Discorsi all’Ingresso del Vescovo Domenico

COMUNICATO STAMPA

Sabato 18 maggio in Piazza Vittorio Emanuele II a Pennabilli si è celebrato l’ingresso in diocesi del nuovo pastore di questa Chiesa particolare: S.E. Mons. Domenico Beneventi, che succede al Vescovo emerito S.E. Mons. Andrea Turazzi. Al suo ingresso in diocesi, il Vescovo Domenico ha fatto due tappe lungo la Strada Marecchiese: nella parrocchia di San Pietro Apostolo in Pietracuta (San Leo), dove è stato accolto dal parroco don Andrea Bosio e dalla comunità locale e successivamente alla Casa di prima accoglienza di Secchiano gestita dalla Fondazione di religione San Paolo (Caritas diocesana). Dopo un breve momento di preghiera al cimitero di Pennabilli, Mons. Beneventi è stato accolto al suo arrivo da un gruppo di giovani che lo hanno accompagnato a piedi alle porte del paese dove è stato accolto dal primo cittadino Mauro Giannini e dalle istituzioni civili, militari e religiose. Nei “Giardini” di Via Roma si sono tenuti i saluti istituzionali e il corteo si è diretto poi, passando sotto l’arco floreale di Via Roma, verso la piazza, dove il Vescovo Domenico è stato accolto da oltre mille persone provenienti da tutta la diocesi e dalla Basilicata (oltre duecento persone). Presenti alla cerimonia insieme al Vescovo Domenico e al Vescovo Andrea, anche il Vescovo metropolita dell’arcidiocesi di Ravenna-Cervia S.E. Mons. Lorenzo Ghizzoni, il Vescovo di Rimini S.E. Mons. Nicolò Anselmi, il Vescovo emerito di Rimini S.E.Mons. Francesco Lambiasi, il Vescovo emerito di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti S.E. Mons. Giovanni Ricchiuti, l’Arcivescovo di Pesaro – Urbino-Urbania – Sant’Angelo in Vado S.E. Mons. Sandro Salvucci, Arcivescovo di Acerenza S.E. Mons. Francesco Sirufo. Dopo aver baciato il Crocifisso ed aver asperso l’assemblea, il Vescovo Domenico si è raccolto in Cattedrale per un breve momento di preghiera personale davanti al Santissimo Sacramento. La celebrazione eucaristica è iniziata alle ore 16:00 con la processione d’ingresso, il saluto del Vescovo emerito S.E. Mons. Andrea Turazzi e il momento di presa di possesso della Cattedra da parte di Mons. Domenico Beneventi. La giornata straordinaria si è conclusa con un rinfresco offerto a tutti i presenti nella Piazza Montefeltro, poco distante dal luogo della celebrazione dove si sono potuti incontrare e conoscere i fedeli di San Marino-Montefeltro e dell’arcidiocesi di Acerenza (PZ). Il Comitato Organizzatore dell’evento ringrazia di cuore tutti gli enti, le realtà aggregative, le associazioni e i gruppi che si sono attivati per la splendida realizzazione dell’evento. Un grazie di cuore al Comune di Pennabilli, in particolare al Sindaco Mauro Giannini, all’Arma dei Carabinieri, alla Polizia Municipale, al gruppo di volontari della Protezione Civile di Pennabilli, all’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Novafeltria. Grazie alla banda musicale di Perticara che ha accolto il Vescovo Domenico alle porte del paese e all’Associazione Pro Loco di Pennabilli per l’aiuto logistico. Menzione particolare per i volontari della diocesi, oltre 50, che si sono alternati tra venerdì 17 e sabato 18 maggio per i preparativi e per il regolare svolgimento della celebrazione e per tutti i collaboratori che si sono prodigati per gli allestimenti della piazza e delle vie del paese. Grazie a San Marino Rtv per la diretta – anche streaming – visibile su tutto il territorio nazionale seguita da migliaia di persone che hanno potuto assistere all’ingresso di Mons. Beneventi in diocesi da casa.

Le immagini più significative, insieme ai testi dei saluti istituzionali e dell’omelia, saranno pubblicati nei prossimi giorni sui canali multimediali della diocesi di San Marino-Montefeltro.

Ufficio Stampa
Diocesi San Marino-Montefeltro

Pubblichiamo la prima omelia del Vescovo Domenico durante la celebrazione di Ingresso e inizio del ministero pastorale e il Saluto del Vescovo Andrea, in qualità di Amministratore Apostolico.

Omelia di S.E. Mons. Domenico Beneventi

Messaggio di Saluto di S.E. Mons. Andrea Turazzi

Solenne Ingresso ed inizio del ministero episcopale di S.E. Mons. Domenico Beneventi

La Chiesa di San Marino-Montefeltro, grata al Signore, accoglie con gioia il nuovo pastore
Sua Eccellenza Monsignor Domenico Beneventi

SABATO 18 MAGGIO 2024

_______________
Programma

Ore 15:30 Accoglienza a Pennabilli, città vescovile

Saluti delle Autorità

Ore 16:00 Solenne Celebrazione Eucaristica per l’inizio del Ministero pastorale di S.E. Mons. Domenico Beneventi
nella Piazza Vittorio Emanuele II (antistante la Cattedrale di San Leone)

Al termine il Vescovo Domenico saluterà i presenti e inviterà al rinfresco allestito in Piazza Montefeltro

* Ad eccezione di alcuni settori riservati, l’accesso alla piazza sarà libero.

 

DOMANDE FREQUENTI

TESTO IN ELABORAZIONE DA TENERE MONITORATO PER AGGIORNAMENTI ED INTEGRAZIONI CHE DOVESSERO INTERVENIRE NEI GIORNI CHE CI SEPARANO DALL’EVENTO

Quale strada utilizzare per arrivare a Pennabilli?

Per chi proviene dall’autostrada A14 itinere Bologna – Ancona:

  • Uscita casello Cesena Nord – proseguire su E45 in direzione Roma e uscire a Sarsina per poi prendere la Strada Provinciale 28 per Sant’Agata Feltria e Pennabilli;
  • Uscita casello Rimini Nord – proseguire su Strada Marecchiese (Santarcangelo di Romagna – Villa Verucchio – Novafeltria – Pennabilli)

Per chi proviene dall’autostrada A14 itinere Ancona – Bologna

  • Uscita casello Rimini Nord – proseguire su Strada Marecchiese (Santarcangelo di Romagna – Villa Verucchio – Novafeltria – Pennabilli)

La soluzione che consigliamo, per essere correttamente indirizzati alle aree parcheggio, è quella di raggiungere Pennabilli provenendo da Maciano (da Strada Marecchiese provenendo da Novafeltria), percorrendo la Strada Provinciale Pennabillese SP27 / Via Serra di Sotto.

Qualora arriviate a Pennabilli provenendo da Ponte Messa (da Strada Marecchiese provenendo da Badia Tedalda o Passo di Viamaggio), è consigliabile proseguire su Via Bistolli e raggiungere il bivio con Via Parco Begni.

Chi arriva dall’entroterra marchigiano può dirigersi verso Carpegna e successivamente imboccare Strada Provinciale 1 (Cantoniera) fino a Pennabilli. I volontari indirizzeranno verso l’area parcheggio Piazza Matteo Da Bascio e verso il campo sportivo in direzione Scavolino. È vietato parcheggiare le auto tra il bivio per Scavolino e Pennabilli. Non è consigliabile il transito di pullman per questa direttrice.

 

Dove si può e non si può parcheggiare? Ecco le aree pubbliche e riservate.

I volontari indirizzeranno i fedeli alle aree parcheggio pubbliche e riservate.

Le aree di parcheggio pubbliche sono:

  • Zona cimitero;
  • Via Parco Begni;
  • Aree non limitate da ordinanza.

È vietato posteggiare ove non espressamente consentito, ovvero dove si limita o influenza in maniera significativa la regolare circolazione stradale.

Le aree di parcheggio riservate (le persone interessate saranno raggiunte con apposita comunicazione) sono:

  • Parcheggio Cinema Gambrinus // riservato alle autorità civili e militari e inoltre riservato ai sacerdoti e religiosi con ridotta mobilità;
  • Zona “ex pesa” di Viale Bistolli // riservato alle persone con disabilità e con ridotta mobilità;
  • Piazza Montefeltro e area Scuole // riservato alle persone con disabilità;
  • Piazza del Mercato // riservato alle autorità civili e militari;
  • Piazza Giovanni Paolo II (già Piazza del Vescovado) // riservato agli arcivescovi, ai vescovi e al comitato organizzatore;
  • Piazza Mastini // riservato ai volontari;
  • Piazza Sant’Agostino // riservato ai volontari.

 

Cosa predispone l’ordinanza emessa dal Comune di Pennabilli?
– divieto di transito e sosta con rimozione forzata a tutti i veicoli nella giornata di venerdì 17 maggio 2024, dalle ore 06:00 alle ore 00:00 di domenica 19 maggio, in tutta la Piazza Vittorio Emanuele II e Piazza Garibaldi ad eccezione delle persone autorizzate;
– divieto di sosta e di fermata, con rimozione forzata dalle ore 06:00 alle ore 20:00 di sabato 18 maggio nei parcheggi situati Piazza Giovanni Paolo II, Piazza Mastini, Piazza Sant’Agostino e Via del Seminario, nei parcheggi situati in Piazza Montefeltro, in zona “ex pesa” di Viale Bistolli e in Piazza del Mercato, ad eccezione delle persone autorizzate;
– divieto di transito e di sosta con rimozione forzata, dalle ore 06:00 di sabato 18 maggio alle ore 00:00 di domenica 19 maggio, in Via Roma (dall’incrocio con la Via G. Marconi all’incrocio con Piazza Vittorio Emanuele II), in Via Zucchi Travagli (dall’incrocio con Via Roma al Viale Bistolli), in Via G. Marconi (dall’incrocio con Via Roma al num. 14 di Marconi stessa) e in Via del Roccione, ad eccezione delle persone autorizzate.
(…) Gli Agenti della Forza Pubblica e della Polizia Municipale sono incaricati di fare osservare la presente Ordinanza e a richiedere la rimozione forzata in caso di inosservanza della stessa.
Sono un residente del centro storico di Pennabilli, dove posso parcheggiare l’auto durante il periodo di validità dell’ordinanza emessa?
Per i residenti si consiglia di parcheggiare dal venerdì sera presso la zona del Parco Begni e del cimitero.

C’è un orario limite entro cui arrivare per trovare il parcheggio riservato?

I parcheggi saranno tenuti riservati fino alle ore 14:45; successivamente a questo orario i posti lasciati vacanti diverranno pubblici.

 

Come posso accedere alle aree parcheggi riservate alle persone con disabilità?

Esibendo ai volontari l’apposito contrassegno o presentando una certificazione medica.

 

Non ho il contrassegno, né una certificazione medica, ma ho comunque difficoltà a camminare per lunghi tratti, come posso fare?

Tramite richiesta ai volontari all’ingresso, arrivando entro le ore 14.45, è possibile venire accompagnati in prossimità della piazza da un’auto di servizio.

 

Il mio gruppo arriverà in pullman, dove potrà parcheggiare?

I gruppi che arriveranno con pullman organizzati saranno indirizzati alla zona del cimitero su Strada Provinciale Pennabillese SP27 / Via Serra di Sotto, dove faranno scendere i fedeli. Successivamente i pullman verranno indirizzati a Scavolino, dove potranno sostare nella zona del campo sportivo.

 

Come sarà organizzata la cerimonia in piazza?

Sarà allestito un palco temporaneo adiacente alle scale del sagrato della Cattedrale di Pennabilli sul quale sarà posizionato l’altare per la celebrazione. Nella piazza, l’assemblea sarà suddivisa in più settori delimitati dalle sedie. Ad eccezione di alcune sezioni riservate, l’accesso ai settori è libero e in caso di esaurimento posti si potrà seguire la celebrazione in piedi.

 

Quali sono i settori riservati?

I soli settori riservati della piazza sono quelli destinati a:

  • sacerdoti, diaconi, religiose e religiosi;
  • autorità civili e militari;
  • fedeli provenienti da Acerenza.

Tutti gli altri settori sono ad accesso libero fino ad esaurimento posti. I volontari aiuteranno i partecipanti alla cerimonia a sedersi dove rimangono posti liberi.

 

Ci sono pass o accrediti?

No. Le uniche persone che avranno un pass saranno i membri del Comitato Organizzatore, eventuali operatori media, sacerdoti, diaconi, religiose e religiosi.

Le autorità civili e militari che hanno notificato la propria presenza, previa identificazione presso i punti di accoglienza, saranno accompagnate personalmente alle sedute riservate nella piazza.

 

Si possono portare sedie o sgabelli pieghevoli?
Sì, è possibile utilizzare tali oggetti nelle aree destinate al pubblico in piedi.

Ci sono zone dove è vietato sostare in piazza?

L’intera piazza sarà regolamentata da un’ordinanza di chiusura al traffico veicolare con divieto di sosta e fermata, ad eccezione dei veicoli autorizzati e di quelli d’emergenza. Non sarà possibile, inoltre, sostare in piedi all’interno dei corridoi creati tra i vari settori delimitati dalle sedie. I volontari indirizzeranno le persone che inavvertitamente ostruiscono varchi e corridoi verso le zone libere.

 

Le persone con disabilità e coloro che hanno una ridotta mobilità hanno posti riservati in piazza?

All’arrivo alla piazza le persone con disabilità o con ridotta mobilità verranno accompagnate dai volontari a sedersi in un’area riservata.

 

Vengo da Acerenza, come mi devo comportare?

I fedeli che arrivano a Pennabilli dall’Arcidiocesi di Acerenza (diocesi di origine di Mons. Beneventi) avranno due possibilità:

  • se arrivano in pullman, saranno accompagnati verso il settore riservato;
  • se arrivano autonomamente, per poter accedere all’area riservata devono segnalare la propria presenza all’indirizzo volontari.18maggio@gmail.com entro il 15 maggio.

 

A chi posso rivolgermi quando arriverò a Pennabilli quel giorno?

In occasione dell’evento troverete ad accogliervi diversi volontari che vi aiuteranno a trovare posto per parcheggiare e raggiungere Piazza Vittorio Emanuele II. I volontari della Diocesi hanno una pettorina verde e saranno di supporto agli operatori della Protezione Civile (pettorina gialla).

 

In caso di maltempo è confermata la celebrazione in piazza?

In caso di maltempo l’organizzazione comunicherà lo spostamento della celebrazione all’interno della Cattedrale, nella quale saranno riservati posti per le autorità civili, militari e religiose. Sarà possibile seguire la celebrazione anche presso il Cinema Gambrinus. Esclusi i posti riservati alle autorità, in entrambe le strutture si potrà accedere liberamente fino ad esaurimento posti.

 

A che ora è consigliabile arrivare?

Nonostante la celebrazione inizi alle ore 16:00, in previsione dell’arrivo di tantissimi fedeli, per una migliore gestione dei parcheggi e della viabilità, consigliamo a tutti di arrivare entro le ore 14:30 (al massimo alle ore 15:00).

 

Perché bisogna arrivare così presto?

La celebrazione inizierà alle ore 16:00, tuttavia l’arrivo del Vescovo Domenico è previsto alle ore 15:15, quando sarà accolto da un gruppo di giovani che lo accompagneranno ai “Giardini” di Via Roma, dove alle 15:30 il Sindaco accoglierà S.E. Mons. Beneventi con un saluto istituzionale a nome di tutti i Sindaci del territorio. Successivamente ci si sposterà in corteo su Via Roma verso la piazza per il primo momento ufficiale: il nuovo Vescovo riceve il crocifisso da baciare e asperge l’Assemblea.

 

È prevista una cena dopo la celebrazione?

La Diocesi offrirà a tutti i presenti un rinfresco nella Piazza Montefeltro.

 

È possibile salutare il Vescovo Domenico?

Il programma della giornata è molto denso, però sarà possibile salutare personalmente il nuovo Vescovo durante il rinfresco al termine della celebrazione.

 

Se non riuscirò a partecipare in presenza, sarà possibile seguire la celebrazione in tv o in streaming?

Sì. San Marino RTV effettuerà una diretta dalla piazza di Pennabilli (ch. 831). L’evento potrà anche essere seguito in streaming sul Canale YouTube della Diocesi di San Marino-Montefeltro.

 

Non trovo la risposta al mio dubbio, come posso fare?

Scrivi a volontari.18maggio@gmail.com, cercheremo di aiutarti!

 

1° maggio – Festa dei Lavoratori

I Vescovi ricordano con il loro Messaggio per la Festa dei Lavoratori 2024 che il lavoro non è un mero “fare qualcosa” ma partecipazione all’opera creatrice divina, è un agire “con” e “per” gli altri avendo a cuore la cura dell’umanità e del Creato. Evidenziano anche che la relazione tra lavoro e partecipazione all’opera creatrice del Padre ha un profondo riflesso sulla dimensione sociale. L’articolo 1 della Costituzione italiana afferma che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, riconoscendo che la cosa pubblica è frutto del lavoro di uomini e donne che hanno contribuito e contribuiscono alla vita e alla crescita del Paese e della democrazia.

Lavoro, democrazia e partecipazione saranno al centro della 50.ma Settimana Sociale dei cattolici in Italia, che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio, sul tema “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”.

Per celebrare il lavoro e i lavoratori, e per preparare la Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, la comunità diocesana si ritroverà insieme il 1° maggio alle ore 17.30 con una S. Messa presso la chiesa parrocchiale di Macerata Feltria, presieduta dal Vescovo Andrea, Amministratore Apostolico della Chiesa di San Marino-Montefeltro.

La celebrazione è aperta a tutti con un particolare invito a imprenditori, lavoratori e loro famiglie

Commissione Pastorale Sociale e Lavoro   

Ordinazione episcopale di S.E. Mons. Domenico Beneventi

Sabato 20 aprile alle ore 10.30, nella Cattedrale di Acerenza (PZ), il nuovo Vescovo di San Marino-Montefeltro, monsignor Domenico Beneventi, riceve la consacrazione episcopale.
I parroci stanno tenendo viva l’attesa. Le comunità pregano con fervore. Il Centro Diocesano Vocazioni ha diramato un sussidio per una Veglia per le Vocazioni. L’Ufficio Catechistico Diocesano sta accompagnando i catechisti per una preparazione dei più piccoli e dei ragazzi. Grande coinvolgimento dei gruppi, delle associazioni e dei movimenti…
Solo un centinaio di persone della Diocesi potrà essere presente all’evento. Ma sarà possibile a tutti seguire la celebrazione in diretta da casa sintonizzandosi sulla San Marino RTV (canale 831) oppure tramite il canale YouTube della Diocesi di San Marino-Montefeltro: https://youtube.com/live/2RtuV8ZYSiE?feature=share
Sarebbe bello riunirsi tra famiglie e tra amici o in parrocchia per seguire insieme l’evento.

Ufficio Comunicazioni Sociali
Diocesi di San Marino-Montefeltro

Scarica il Sussidio per la Veglia per le Vocazioni in preparazione all’arrivo del Vescovo Domenico

Terza Giornata Eucaristica Diocesana

A tutti i fedeli della Diocesi
di San Marino-Montefeltro

Carissimi,
sarà eccessivo il mio desiderio? Eppure, vorrei vedervi tutti alla Terza Giornata Eucaristica Diocesana domenica 7 aprile, alle ore 15, presso “Casa San Giuseppe” (via delle Felci, 3 – Valdragone RSM).
A convocarci sono le parole di Gesù che accompagnano i racconti dell’istituzione dell’Eucaristia, della moltiplicazione dei pani e della cena di Emmaus, nostra icona ispiratrice. Il 7 aprile saranno questi i verbi su cui pregheremo e lavoreremo: «Gesù spezzò il pane e lo diede loro». Il gesto dello spezzare e del dare ha una forte valenza ed una provvidenziale ricaduta sulle nostre responsabilità. Mi ha sempre impressionato la provocazione del Libro delle Lamentazioni: «I bambini chiedevano pane, ma non c’era chi lo spezzasse loro» (Lam 4,4). Quale pane? Quali bambini? Quale risposta?
Risponderemo allargando l’orizzonte sulla missione secondo lo stile della prossimità e sulla corresponsabilità sinodale (i due temi, programmati per due diverse Giornata Eucaristiche, per ragioni di opportunità vengono trattati insieme).
Risponderemo praticando il metodo che sta arricchendo i nostri incontri e le nostre assemblee: la “conversazione spirituale”; chi ancora non lo avesse sperimentato sarà aiutato da chi l’ha vissuto con frutto.
Introdurrà il tema mons. Michele Morandi, Vicario Generale della Diocesi di Faenza-Modigliana e guida degli incontri di spiritualità dei nostri presbiteri.
Al termine della Giornata – ore 18.30 – celebrerò l’Eucaristia nel Santuario del Cuore Immacolato di Maria per ringraziare il Signore e tutti voi per questi anni di ministero episcopale. Inoltre, avremmo la gioia di accogliere il proposito   di intraprendere ufficialmente il cammino verso il presbiterato (candidatura agli Ordini sacri).

Vescovo Andrea

Domande per il lavoro nei gruppi sinodali

Ordinazione episcopale di Mons. Domenico Beneventi

A tutti i fedeli della Diocesi
———————————

Carissimi,
si avvicina la data della consacrazione episcopale del nostro vescovo eletto mons. Domenico Beneventi. La Diocesi sta organizzando una bella e, speriamo, numerosa partecipazione.
L’ordinazione si terrà sabato 20 aprile alle ore 10.30 nella splendida e grande Cattedrale di Acerenza (Potenza).
Il nostro Ufficio diocesano pellegrinaggi ha previsto due opzioni: un viaggio su 2 giorni e un viaggio su 3 giorni (cfr. Allegati).
Chi vuol raggiungere Acerenza con mezzi propri è indispensabile segnali la sua partecipazione in centro Diocesi (Chiara Ferranti cell. 335 227046; pellegrinaggi@diocesi-sanmarino-montefeltro.it).
L’arcidiocesi di Acerenza, dopo la solenne liturgia, offre a tutti il buffet.
La nostra presenza riempirà di gioia il nostro giovane vescovo Domenico. Sarà sicuramente un’esperienza spirituale ed ecclesiale indimenticabile.
Sono fiero di accompagnare e rappresentare la Diocesi, anche come vescovo conconsacrante. La preghiera, il viaggio insieme, i momenti di turismo (a Matera!), l’incontro con gli amici di Acerenza uniranno ancor più i nostri animi: il dono più bello e desiderabile per il Vescovo Domenico.
Vi aspetto in tanti!

Vescovo Andrea

Brochure “pacchetto” 2 giorni

Brochure “pacchetto” 3 giorni

Scarica l’invito alla partecipazione

Report Veglia per la Giornata internazionale della donna

8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. L’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro, in una Veglia di preghiera aperta a tutti, nella serata di giovedì 7 marzo, ha affrontato il tema: “Donna e pace: quale contributo?”. Per la Veglia, papa Francesco – condiviso attraverso un audio registrato dalla sua viva voce – ha unito il suo invito alle donne a quello del Vescovo Andrea, impartendo la sua benedizione all’iniziativa e ai partecipanti. La Veglia si è svolta nella chiesa parrocchiale di Borgo Maggiore, la chiesa disegnata dall’architetto Michelucci. «È la location più adatta – interviene mons. Turazzi – è stata pensata come una piazza al coperto con tanto di finestrelle, in alto i matronei». Il tema è dettato dalla situazione attuale: una guerra vicina e terribile. «Le prime immagini che si affacciano alla mente – afferma Fabio, membro dell’Ufficio diocesano – è quella delle madri che piangono i loro figli partiti per la guerra e quella delle spose che piangono per i loro mariti lontani. Impossibile farci l’abitudine quando al telegiornale vedi ragazze che stringono in grembo i loro bambini martoriati. La guerra è la smentita più eclatante della maternità». In effetti, la donna portatrice della vita oggi è quella che paga di più, con le sue lacrime, le sue sofferenze e i suoi “perché?”. «L’osservazione di Fabio – precisa il Vescovo – inquadra bene il tema e mostra la donna protagonista e passiva, nel senso che è la prima a subire le ferite e i sacrilegi della guerra». C’è chi fa riferimento anche alle donne violate e stuprate, alle donne impegnate in prima linea loro malgrado, ma soprattutto a donne messaggeri di pace, anzitutto col loro esserci, col loro “saper stare” in medias res. «Il mio pensiero – continua il Vescovo Andrea – va a due ragazze legate all’esperienza missionaria saveriana, presenti e coinvolte nella guerra negli anni ’90 tra Utu e Tutsi nello sconfinamento con l’allora Zaire: Paola Mugetti e Edda Colla. Hanno fatto la scelta di vivere in mezzo al popolo congolese condividendo le sofferenze e le speranze. Vicine alle famiglie, capaci di ospitare centinaia di profughi nella loro casa e nel cortile d’intorno, costantemente in dialogo tra le istituzioni e gli emissari dei signori della guerra, presenza profetica in mezzo a quella bufera, non con grandi cose, ma con quotidiano impegno di tessere rapporti, di animare la speranza, operatrici di pace». L’affermazione “quale il contributo delle donne alla causa della pace?” è stato posto in modo problematico. Ma è tutt’altro che uno slogan. È una domanda: come raccogliere la profezia di pace che scaturisce dai grembi delle donne? Una domanda aperta. Ci riguarda tutti.

Durante la serata si è provato a dare risposte, tramite testimonianze dal vivo e videoregistrate. Ha offerto un suo contributo la giornalista di Avvenire Marina Corradi, molto nota per le sue corrispondenze e per i suoi commenti sui drammatici eventi di questi giorni. Sono intervenute con un videomessaggio le monache della Rupe, le Agostiniane di Pennabilli, da vari anni impegnate nello studio della teologia della pace e nell’incontro con molti giovani per diffondere la mentalità di pace. In presenza hanno riferito le loro esperienze sul campo Alessandra Cetro, incaricata regionale “Giustizia, Pace e Non violenza” dell’Associazione Scout AGESCI e Giulia Zurlini, dell’Operazione Colomba, corpo nonviolento di pace promosso dall’Associazione Papa Giovanni XXIII. Dunque, non solo preghiera, ma anche studio e condivisione di pensieri e parole di pace. «Siamo certi – aggiunge Gian Luigi, il responsabile dell’Ufficio – che la riflessione possa muovere tanti cuori per compiere passi nuovi sulla via della pace. Noi ne siamo convinti: il genio femminile è una risorsa vincente, a partire dall’impegno culturale e diplomatico, dalla dedizione educativa a quella della comunicazione». Nella serata del 7 marzo è partita un’accorata preghiera a Colei che viene chiamata Regina della Pace.

IL VALORE UNICO DELLA VITA

28 febbraio 2024, Dichiarazione della Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna circa il fine vita

Durante la Visita ad limina i Vescovi dell’Emilia Romagna si sono riuniti per valutare la necessità di intervenire con una presa di posizione in merito alle disposizioni emanate dalla Regione Emilia Romagna per quanto riguarda il suicidio medicalmente assistito. Ne è uscito un testo chiaro nei contenuti e semplice nella forma. I Vescovi sono sconcertati per la proposta di legittimare, con un decreto amministrativo, il suicidio medicalmente assistito. 

Nascere, vivere, morire: tre verbi che disegnano la traiettoria dell’esistenza. La persona li attraversa, forte della sua dignità che l’accompagna per tutta la vita: quando nasce, cresce, come quando invecchia e si ammala. Sperimenta forza e vulnerabilità, intimità e vita sociale, libertà e condizionamenti.
Gli sviluppi della medicina e del benessere consentono oggi cure nuove e un significativo prolungamento dell’esistenza. Si profila così la necessità di modalità di accompagnamento e di assistenza permanente verso le persone anziane e ammalate, anche quando non c’è più la possibilità di guarigione, continuando e incrementando l’ampio orizzonte delle “cure”, cioè di forme di prossimità relazionale e mediche.
Alla base di questa esigenza ci sono il valore della vita umana, condizione per usufruire di ogni altro valore, che costruisce la storia e si apre al mistero che la abita, e la dignità della persona, in intrinseca relazione con gli altri e con il mondo che la circonda. Il valore della vita umana si impone da sé in ogni sua fase, specialmente nella fragilità della vecchiaia e della malattia. Proprio lì la società è chiamata ad esprimersi al meglio, nel curare, nel sostenere le famiglie e chi è prossimo ai malati, nell’operare scelte di politiche sanitarie che salvaguardino le persone fragili e indifese, e attuando quanto già è normato circa le cure palliative. Impegno, questo, che qualifica come giusta e democratica la società.
Procurare la morte, in forma diretta o tramite il suicidio medicalmente assistito, contrasta radicalmente con il valore della persona, con le finalità dello Stato e con la stessa professione medica.
La proposta della Regione Emilia-Romagna di legittimare con un decreto amministrativo il suicidio medicalmente assistito, con una tempistica precisa per la sua realizzazione, presumendo di attuare la sentenza della Corte Costituzionale 242/2019, sconcerta quanti riconoscono l’assoluto valore della persona umana e della comunità civile volta a promuoverla e tutelarla.
Anche noi, Vescovi dell’Emilia-Romagna, pellegrini a Roma alle tombe degli Apostoli, non possiamo non esprimere con chiarezza la nostra preoccupazione e il nostro netto rifiuto verso questa scelta di eutanasia, ben consapevoli delle dolorose condizioni delle persone ammalate e sofferenti e di quanti sono loro legati da sincero affetto. Ma la soluzione non è l’eutanasia, quanto la premurosa vicinanza, la continuazione delle cure ordinarie e proporzionate, la palliazione e ogni altra cosa che non procuri abbandono, senso di inutilità o di peso a quanti soffrono.
Tale prossimità e le ragioni che la generano hanno radici nell’umanità condivisa, nel valore unico della vita, nella dignità della persona, e trovano sorgente, luce e forza ulteriore in Gesù di Nazareth che, proprio sulla Croce, nella fase terminale dell’ esistenza, ci ha redenti e ci ha donato sua madre, scambiando con Lei, con il discepolo amato, con chi condivideva la pena, parole e un testamento di vita unico, irrinunciabile, non dissimili a quelle confidenze che tanti cari ci hanno lasciato sul letto di morte.
Il suo dolore, crudelmente inferto, accoglie ed assume ogni sofferenza umana, innestandola nel mistero di Pasqua, mistero di Morte e di Risurrezione.

I Vescovi dell’Emilia Romagna

Diario della Visita ad limina – 25/26 febbraio

FAMILIARITÀ E UNIVERSALITÀ DELLA CHIESA
25/26 febbraio 2024

Visita ad limina apostolorum: al di là delle parole sono chiamato a rinnovare la fede cattolica, a fare memoria degli apostoli di cui sono successore, a rinsaldare l’unità col Vescovo di Roma, il Papa, che presiede alla carità nella Chiesa.
Mi attendono ben sette giorni di incontri ai massimi livelli in Curia Romana: più di dieci Dicasteri o Uffici centrali. Ogni Vescovo, con i suoi collaboratori, si presenta con una relazione scritta sullo stato della Diocesi mettendo a confronto i dati di dieci anni prima (di per sé la Visita ad limina avverrebbe ogni cinque anni). Ci aspettano giorni di fraternità fra noi quattordici Vescovi o, come si dice propriamente, di collegialità episcopale.
Sono partito da Pennabilli col desiderio di portare tutti con me al centro della cristianità, sulle tombe degli apostoli Pietro e Paolo. Mi sento davvero piccolo davanti alla Chiesa universale, ma ho l’entusiasmo di “tirare la volata” per la mia gente in un rinnovato slancio di fede. Parto con ancora negli occhi il grande cerchio degli Scout sammarinesi che si sono dati appuntamento per la Giornata del pensiero: erano tantissimi, accompagnati dai loro Capi. Ho preso la parola e raccontato loro la cosa più semplice e più comune: il Segno della Croce, un segno inclusivo che unisce chi accoglie Gesù, un abbraccio della Trinità d’amore, una benedizione tracciata sul cuore, sulla mente e sulle braccia.

È domenica pomeriggio, 25 febbraio, mi affretto a preparare la valigia. Ci hanno detto di portare l’abito per le cerimonie e le vesti liturgiche. Come farci stare tutto?
Durante il viaggio – mi accompagnano Paola e Massimiliano – si riposa, si prega, si fa un po’ di lavoro d’agenda e soprattutto ci si prepara interiormente all’incontro con Papa Francesco, fissato per l’indomani di buon mattino.

26 febbraio: primo appuntamento con i Vescovi dell’Emilia Romagna sulla tomba dell’apostolo Pietro. Si comincia così: Messa e solenne professione di fede nelle Grotte Vaticane. Stiamo risalendo per l’incontro col Papa, sono emozionato. Ci raggela la notizia che il Papa non può riceverci: le informazioni sono un po’ imprecise e questo fa più male. Poi finalmente un chiarimento: il Santo Padre è solo stanco. Ci premuriamo di informare chi ci segue da casa e si prepara al pellegrinaggio per l’Udienza Generale del mercoledì. Non resta che uscire per una buona colazione, un giro in libreria e la registrazione del FlashdiVangelo, niente meno che in un angolo di piazza San Pietro.

Il pomeriggio è piuttosto impegnato. Siamo convocati al Dicastero della comunicazione. Il Prefetto introduce. Mi aspetto sia un importante Cardinale, invece no: è un laico che proviene dalla carriera giornalistica ed è attorniato da collaboratori e collaboratrici. Rivolgendosi a me, dopo la presentazione, mi dice che conosce bene il direttore della RTV sammarinese, il dottor Vianello. Prometto di portare i suoi saluti. Dopo l’introduzione del Prefetto, mons. Giovanni Mosciatti (Imola) legge una relazione introduttiva, a cui segue il racconto dei nostri piccoli-grandi sforzi nel campo della comunicazione. Il Prefetto ci spiazza: la comunicazione non si gioca tanto con le TV, i giornali (decisamente in crisi), i social, ma sulla capacità di tessere relazioni. E la Chiesa – aggiunge – ha in sé gli strumenti per fare comunicazione: sono le persone delle nostre comunità. I social e le altre forme di comunicazione cambiano continuamente. Occorre rendere tutti responsabili nel fare rete, a servizio del Vangelo. Un invito: coinvolgere i giovani e… i ragazzi.

L’incontro si prolunga. Non è assolutamente formale. Davanti a noi ci sono pannelli che illustrano il cammino della Santa Sede nel campo della comunicazione (dalla foto di Pio XI imbarazzato davanti alle telecamere alle trasmissioni di un Pio XII ieratico, dall’afflato spontaneo di Giovanni XXIII allo sguardo intenso di Paolo VI, dalla comunicazione travolgente di Giovanni Paolo II al parlare diretto di Francesco). Mi piace l’intervento del Vescovo Nicolò (Rimini): sottolinea come le parole di Vangelo debbano calarsi nella vita delle persone. Mons. Douglas (Cesena) invita tutti a ricordare come le notizie cattive fanno un gran rumore, le buone spesso sono sconosciute: val la pena farle girare.

L’incontro si conclude con grande cortesia. Si respira l’universalità della Chiesa, ma anche la familiarità.
Serata tranquilla. Siamo in attesa del pullman che porterà gli amici della Diocesi qui a Roma.

Vescovo Andrea

Scarica il Diario completo