Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace

La Commissione per la Pastorale Sociale della diocesi di San Marino-Montefeltro esprime apprezzamento per l’iniziava della visita a Lampedusa della Eccellentissima Reggenza, per il suo forte significato simbolico rispetto al tema dei migranti e rifugiati.
“Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace” è il titolo scelto da Papa Francesco per l’ultima Giornata mondiale per la pace, il cui messaggio è stato consegnato nel corso di una solenne celebrazione il 1° gennaio scorso da S.E. Mons Andrea Turazzi alla Eccellentissima Reggenza, ai Segretari di Stato, ai Capitani di Castello e Sindaci del Montefeltro.
Il Papa ricorda che migranti e rifugiati sono uomini e donne alla ricerca di un luogo dove vivere in pace, in fuga dalla guerra, dalla fame, dalle discriminazioni e persecuzioni, dalla povertà e dal degrado ambientale. Migrano per salvare la vita, ma anche sospinti dal desiderio di una vita migliore, per ricongiungersi alla famiglia, per trovare un lavoro degno o la possibilità di una istruzione, tutti diritti senza i quali non c’è pace.
Papa Francesco invita tutti a far sì che i rifugiati e i migranti siano accolti con spirito di misericordia, nella consapevolezza che non è sufficiente aprire i cuori alla sofferenza altrui, ma che è necessario anche un impegno concreto che crei una solidarietà condivisa in grado di gestire in maniera responsabile un’accoglienza complessa, in quanto si aggiunge ai problemi sociali già presenti nei paesi d’arrivo. I governanti, in particolare, sono invitati ad esercitare nell’ accoglienza la virtù della prudenza e una strategia che combini accoglienza, protezione, promozione e integrazione, senza rinunciare alla responsabilità verso le proprie comunità, alle quali devono assicurare giusti diritti e sviluppo armonico. Così si contrasta chi fomenta la paura nei confronti dei migranti, seminando violenza, discriminazione razziale e xenofobia invece di costruire la pace.
La comunità cristiana e le autorità della Repubblica hanno dato un segnale importante in questa direzione nel 2016, accogliendo una famiglia di rifugiati dalla Siria a Borgo Maggiore.
La Commissione per la Pastorale Sociale auspica che la Repubblica sappia essere fedele alla sua tradizione di accoglienza, sia internamente che a livello internazionale, contribuendo nel 2018 presso le Nazioni Unite a due importanti patti globali: uno per le migrazioni sicure, ordinate e regolari, l’altro riguardo ai rifugiati. Si tratta di cogliere l’occasione di far avanzare la costruzione della pace e perché il realismo della politica internazionale non diventi resa alla globalizzazione dell’indifferenza.
“Se il sogno di un mondo in pace è condiviso da tanti, se si valorizza l’apporto dei migranti e dei rifugiati, l’umanità può divenire sempre più famiglia di tutti e la nostra terra una reale casa comune” (San Giovanni Paolo II).

Diocesi San Marino-Montefeltro
Commissione per la Pastorale Sociale

Comunicato stampa delle Associazioni Ecclesiali sul progetto di legge sulle unioni civili 6 marzo 2018

In questi giorni in cui il comitato promotore ha voluto ribadire la bontà nell’impianto della legge di iniziativa popolare sulle unioni civili e in cui l’Europa, con straordinario tempismo, sollecita con il V rapporto ECRI su San Marino l’adozione di una normativa sulle relazioni tra le persone dello stesso sesso, ci sentiamo in dovere sottolineare alcuni fatti.
La normativa proposta sulle unioni civili:
– vuole equiparare le unioni civili alla famiglia, in quanto è ciò che essa stessa afferma esplicitamente fin dalla prima riga del suo primo articolo: l’unione civile è una comunità familiare;
– obbliga San Marino a riconoscere come unioni civili i matrimoni contratti all’estero, anche di persone dello stesso sesso, assimilando l’unione civile al matrimonio;
– richiama esplicitamente e ampiamente il diritto di famiglia (Legge 26 aprile 1986, n.49) per omologare unione civile a famiglia: numerosi sono gli articoli relativi alla definizione del matrimonio, alla filiazione, al regime patrimoniale della famiglia e allo scioglimento del matrimonio;
– vuole acquisire per le unioni civili soprattutto i diritti ma non altrettanto i doveri della normativa relativa all’istituto della famiglia;
– vuole essere punitiva verso chi non riconosce la sostanziale eguaglianza tra unione civile e famiglia, attraverso quanto stabilito circa la discriminazione al suo art. 10.

Per onestà e chiarezza vogliamo anche evidenziare che il V rapporto ECRI su San Marino, all’ultimo punto delle sue raccomandazioni, chiede di adottare una legge per normare le relazioni tra persone dello stesso sesso: non parla né di unioni civili né tanto meno di matrimonio.

È stato già evidenziato che il tema delle unioni civili esige di essere affrontato con serietà e senza un approccio ideologico da parte delle forze politiche e, aggiungiamo, con onestà e chiarezza nei confronti dei cittadini. La proposta di legge di iniziativa popolare non va in questa direzione: non dà un adeguato ordine ai diritti delle persone che compongono coppie dello stesso sesso e soprattutto danneggia l’istituto della famiglia, creando una dannosa confusione con altre realtà che famiglia non sono. Inoltre, ci pare che non si voglia fornire alla cittadinanza una corretta rappresentazione dei contenuti della proposta di legge.

Rinnoviamo la richiesta a tutte le forze politiche di valutare con molta attenzione le decisioni per quanto è in gioco per il futuro del paese. Invitiamo anche i cittadini ad essere molto attenti al fine di valutare con consapevolezza le scelte che verranno effettuate su questo tema nei prossimi giorni e mesi.

A tal fine il coordinamento delle Associazioni Ecclesiali si rende disponibile all’incontro con tutte le forze politiche, con il comitato promotore e con i cittadini per un confronto su queste tematiche.

San Marino, 6 marzo 2018

Il coordinamento delle Associazioni Ecclesiali

24 ore per il Signore

Venerdì 9 marzo e sabato 10 marzo tutto il mondo si immergerà nella misericordia di Dio con le “24 ore per il Signore” ispirandosi alle parole del Salmo 130,4: “Presso di te è il perdono”. Questa grande iniziativa è partita da Roma, ma è cresciuta molto velocemente e divenuta oramai di respiro mondiale: le diocesi nei cinque continenti saranno unite spiritualmente al Santo Padre per offrire a tutti la possibilità di fare esperienza personale della misericordia di Dio. La nostra Diocesi aderisce all’invito e promuove l’iniziativa che si svolgerà nei seguenti luoghi:

Santuario del Cuore Immacolato di Maria in Valdragone per il Vicariato San Marino

Santuario del Crocifisso a Talamello per il Vicariato Val Marecchia

Chiesa di Ponte Cappuccini per il Vicariato Val Foglia/Val Conca

Venerdì 9 marzo alle ore 21  il Servizio diocesano di Pastorale giovanile ha organizzato una celebrazione penitenziale con i giovani presso il Santuario del Cuore Immacolato di Maria in Valdragone (RSM). Presiede il Vescovo Andrea.

Cattedra di don Agostino Gasperoni

L’Istituto Teologico Marchigiano commemorerà martedì 13 marzo 2018, alle ore 10.30, presso l’aula magna del Seminario Regionale Pio XI ad Ancona, l’indimenticato Preside prof. mons. Agostino Gasperoni. Nel quadro della annuale “Cattedra” a lui dedicata, interverrà la prof.ssa Rosanna Virgili su: «“Figlio di Dio”, o “Figlio dell’Uomo”? I nuovi orientamenti della cristologia marciana».

 

Schierati per la dignità umana, il bene comune e la giustizia

Messaggio dell’Episcopato dell’Emilia Romagna in vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018

Gli obiettivi dei futuri eletti

In vista delle prossime elezioni, anche noi Vescovi delle Chiese dell’Emilia Romagna, condividiamo con il Presidente della CEI, Cardinale Gualtiero Bassetti da una parte l’affermazione “che la Chiesa non è un partito e non stringe accordi con alcun soggetto politico” e dall’altra la seria preoccupazione per alcuni problemi che dovranno costituire gli obiettivi centrali dell’azione dei futuri eletti: il dramma dei giovani disoccupati e degli esclusi dal mondo del lavoro; le famiglie, provate dalla precarietà, dalla povertà e dalla fragilità dei legami, oggi meno protetti; il calo demografico e la debole difesa della vita dall’inizio alla fine del suo percorso naturale; il forte bisogno di sostegno per tutti i luoghi educativi civili o ecclesiali per i ragazzi e i giovani, soprattutto la scuola; i servizi ai malati e agli anziani; l’accoglienza regolamentata e l’inclusione sociale dei migranti.
Mons. Bassetti rivolgendosi ai cattolici in politica ha detto: “Abbiate cura, senza intermittenza, dei poveri e della difesa della vita. Sono due temi speculari, due campi complementari e non scindibili. Un bambino nel grembo materno e un clochard, un migrante e una schiava della prostituzione hanno la stessa necessità di essere difesi nella loro incalpestabile dignità personale”.
Per tutti sono questioni di giustizia e di solidarietà, di umanità e di lungimiranza sulle quali tanto si gioca del nostro presente e futuro. Per noi cristiani inoltre sono questioni che sfidano la carità.

L’appello agli elettori e ai candidati

Sono fenomeni che richiedono ai politici lucidità di analisi e continuità di impegno ma soprattutto una visione che, se non vuole essere corporativa, tenga presente l’“architettura dello Stato” (Giorgio La Pira) senza trascurare nessuno dei suoi aspetti: dal lavoro alla casa, dalla scuola alla vita famigliare, dalla salute all’ambiente, dall’economia alla ridistribuzione delle entrate, dai problemi interni alla vita internazionale.
Perciò condividiamo l’appello agli elettori, perché superino la tentazione dell’astensionismo; ai candidati, perché avvertano la necessità di una formazione continua e la responsabilità di mantenere, per tutta la durata del mandato, un vero rapporto con la “base”.

La buona politica secondo Papa Francesco

Papa Francesco a Cesena ha chiesto a tutti gli amministratori pubblici che si realizzi la “buona politica; non quella asservita alle ambizioni individuali o alla prepotenza di fazioni o centri di interessi. Una politica che non sia né serva né padrona, ma amica e collaboratrice; non paurosa o avventata, ma responsabile e quindi coraggiosa e prudente nello stesso tempo; che faccia crescere il coinvolgimento delle persone, la loro progressiva inclusione e partecipazione; che non lasci ai margini alcune categorie, che non saccheggi e inquini le risorse naturali”. Ha chiesto con forza di contrastare la corruzione, tarlo della vocazione politica e della civiltà.

I criteri per la scelta

Ha chiesto però non solo ai politici, ma a tutti noi, di riscoprire il valore della convivenza civile e di dare il nostro contributo, “pronti a far prevalere il bene del tutto su quello di una parte; pronti a riconoscere che ogni idea va verificata e rimodellata nel confronto con la realtà; pronti a riconoscere che è fondamentale avviare iniziative suscitando ampie collaborazioni più che puntare all’occupazione dei posti. Siate esigenti con voi stessi e con gli altri, sapendo che l’impegno coscienzioso preceduto da un’idonea preparazione darà il suo frutto e farà crescere il bene e persino la felicità delle persone. Ascoltate tutti, tutti hanno diritto di far sentire la loro voce, ma specialmente ascoltate i giovani e gli anziani”.
Siano questi, per i nostri fedeli e per tutti i concittadini, i criteri che orientino nella scelta dei “buoni politici” perché il loro sia un reale servizio alle famiglie, ai più poveri, all’intera cittadinanza.
Riprendendo le parole di Papa Francesco e di Papa Benedetto, ripetiamo che “sebbene il giusto ordine della società e del­lo Stato sia il compito principale della politica, la Chiesa non può né deve rimanere ai margini della lotta per la giustizia. Tutti i cristiani, an­che i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi del­la costruzione di un mondo migliore” (EG 183).

La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” e l’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare della diocesi di San Marino-Montefeltro, sono lieti di invitarvi all’inaugurazione di un ciclo di seminari dal titolo: “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie”, incentrati sull’esortazione apostolica “Amoris laetitia” di Papa Francesco.
Il ricco percorso formativo, teso all’approfondimento e all’assimilazione dei contenuti dell’esortazione in ordine alla famiglia e al matrimonio, prenderà avvio a San Marino

Sabato 10 marzo 2018 alle ore 16,00
(presso la Sala Vescovile) a Domagnano.

L’incontro, inizialmente previsto per sabato 3 marzo, è stato spostato al giorno 10 a causa del maltempo degli ultimi giorni.
Il primo argomento affrontato sarà incentrato sugli aspetti biblici dell’esortazione: La Parola di Dio nella famiglia e la famiglia nella Parola di Dio.
La relazione sarà affidata al biblista fra Mirko Montaguti (docente Teologia biblica neotestamentaria all’Issr “A. Marvelli”). L’incontro sarà coordinato da Federico Nanni (Direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare)

L’incontro è aperto a tutti e si rivolge in particolare a coloro che sono impegnati nell’ambito della pastorale familiare, dell’educazione e della catechesi. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio di Pastorale Familiare della diocesi di San Marino-Montefeltro (333-3849049), oppure alla Segreteria dell’ISSR “A. Marvelli”, via Covignano 265, 47923 Rimini; Tel. (e Fax) 0541-751367 – email: segreteria@isrmarvelli.it.

Si allega il Programma dell’intero percorso.

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CHIEDIAMO AGLI AMICI DEI GRUPPI FAMIGLIA ED A TUTTE LE COPPIE ATTENTE ALLE INIZIATIVE DELLA PASTORALE FAMILIARE DI PARTECIPARE A QUESTA INTERESSANTE E QUALIFICATA OCCASIONE FORMATIVA

Federico e l’Ufficio famiglia diocesano

Comunicato stampa sul progetto di legge sulle unioni civili

In questi giorni il Consiglio Grande e Generale si appresta a discutere il progetto di legge di iniziativa popolare sulle unioni civili. Se da un lato è ammissibile l’esigenza di dare ordine ai diritti delle persone che compongono coppie dello stesso sesso, dall’altro è necessario non creare alcuna sovrapposizione con l’istituto del matrimonio in quanto ci sono aspetti antropologici e sociali, prima ancora che legali, rispetto a cui ogni manipolazione può rivelarsi artefatta e avventurosa per la società civile.
Quello delle unioni civili è un tema che esige di essere affrontato con serietà, avendo a cuore il bene comune, e non in maniera ideologica. Lo Stato deve garantire ai singoli i propri diritti, ma questo non può andare a scapito della famiglia composta da padre, madre e figli che è un bene della società intera, e in quanto tale è interesse della stessa società che sia custodita e preservata.
La legge di iniziativa popolare sulle unioni civile proposta è invece indirizzata a creare una sovrapposizione quasi completa con l’istituto della famiglia, in quanto richiama in gran parte la normativa che riguarda il diritto di famiglia. Ciò appare inammissibile per la natura evidentemente diversa delle due realtà, a ciascuna delle quali lo Stato deve riconoscere diritti adeguati alla rilevanza di ognuna per il bene comune.
Chiediamo alla politica di valutare attentamente le proprie decisioni per quanto è in gioco. Invitiamo ad ascoltare di più la famiglia, quella che da sempre è a fondamento della nostra società civile, che le consente di avere un avvenire e per la quale negli anni non sono state promosse politiche familiari corrispondenti alla rilevanza che ha rivestito e riveste per il paese.

San Marino, 21 febbraio 2018

Il coordinamento delle Associazioni Ecclesiali

Speciale giornata di preghiera e digiuno per la pace nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan

«Dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di conflitto in diverse parti del mondo, invito tutti i fedeli ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo, venerdì della Prima Settimana di Quaresima. La offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan». Papa Francesco

Scarica il comunicato stampa della Rete Pace per il Congo

Tempo per l’anima

Si rende nota una iniziativa per il tempo della Quaresima. Si tratta di un incontro mattutino di preghiera dalle ore 7:30 alle 8 nella chiesa di San Francesco (via Basilicius, 33, Repubblica di San Marino). La preghiera sarà animata dalle Monache dell’Adorazione Eucaristica a partire da lunedì 19 febbraio 2018.
L’iniziativa è pensata come momento di spiritualità e di raccoglimento, ma anche con una intenzione particolare per la pace sociale e internazionale. Tutti possono partecipare, ma l’invito è rivolto particolarmente alle persone che lavorano, a vario titolo, nella Pubblica Amministrazione che hanno la loro sede in Città.

Giornata della memoria

Sabato 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, il Vescovo della Diocesi di San Marino Montefeltro, Mons. Andrea Turazzi, alle ore 9 si recherà in visita alla lapide posta in ricordo della Shoah in prossimità di Contrada Santa Croce. Sarà presente il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi, l’ambasciatore d’Italia presso la Repubblica di San Marino, S.E. Guido Cerboni ed una rappresentanza degli studenti e delle studentesse della Scuola secondaria superiore.
Mons. Turazzi desidera sottolineare la necessità di non dimenticare la tragedia del popolo ebraico; con il Suo gesto vuole testimoniare la vicinanza ai familiari di coloro che furono deportati ed uccisi dai regimi nazista e fascista e vuole portare alla coscienza di ciascuno la consapevolezza delle conseguenze tragiche determinate da odio e razzismo, pericoli presenti anche nel mondo contemporaneo.

Nel documento pontifico del 1998 “Noi ricordiamo: una riflessione sulla Shoah” si ricorda che il Novecento “è stato testimone di un’indicibile tragedia, che non potrà mai essere dimenticata: il tentativo del regime nazista di sterminare il popolo ebraico, con la conseguente uccisione di milioni di ebrei. Uomini e donne, vecchi e giovani, bambini ed infanti, solo perché di origine ebraica, furono perseguitati e deportati. Alcuni furono uccisi immediatamente, altri furono umiliati, maltrattati, torturati e privati completamente della loro dignità umana, e infine uccisi. Pochissimi di quanti furono internati nei campi di concentramento sopravvissero, e i superstiti rimasero terrorizzati per tutta la vita. Questa fu la Shoah: uno dei principali drammi della storia di questo secolo, un fatto che ci riguarda ancora oggi.”

E’ importante ricordare che molti furono i preti, i religiosi e le religiose, le donne e gli uomini cristiani che offrirono un aiuto concreto ai cittadini italiani e stranieri di religione ebraica perseguitati e costretti a fuggire e a nascondersi, così come dimostrano le ricerche condotte da storici di diverse appartenenze.

Mons. Turazzi ricorda come esempi padre Massimiliano Kolbe ed Odoardo Focherini. Massimiliano Kolbe – ospite nel 1915 del Convento francescano di San Marino –, per la sua intensa attività a favore degli ebrei perseguitati, fu arrestato ed internato nel campo di concentramento di Oswiipcim, dove si offrì liberamente di prendere il posto di un prigioniero condannato a morte. Padre Kolbe fu ucciso il 14 agosto 1941. Un altro esempio di generosità è stato Odoardo Focherini, nel 1936 presidente dell’Azione Cattolica di Carpi e dal 1939 amministratore delegato del giornale “L’Avvenire d’Italia”, sposato e padre di sette figli.
Nel 1942 Focherini – in accordo con la moglie Maria Marchesi – inizia la sua opera di assistenza agli ebrei perseguitati, a cui procura documenti falsi, soldi, collegamenti utili all’espatrio verso la Svizzera e, con l’aiuto dell’amico Don Dante Sala che accompagna personalmente piccoli gruppi di perseguitati fino a Cernobbio, riesce a salvare più di cento ebrei. Viene arrestato nel marzo 1944 a Carpi ed internato prima nel campo di Fossoli, poi in quello di Bolzano-Gries. Deportato nel lager di Flossenbürg, viene poi trasferito nel sottocampo di Hersbruck, dove muore alla fine di dicembre del ’44.
Una visita per ricordare di scegliere ogni giorno la solidarietà.