La nostra comunità diocesana celebra anche quest’anno gli “80 giorni per la vita” che si estendono dal mese di novembre a quello di febbraio sottolineati da vari appuntamenti. È un tempo molto particolare, illuminato dall’Avvento e dal Natale, in cui la comunità è invitata a celebrare il dono della vita riconoscendone la bellezza, ma al contempo non dimenticando di pregare per tutte quelle situazioni in cui la vita non è rispettata prevalendo la cultura dello scarto: “Questa cultura dello scarto tende a diventare mentalità comune, che contagia tutti. La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora – come il nascituro –, o non serve più – come l’anziano” (Papa Francesco, 2013).
Il primo appuntamento in calendario è la Veglia per la vita nascente che sarà il 25 novembre nei tre vicariati, fedeli all’invito di Papa Benedetto XVI di celebrare solennemente una veglia di preghiera per la vita nascente in Avvento. In questo periodo dell’anno l’attesa di Dio che si fa bambino nel grembo di Maria rivela quanto la vita umana abbia una dignità altissima fin dal concepimento.
Consapevoli della necessità di curare l’attenzione alla dignità della vita non solo dal punto di vista spirituale ma anche da quello culturale e sociale, saranno proposti nel corso degli “80 giorni per la vita” due appuntamenti specifici: il primo dedicato ai più giovani per affrontare il tema della affettività, il secondo aperto a tutti per riflettere sul tema del fine vita.
La celebrazione della vita avrà il suo culmine nel mese di febbraio con più appuntamenti. Il 5 febbraio la Giornata nazionale per la vita, istituita dalla CEI nel 1978 per promuovere l’accoglienza della vita ed in particolare della vita nascente. L’11 febbraio la Giornata Mondiale del Malato, voluta nel 1992 da san Giovanni Paolo II e particolarmente significativa in questi tempi caratterizzati dalla pandemia, per ribadire la profonda dignità di ogni vita anche quando segnata dalla fragilità della malattia.
Gli “80 giorni per la vita” si chiuderanno come si sono aperti con la preghiera per la vita, un appuntamento online ogni lunedì del mese di febbraio, facendo nostro l’invito alla cura di Papa Francesco: “Custodiamo Cristo nella nostra vita, per custodire gli altri, per custodire il creato! …è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. È il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. È l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, come i genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. È il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene” (Papa Francesco, 2013).
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