Pellegrinaggio diocesano ad Arbe

Ecco un invito attraente, un’opportunità unica, un’esperienza straordinaria: andare pellegrini sui luoghi che hanno dato i natali al santo Marino, fondatore della città-stato che porta il suo nome, la Repubblica di San Marino.
Da anni la Diocesi non organizza una visita alla stupenda isola di Arbe, adagiata sull’Adriatico, nella costa croata.
Questo viaggio è anzitutto un gesto di gratitudine, quasi una restituzione per il dono che Marino, insieme a Leone, ha fatto alle nostre genti portando “la gioia del Vangelo”.
Sarà un’esperienza forte di fede, ne abbiamo bisogno per questi giorni difficili, e – perché no? – un tornare alle radici da cui è nato un popolo credente, laborioso, libero ed ospitale.
Si vivrà un tuffo nell’incanto della primavera croata: splendidi paesaggi, verdi pendii declinanti su spiagge assolate. Ci sarà tempo per una visita ai centri storici, accompagnati da guide esperte, per conoscere storia e cultura di un popolo che sta di fronte a noi ma… al di là del mare! È previsto l’incontro con personalità importanti e la possibilità di pregare nell’antica Cattedrale.
Torneremo a casa più amici perché il viaggio offrirà tante occasioni di dialogo, di scoperta di nuove amicizie e di condivisione.
… Un invito da cogliere. Un’opportunità da sfruttare. Un’esperienza da non perdere.+

+ Andrea Turazzi

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Annuncio della morte di papa Benedetto XVI

Carissimi Sacerdoti, Religiosi e Religiose, Diaconi e fedeli della Diocesi,

a un anno esatto dalla morte di S. Ecc.za Mons. Negri, abbiamo appreso con dolore della morte del Papa emerito Benedetto XVI. Due personalità, ciascuno delle quali per la propria parte, ha segnato profondamente la vita della nostra Chiesa Particolare.
Non possiamo dimenticare la visita di Benedetto XVI il 19 giugno del 2011 alla Diocesi e alla Repubblica di San Marino, visita voluta fortemente da Mons. Negri, “perché Pietro venisse a rafforzare la nostra fede”.

Oggi sono entrambi nella Casa del Padre, in quel vincolo pieno, di affetto e di amicizia
che li ha uniti qui in terra.
Li accompagniamo entrambi con la nostra riconoscenza e con la nostra preghiera, e chiediamo ad entrambi il coraggio della fede e la forza della testimonianza che essi hanno vissuto non solo personalmente, ma che hanno cercato di rafforzare anche in ognuno di noi, secondo il mandato che il Signore aveva loro affidato.

Mentre Mons. Negri l’abbiamo ricordato nella S. Messa in occasione del 1° anniversario della morte presieduta dal Vescovo in cattedrale, per quanto riguarda la preghiera per il Papa emerito Benedetto XVI, si sta valutando una celebrazione diocesana in occasione del giorno trigesimo della morte. Appena deciso sarà comunicato il giorno, l’ora e il luogo. Nel frattempo ciascuno è invitato a ricordare nella preghiera l’anima eletta del Papa emerito Benedetto XVI.

Pennabilli, 31 dicembre 2022

Mons. Elio Ciccioni

S.Messa in ricordo di S.E. Mons. Luigi Negri

Sabato 31 dicembre ricorre il 1° anniversario della morte dell’Arcivescovo Luigi Negri, già vescovo della nostra Diocesi di San Marino-Montefeltro.
Alle ore 17:30 nella Cattedrale di Pennabilli il Vescovo Andrea Turazzi celebra la S.Messa in suo ricordo e suffragio.
Nella giornata del 31 dicembre monsignor Luigi sarà ricordato in tutte le celebrazioni eucaristiche.

Giornata Mondiale della Pace

Alle Autorità Pubbliche

Gentili Signore e Signori,

siamo onorati di invitarVi alla cerimonia di consegna alle autorità della Repubblica di San Marino e del Montefeltro del messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace, quale occasione all’inizio del nuovo anno di condivisione del comune impegno per la pace, oggi quanto mai necessario.
La cerimonia di consegna del messaggio da parte di S.E. Mons. Andrea Turazzi si terrà nella Basilica di San Marino (…Cattedrale a Pennabilli) alle ore 12.00 (…17.00) del 1° gennaio 2023 durante la Messa Solenne per la Pace presieduta dal Vescovo.
La cerimonia si terrà lo stesso giorno anche nella Cattedrale di Pennabilli (Basilica di San Marino) alle ore 17.00 (12.00).

Papa Francesco nella enciclica “Fratelli tutti” afferma che per costruire la pace è necessario sia l’architettura della pace, di cui sono responsabili le istituzioni della società, che l’artigianato della pace, che coinvolge e responsabilizza i singoli cittadini.
In quanto rappresentanti delle istituzioni, Voi siete chiamati ad essere sia architetti che artigiani della pace. Per noi sarebbe prezioso sapere secondo voi quali siano le condizioni necessarie e gli aspetti importanti per costruire pace, sia dal punto di vista della responsabilità istituzionale a cui siete chiamati, sia a livello personale nella vita quotidiana.

Attendiamo all’indirizzo email psl@diocesi-sanmarino-montefeltro.it un cortese riscontro circa la ricezione di questo invito e della vostra partecipazione alla celebrazione del 1° gennaio al fine di organizzare la cerimonia.
Saremmo anche felici di poter ricevere le vostre considerazioni sulla costruzione della pace.

Cordiali saluti.

Gian Luigi Giorgetti
Resp. Ufficio Pastorale Sociale e Lavoro

La luce di Betlemme

Ore 13:15. Arrivo del treno da Vienna con “la luce di Betlemme”: luce accesa direttamente dalla lampada che arde dove è nato Gesù. Vuole essere un messaggio di pace e di fraternità. La fragilità della fiamma ci ricorda quanto è difficile custodire la pace: la piccola fiamma ha bisogno di protezione e di cura.
Una delegazione diocesana, alla presenza del Vescovo Andrea, è andata alla stazione di Rimini per attingere alla fiamma e metterla a disposizione di tutte le comunità e di tutte le famiglie. Ottima idea come dono natalizio!
La fiamma è disponibile nella Cattedrale di Pennabilli e nella chiesa di Murata (RSM).

#lucedibetlemme

ANCHE TRA I BAMBINI RISUONA L’ECO GIOIOSA DEL NATALE

L’educazione religiosa nell’infanzia

In questi giorni, in molte famiglie e scuole risuona, anche per il mondo dei bambini, l’eco gioiosa del Natale. Nella nostra cultura le feste cristiane costituiscono le prime e principali occasioni per parlare ai bambini in modo organico e interessante di ciò che la Bibbia dice di Gesù. Ovviamente a loro misura.
Il discorso, a questo punto, si amplifica: pone interrogativi sull’educazione religiosa dei bambini. In queste settimane, nella Repubblica di San Marino, il tema ha innescato un dibattito interessante che, se affrontato correttamente, sarà un bene per tutti. Ad innescarlo è stato un atto dovuto: il Decreto reggenziale sulle “Indicazioni curricolari dell’insegnamento di Religione Cattolica (IRC)” che porta a compimento l’Accordo fra la Repubblica di San Marino e la Santa Sede per l’insegnamento di Religione Cattolica nelle scuole pubbliche. Su tutto questo interessante l’incontro, aperto a tutti e specialmente a genitori e docenti, che si terrà mercoledì 14 dicembre alle ore 18 (Teatro Sociale di Fiorentino, via La Rena – RSM).

Premessa fondamentale ai pensieri che seguono è il riconoscimento della responsabilità prima ed inviolabile dei genitori per quanto riguarda l’educazione dei figli. Le istituzioni educative, scolastiche in particolare, si pongono accanto e a servizio delle famiglie.

Non è consuetudine nell’assetto organizzativo della scuola sammarinese un insegnamento specifico di Religione Cattolica nella scuola d’infanzia. «I grandi temi di natura religiosa confluiscono nell’ambito dell’insegnamento di cultura religiosa che […] viene affidato agli insegnanti titolari di sezione» (Decreto Delegato sull’insegnamento di Religione Cattolica).
Diversa la prassi nella scuola italiana, che prevede un’ora e mezza di educazione religiosa all’infanzia e due ore alle elementari con disponibilità di un “esperto” se l’insegnante di sezione opta per non svolgere questo insegnamento. Da notare che in Italia, come nella Repubblica di San Marino, c’è voluto tempo per raggiungere la consapevolezza che la scuola d’infanzia sia una vera e propria scuola e non “asilo”: un passaggio importante, dalla custodia all’educazione.
Nel recente Accordo tra Repubblica di San Marino e Santa Sede è stato introdotto, accanto all’insegnamento di Religione Cattolica, l’insegnamento di Etica, cultura e società.
L’insegnamento di Religione Cattolica nella scuola d’infanzia ha proprie peculiarità nei contenuti, nel metodo e nell’organizzazione. Il bambino è al centro; la comunità scolastica è a servizio del suo sbocciare a tutto l’umano, del suo aprirsi alla relazione, dell’accoglienza della realtà che lo circonda.
Ogni essere umano è “persona”, che porta non solo bisogni primari, ma anche esigenze spirituali che vanno oltre il quotidiano e al di là della semplice apparenza delle cose; esigenze che rispondono alla domanda di senso. A dirla in breve: è una creatura finita aperta all’infinito. L’uomo è un essere relazionale e non può vivere senza gli altri (è stato il grande filosofo Lévinas a dire: «È l’altro che mi fa esistere»), cresce con un programma ben preciso: è programmato per l’amore. È grazie alla dimensione spirituale che è in grado di aprirsi all’altro, all’amore, a qualcosa di più grande di lui. È tutto ciò che costituisce la religiosità comune a tutti gli uomini e precede la religione stessa.
La grande pedagogista infantile, Maria Montessori, ha dimostrato che nel bambino è presente la dimensione religiosa e del sacro. Sofia Cavalletti parla di “potenziale religioso del bambino”; educare a sviluppare questa dimensione è educare all’amore, alla pace, alla realizzazione di sé e ad essere veramente “persona”. In questo senso l’educazione religiosa è fondamentale.
Ritengo necessario, utile e vantaggioso tenere il dibattito lontano da ogni preoccupazione ideologica. Occorre essere decisamente dalla parte dei bambini e delle bambine. Unica preoccupazione per tutti: aprire orizzonti, essere disponibili ai grandi interrogativi, pronti alla relazione.

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

L’insegnamento della Religione cattolica nella Scuola intacca la laicità dello Stato?

Colletta Alimentare

Quest’anno la Colletta Alimentare in un giorno soltanto: sabato 26 novembre. In Italia e a San Marino. Un gesto concreto per aiutare chi è in difficoltà.
Partecipiamo e incoraggiamo a partecipare.
«Nessuno può sentirsi esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale» (Papa Francesco).

Ufficio Comunicazioni Sociali
Diocesi San Marino-Montefeltro

Chiesa in preghiera per una cultura del rispetto

La Chiesa si è raccolta in preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. Al Santuario di Valdragone il Vescovo ha voluto sottolineare la forte partecipazione, se non come numero sicuramente come comunione interiore, dei presenti. Quando ad essere minacciata è la dignità dei bambini, la preoccupazione deve riguardare non solo i fedeli ma tutte le persone di buona volontà. «A volte – ha detto il Papa – la realtà dell’abuso e il suo impatto devastante sulla vita dei piccoli sembrano sopraffare gli sforzi di quanti cercano di rispondere con amore e comprensione». La strada verso la guarigione è lunga, è difficile, richiede una speranza ben fondata, la speranza in Colui che è andato sulla croce. Gesù risorto porta per sempre quelle piaghe per dirci che Dio ci salva non “saltando” le nostre sofferenze, ma attraverso le nostre sofferenze. L’abuso, in ogni sua forma, è inaccettabile. «La testimonianza dei sopravvissuti – ha ricordato il Pontefice – rappresenta una ferita aperta nel corpo di Cristo che è la Chiesa». Di qui l’esortazione a lavorare per far conoscere queste ferite, cercare coloro che ne soffrono e riconoscere in queste persone la testimonianza del nostro Salvatore sofferente. Monsignor Andrea Turazzi ha subito raccolto l’invito di Papa Francesco e dopo avere istituito il Servizio diocesano per la tutela dei minori, ha annunciato a breve la diffusione di un vademecum – curato da educatori e psicologi – per aiutare famiglie, insegnanti e chiunque lavora a contatto con i più piccoli a riconoscere quei segnali che nascondono un malessere. È invece già operativo il centro di ascolto che chiunque può contattare proprio per tutelare i minori:   
E-mail: tutelaminori@diocesi-sanmarino-montefeltro.it
Cell. 346 7254983
Cell. 366 9067192

Servizio Diocesano Tutela Minori