffici preposti e in collaborazione con organizzazioni di volontariato. Un aspetto “positivo” della pandemia da Covid è stato il nascere di una nuova sinergia tra curanti, amministratori e gestori della sanità.

In conclusione, sono state ricordate le parole di papa Francesco che ci ha recentemente ricordato come mettendo al centro la cura della persona non si debba dimenticare l’importanza della scienza e della ricerca. Ma “la cura senza scienza è vana, come la scienza senza cura è sterile. Le due cose vanno insieme e solo insieme fanno della medicina un’arte, un’arte che coinvolge testa e cuore, che coniuga conoscenza e compassione, professionalità e pietà, competenza ed empatia”.

Colletta alimentare 2021

La Fondazione Banco Alimentare quest’anno organizza la XXV Giornata Nazionale della Colletta Alimentare per sabato 27 novembre in presenza con i volontari e la raccolta di generi alimentari come negli anni precedenti il Covid.

La raccolta proseguirà da domenica 28 novembre fino a sabato 4 dicembre con la modalità dei “Buoni Spesa” da 2 – 5 – 10 euro da pagare alle casse dei supermercati come lo scorso anno.

Lo staff del Banco Alimentare dell’Emilia Romagna segnala i seguenti appuntamenti in vista della Giornata:

  • Santo Rosario trasmesso da TV2000 MERCOLEDÌ 10 NOVEMBRE alle ore 20.50

La Consulta della CEI (organo cui partecipa il Banco Alimentare) tiene a sottolineare la V Giornata Mondiale dei Poveri innanzitutto con un gesto di preghiera.

  • Incontro di presentazione della Colletta Alimentare GIOVEDÌ 11 NOVEMBRE ore 21.15

L’incontro dal titolo “Colletta Alimentare. 25 anni di solidarietà” sarà trasmesso in diretta streaming su www.colletta.bancoalimentare.it e www.ilSussidiario.net

Intervengono Giorgio Vittadini, Ferruccio De Bortoli e Giovanni Bruno – Modera Enrico Castelli.

  • Angelus di Papa Francesco in piazza San Pietro DOMENICA 21 NOVEMBRE alle ore 12.00

Un gruppo di volontari del Banco Alimentare sarà presente in piazza San Pietro per partecipare all’Angelus, in vista della Colletta Alimentare. Questo gesto vuole sottolineare il seguire il Santo Padre nelle ragioni del fare la Colletta.

 

Una presenza contemplativa presso la Basilica del Santo Marino

Venerdì 22 ottobre alle ore 18:30 con una celebrazione eucaristica una piccola comunità di contemplative (Figlie Benedettine della Divina Volontà) prende dimora nella Casa canonica presso la Basilica del Santo Marino. Sarà accompagnata dalle altre Sorelle della Comunità di origine che ha sede a Talamello (RN) e sarà accolta dal Rettore della Basilica e Vicario Foraneo per San Marino, don Marco Mazzanti.

La Curia vescovile ha preso accordi con le Autorità per assicurare ogni regolarità alla loro permanenza. Le Sorelle hanno esclusivamente la missione della preghiera, della testimonianza e della custodia religiosa della memoria del santo Marino. Nella cripta della vicina chiesa di San Pietro le Sorelle assicureranno l’adorazione eucaristica, aperta anche ai pellegrini. L’ingresso delle nuove “inquiline” sarà discreto, conforme allo stile della loro famiglia spirituale e in linea con il loro carisma. Le Sorelle saranno disponibili a condividere nella preghiera preoccupazioni e speranze dei sammarinesi. La Basilica, sacro tempio alla memoria del Fondatore, luogo delle liturgie istituzionali, meta di frequente turismo, si farà ancor più luogo di pellegrinaggi e di preghiera.

Ufficio Comunicazioni Sociali
Diocesi di San Marino-Montefeltro

Turismo religioso

Firmato il Protocollo di Intesa tra la Diocesi di San Marino-Montefeltro e la Repubblica di San Marino

Le parti massimizzeranno le sinergie e la collaborazione, attraverso la definizione di politiche ed iniziative finalizzate alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio ecclesiastico ed allo sviluppo del turismo religioso.

Un “protocollo di intesa strategico, che vedrà la Repubblica di San Marino e la Diocesi San Marino-Montefeltro massimizzare le sinergie e la collaborazione, attraverso la definizione di politiche ed iniziative finalizzate alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio ecclesiastico ed allo sviluppo del turismo religioso”. Si apre così il protocollo d’intesa delineato nei mesi scorsi e oggi finalmente siglato dal Segretario di Stato Federico Pedini Amati e il Vescovo della Diocesi San Marino Montefeltro Monsignor. Andrea Turazzi.

Un percorso che è stato fortemente sostenuto dall’intero Congresso di Stato, che con l’approvazione di 3 delibere – la n. 47 del 23 luglio, la n. 33 del 5 luglio e la n. 25 del 19 luglio – ha fornito al progetto una forte accelerazione. Nella cornice di queste azioni si sono collocate la recente inaugurazione del Cammino di San Marino, itinerario che ripercorre in 10 tappe i luoghi più significativi della vita del Patrono nel territorio della Repubblica e l’adesione al progetto “I cammini di Francesco”, il quale concorre ad ottenere la certificazione di “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”.

In particolare, l’accordo siglato oggi pomeriggio andrà a costituire un tavolo permanente di lavoro tra i rappresentanti della Diocesi e della Segreteria di Stato per il Turismo. Il tavolo perseguirà gli obiettivi di:

-definizione delle modalità più consone alla conoscenza, fruizione e valorizzazione dei beni ecclesiastici e del patrimonio religioso materiale e immateriale del territorio;

– affrontare le problematiche comuni rispetto ai beni culturali ecclesiastici del territorio e agevolarne l’accessibilità per tutti;

– facilitare la diffusione dell’informazione inerente le iniziative e le attività d’interesse turistico nei diversi livelli pubblici e privati, attraverso ogni più opportuno mezzo ed iniziativa condivisa, soprattutto i social network (comunicati, newsletter, seminari informativi, audizioni, elaborazione documenti, ecc.);

Piena soddisfazione è stata espressa sia dal Segretario Federico Pedini Amati sia dal Vescovo della Diocesi Monsignor. Andrea Turazzi per un risultato a cui entrambe le istituzioni, in collaborazione con l’Ufficio del Turismo della Repubblica di San Marino, hanno lavorato alacremente nel corso di questi ultimi mesi.

Federico Pedini Amati (Segretario di Stato per il Turismo): “Fondamentale per la piena riuscita del progetto sarà porre al centro la fede e le tradizioni del nostro territorio, in un quadro di collaborazione istituzionale volto a sostenere la Repubblica ad intraprendere la via del cambiamento e della crescita anche spirituale dell’offerta turistica”.

San Marino, 21 ottobre 2021/1721 d.F.R.

Finestre che si spalancano

FINESTRE CHE SI SPALANCANO
PER AERARE LE COMUNITÀ
Apertura diocesana del Cammino Sinodale

Sabato 16 ottobre alle ore 20:45 nella chiesa di Murata (via don Bosco 12 – RSM) si apre la fase diocesana del Cammino Sinodale delle Chiese che sono in Italia (tutto si svolgerà nel rispetto delle norme anti-Covid). Si potrà seguire l’evento anche in diretta sul Canale YouTube della Diocesi (https://youtu.be/r8E9w5FvMd4).
Per tanti si tratta di una proposta del tutto nuova; per altri, forse, sarà un’avventura piena di incognite.
Papa Francesco invita i cattolici ad aprirsi alle sfide di questo tempo complicato e ad osare: incontrarsi, ascoltare, discernere.
La parola “sinodo” indica tecnicamente un evento nel quale i vescovi svolgono il loro servizio alla vita, all’unità e alla missione. La novità sta nel coinvolgimento “dal basso” delle singole comunità, delle aggregazioni ecclesiali e di quanti sono in ricerca di verità.
In questo modo la parola “sinodo” acquista un significato più ampio ed indica un cammino da fare insieme. Con tutti coloro che sono interessati.
A partire dal prossimo mese di novembre questo “processo” si distenderà in una prima fase (novembre 2021-aprile 2022): composizione dei “gruppi sinodali”, ascolto e confronto attorno a dieci nuclei tematici. L’esperienza si può paragonare a finestre spalancate che immettono aria nuova e fresca nella Chiesa che desidera mettersi in assetto di servizio.
Domenica 17 ottobre la “fiaccola sinodale” si accenderà in ogni comunità dove sarà possibile offrire la propria disponibilità al Cammino Sinodale e avere informazioni.

Ufficio Comunicazioni Sociali
Diocesi di San Marino-Montefeltro

Veglia missionaria diocesana: Testimoni e profeti

Testimoni e profeti: è questo lo slogan ideato dalla Direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie per la Giornata Missionaria Mondiale 2021 (GMM 2021).
Il mese di ottobre, nella Chiesa italiana, è particolarmente dedicato alla preparazione e alla celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale che ricorre sempre nella penultima domenica del mese. Ogni anno questo appuntamento vuole alimentare la fraternità universale della Chiesa, ossia la comunione con tutte le Comunità Cristiane sparse nel mondo, oltre all’impegno di solidarietà con le Chiese di più recente formazione, con quelle che vivono nei paesi più poveri e con quelle che soffrono persecuzione.
Inoltre, dal punto di vista pastorale, il “mese missionario” diventa l’occasione per aiutare le nostre comunità cristiane e i tutti i credenti ad alimentare la propria “missione” nella Chiesa e nel mondo.
Il tema che proponiamo per l’ottobre missionario di quest’anno viene a completare un percorso triennale di formazione missionaria che abbiamo pensato come sviluppo del Mese Missionario Straordinario voluto da Papa Francesco nel 2019. Per comprendere meglio il senso e il valore del tema proposto è bene ricordare la sequenza:

“Battezzati e inviati”: riscoprire la vocazione missionaria che è di tutti i battezzati (2019);

“Tessitori di Fraternità”: vivere il progetto di Gesù come discepoli che amano come Lui ha amato (2020);

Testimoni e Profeti”: annunciare il Regno di Dio, che verrà e che è già germogliato in mezzo a noi (2021).

TESTIMONI E PROFETI: siamo chiamati a guardare questo tempo che viviamo e la realtà che ci circonda con occhi di fiducia e di speranza. Siamo certi che, anche nel mezzo della pandemia e delle crisi conseguenti che ci accompagneranno per molto tempo ancora, il Signore non ci ha mai abbandonato e continua ad accompagnarci. Il Regno di Dio non è solo una promessa per un futuro che sentiamo ancora troppo lontano. Il suo Regno è già inaugurato, è già presente: ne sappiamo leggere i segni e, da autentici missionari, lo facciamo conoscere perché sia una speranza rigeneratrice per tutti.

Anche il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale ci esorta ad essere testimoni e profeti, con lo stesso coraggio di Pietro e Giovanni che, davanti ai capi del popolo e agli anziani, non hanno paura di dire: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). Papa Francesco dice: “Nel contesto attuale c’è bisogno urgente di missionari di speranza che, unti dal Signore, siano capaci di ricordare profeticamente che nessuno si salva da solo. Come gli Apostoli e i primi cristiani, anche noi diciamo con tutte le nostre forze: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20)”. E più avanti Papa Francesco aggiunge: “I primi cristiani, lungi dal cedere alla tentazione di chiudersi in un’élite, furono attratti dal Signore e dalla vita nuova che Egli offriva ad andare tra le genti e testimoniare quello che avevano visto e ascoltato: il Regno di Dio è vicino. Lo fecero con la generosità, la gratitudine e la nobiltà proprie di coloro che seminano sapendo che altri mangeranno il frutto del loro impegno e del loro sacrificio. Perciò mi piace pensare che «anche i più deboli, limitati e feriti possono essere [missionari] a modo loro, perché bisogna sempre permettere che il bene venga comunicato, anche se coesiste con molte fragilità”.

Il materiale preparato dalla Direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie insieme alle altre articolazioni della Fondazione Missio, può essere scaricato e visto nella pagina di missio, scrivendo nella pagina di ricerca www.google:  ottobre missionario 2021.

Venerdì 22 ottobre, alle ore 20:45 nella parrocchia di Novafeltria ci sara la veglia di preghiera missionaria e domenica 24 ottobre la Giornata Missionaria Mondiale.  Preghiamo e sosteniamo tutto il mondo missionario della Chiesa Cattolica.

Indicazioni circa le attività che necessitano di Certificazione Verde

Ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose,
e p.c. a tutti i fedeli della Chiesa di San Marino-Montefeltro

Carissimi,
in accordo con gli altri Vescovi dell’Emilia-Romagna sento la responsabilità morale di esortare con fermezza, tutti coloro che possono farlo, a vaccinarsi quale gesto concreto e atto di amore verso il prossimo: in primo luogo i presbiteri, i consacrati e gli operatori pastorali impegnati nella vita e nella missione della Chiesa diocesana. Non faccio ricorso ad obblighi, perché siamo tutti consapevoli che è in gioco il bene comune e la salute delle persone più anziane e più fragili. In qualche caso anche la nostra e la loro vita.
L’8 settembre la presidenza della CEI ha ribadito che, in questo tempo di ripresa segnato ancora da tante incertezze, è «compito della comunità cristiana adottare le misure necessarie a prevenire e ridurre quanto più possibile il rischio di contagio da buoni cittadini animati da senso civico e da cristiani chiamati ad amare e servire il prossimo. In questo momento i vaccini sono ritenuti dalle autorità competenti un mezzo importante per rallentare e contenere il contagio e quindi prevenire il Covid-19, almeno nelle forme più gravi. Ci sono alcune attività pastorali che possono esporre a un particolare rischio di contagio o perché svolte in gruppo oppure per la loro stessa natura. La cura delle relazioni chiede d’incentivare il più possibile l’accesso alla vaccinazione dei ministri straordinari della Comunione Eucaristica, dei catechisti, degli educatori, dei volontari nelle attività ricreative, dei coristi e dei cantori, di quanti sono coinvolti in attività caritative».
Dall’ambito di applicazione delle disposizioni – quella del 21 settembre 2021 n. 127 per i lavoratori e i volontari e quella del 23 luglio 2021 n. 105 per le attività che necessitano di green pass – restano esclusi i luoghi di culto e le attività pastorali (es. catechesi). Quindi non è richiesta la verifica del “green pass” per i fedeli che si recano in chiesa per finalità liturgica, ma è necessaria per sagrestani, volontari o altro personale adibito alla cura e alla manutenzione del luogo, perché equiparati a lavoratori.

Per le celebrazioni si continua ad osservare quanto previsto dal Protocollo CEI-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico.

Visto che medici e personale sanitario, insegnanti e operatori della scuola sono chiamati a proteggere le persone a loro affidate rispondendo all’obbligo vaccinale, rivolgo anche ai ministri ordinati, ai volontari e agli operatori pastorali un serio invito a guidare le riunioni comunitarie o altre attività educative in presenza solo se hanno il “green pass” (cioè se hanno ricevuto da almeno due settimane la prima dose di vaccino, se sono guariti dal Covid da non più di sei mesi o se, nelle 48 ore precedenti ad ogni momento in cui prestano i loro servizi, hanno effettuato un tampone risultato negativo).
Come previsto dalla normativa vigente, occorre avere il “green pass” in occasione di iniziative al chiuso in cui sia prevista preparazione, distribuzione o consumazione di cibo, oppure nello svolgimento di attività ricreative o didattiche, come il doposcuola o l’aiuto allo studio. Sarà compito del Legale rappresentante o di un suo incaricato effettuarne il controllo, anche a campione.
Nel caso in cui alcuni locali siano dati in uso in modo estemporaneo ad altri (es. riunioni di condominio o di privati) sarà premura del Legale rappresentante o di un suo incaricato comunicare il rispetto delle norme vigenti.

Ricordiamo anche la nota del 21 dicembre 2020 della Congregazione per la Dottrina della Fede, nella quale si è espressa una parola risolutiva sulla questione della liceità morale dei vaccini.
Carissimi, vi raccomando l’adozione di queste misure di contrasto alla pandemia. Perseveriamo nella preghiera come gli apostoli nel Cenacolo, con la Madre di Gesù.

+ Andrea Turazzi, Vescovo di San Marino-Montefeltro