Messaggio dei Vescovi al Popolo di Dio delle Chiese dell’Emilia Romagna

Carissimi parroci, cari fratelli e sorelle,
condividiamo la grande preoccupazione e il dolore espresso da Papa Francesco con la “Lettera al Popolo di Dio” — sofferto invito ad una conversione personale e comunitaria — che vi invitiamo a leggere e meditare, nelle parrocchie, nei consigli pastorali e nei gruppi di famiglie. Egli ci chiede di soffrire insieme a tutto il corpo per aiutarlo.
L’impegno a combattere gli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili, sia di potere che sulla coscienza che sessuali, da parte di chierici o di laici nella Chiesa, nella società e nelle famiglie, ci deve vedere uniti. Uniti nella preghiera e nella penitenza, perché le sofferenze delle vittime, che non si cancelleranno, siano condivise e non si ripetano. Perché il male non sia più nascosto ma opportunamente denunciato. Perché il perdono e la guarigione dalle ferite, che pure invochiamo da Dio, con la riparazione del danno, non siano un alibi, ma stimolo a mettere in atto una conversione di tutta la comunità cristiana e della società civile, perché si prendano le misure educative e operative per una prevenzione ampia ed efficace.
Nessuno deve essere coperto o giustificato, qualsiasi ruolo svolga. Il bene dei minori e dei più deboli deve stare sopra a tutto. Molto dipenderà dai genitori, dagli educatori, dagli insegnanti, dai sacerdoti, dai catechisti: la cura, la protezione, la vigilanza, la formazione propria e dei ragazzi o degli adolescenti, deve creare ambienti e atteggiamenti di vera tutela e deve portare i minori a imparare a difendersi, a reagire, trovando adulti accoglienti e pronti ad ascoltarli e a intervenire.
Come Vescovi della Regione ecclesiastica, in linea con quanto sta preparando la Chiesa italiana, abbiamo già predisposto un percorso di formazione che permetterà di avere in ogni diocesi alcune persone (quasi tutti laici e laiche) che potranno essere referenti e promotori dei cammini diocesani di formazione e prevenzione per la tutela dei minori.
Invitiamo le comunità cristiane in questo inizio dell’anno pastorale a creare occasioni di preghiera e digiuno, di riflessione, di penitenza, per essere uniti al nostro Papa Francesco nel suo indiscusso impegno a fare verità e giustizia dentro e fuori la Chiesa. E rinnoviamo il pieno e filiale sostegno al suo servizio fondamentale alla comunione e all’evangelizzazione.

I Vescovi dell’Emilia Romagna

Coltivare l’alleanza con la terra

13ª Giornata Nazionale
per la Custodia del Creato

La Giornata per la Custodia del Creato che si celebra ogni 1° settembre ha lo scopo di ripristinare il giusto ordine delle cose, ricordando a tutti quale sia il compito originario di ogni abitante del pianeta: la terra è un dono affidata alla custodia dell’uomo.
“Finché durerà la terra, seme e messe, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno”: i Vescovi italiani aprono il loro messaggio per la Giornata 2018 con questa citazione, tratta dal libro della Genesi, per evidenziare come l’alleanza tra
l’umanità e la terra sia una promessa fin dall’origine del creato.
Tuttavia, osservano i Vescovi, guardando il mondo di oggi si è tentati di pensareche questa alleanza si sia smarita, intaccata dai devastanti fenomeni atmosferici e dall’inquinamento causato dall’uomo, che feriscono la terra e quanti vi abitano.
Siamo di fronte ad una crisi ecologica che richiede una profonda conversione interiore dell’uomo che non può essere più rimandata, come ci ha ricordato Papa Francesco nella sua lettera enciclica Laudato si’.
L’invito dei Vescovi è quello di non essere rassegnati ad un degrado inevitabile, in quanto il mutamento climatico è legato in gran parte ai comportamenti dell’uomo
che possono essere modificati. Per questo è necessario passare da una giusta preoccupazione rispetto alle devastazioni causate dal riscaldamento globale a un impegno per la prevenzione, volto a ridurre l’impatto di questi fenomeni e, soprattutto, a promuovere le azioni necessarie per rimuoverne le cause. Ciò è possibile se si assume il criterio del bene comune inteso in senso ampio, includendo le generazioni future e tutte le creature, che implica scelte efficaci nel campo della politica e dell’economia ambientale, in grado di coniugare la promozione di un lavoro dignitoso ad una forte attenzione per l’ambiente.
Accanto alla sfida economica e politica, i Vescovi sottolineano che la presa in carico delle fragilità ambientali secondo una visione integrale richiede anche una prospettiva culturale che deve mirare a ritrovare il legame tra la cura dei territori e quella dei popoli che li abitano, orientando nuovi stili di vita e di consumo responsabile.
Anche la nostra diocesi celebrerà la 13° Giornata Nazionale per la Custodia del Creato il giorno 1 settembre a Montegiardino di San Marino, in collaborazione con Giunta di Castello, a partire dalle ore 17.30 con appuntamento di fronte alla chiesa parrocchiale. A seguire è prevista la celebrazione della S. Messa presieduta da S.E. Mons. Andrea Turazzi, nel parco del Castello di Montegiardino attiguo alle scuole.
Ufficio Stampa e Comunicazioni Sociali Diocesi di San Marino- Montefeltro

Telegramma a Papa Francesco

A Sua Santità
Papa Francesco
Padre Santo, la vogliamo ringraziare per l’incoraggiamento e il sostegno dato alle nostre famiglie a Dublino e a tutta la Chiesa. Le siamo vicini nel cammino. Le assicuriamo la nostra preghiera e la nostra profonda comunione. Ci benedica. Vescovo Andrea Turazzi e diocesi di San Marino-Montefeltro

Messaggio all’Arcivescovo di Genova

A Sua Eminenza Reverendissima
Il Signor Cardinale ANGELO BAGNASCO
Arcivescovo di Genova
 
Eminenza carissima,
in questi giorni abbiamo pregato tanto e fatto pregare in tutte le nostre parrocchie e le nostre comunità per la cara città di Genova. Le siamo vicini, Eminenza, con tutto il cuore. Sotto quelle macerie c’è un po’ del nostro cuore: tanti sammarinesi e feretrani, in tempi non lontani, sono emigrati a Genova.
In queste ore abbiamo pensato all’insegnamento di Gesù a proposito di un fatto di cronaca del suo tempo: il crollo della torre di Siloe. Gesù ha spazzato via ogni insinuazione e ha invitato tutti alla conversione e alla considerazione della nostra fragilità.
Continueremo a pregare, ad essere vicini e in profonda comunione con tutti i genovesi e con lei, Eminenza. La Madonna asciugherà lacrime e darà forza e coraggio.
Suo,
 
+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

Messaggio sull’accoglienza ai migranti

Il Vescovo Andrea Turazzi, facendo eco al messaggio della Presidenza della CEI della scorsa settimana, manda questo suo messaggio alla Diocesi.

È davvero una situazione, quella del Mediterraneo, che ci fa soffrire tanto e ci mette in crisi.
È da più di cento anni che aiutiamo i fratelli e le sorelle dell’Africa in casa loro: penso ai missionari, penso alle nostre collaborazioni, ecc.
Mentre riaffermo il dovere dell’accoglienza, ribadisco che occorre impegnarsi, ancor di più, per garantire ai popoli la possibilità di non emigrare, di vivere nella propria terra.

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Inaugurazione nuove sale Museo del Montefeltro

S.E. Mons. Andrea Turazzi ha il piacere di invitare alla inaugurazione delle nuove sale che raccontano il DIALOGO DELLA CHIESA CON IL MONDO presso il Museo del Montefeltro “A. Bergamaschi” con sede nei locali di Palazzo Bocchi (Pennabilli, p.zza Sant’Agostino).
La presentazione si svolgerà il giorno 1° AGOSTO alle ore 11:30 presso la nuova sede dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero (Pennabilli, Porta Carboni).
Saranno presenti S.E. Mons. Adriano Bernardini, già Nunzio apostolico nella Repubblica di San Marino e in Italia e la Prof.ssa Silvia Cuppini, storico dell’arte.
Per informazioni: Museo del Montefeltro tel. 0541 913750 info@museo-diocesano-montefeltro.it.

I politici in ascolto dei giovani: storie, volti, sguardi, illusioni

Sono alcuni anni che la commissione per la Pastorale Sociale della Diocesi di San Marino-Montefeltro organizza giornate di studio e preghiera per e con i politici in occasione della festa di S. Tommaso Moro, loro patrono, con l’incoraggiamento del Vescovo Mons. Andrea Turazzi.
Quest’anno abbiamo deciso di cogliere lo spunto del Sinodo dei giovani per rendere questo appuntamento un momento di scambio tra giovani e politici, convinti che queste due realtà debbano necessariamente parlarsi e comunicare. Abbiamo voluto creare un terreno di incontro che potesse essere occasione di crescita sia per i giovani che per i politici che hanno accolto la proposta.
L’incontro ha avuto luogo venerdì 22 giugno presso la sala conferenze del San Marino Stadium, con il titolo “I politici in ascolto dei giovani: storie, volti, sguardi, illusioni”. Hanno partecipato numerosi politici di San Marino e italiani, tra cui sindaci, assessori, Capitani di Catello e anche Segretari di Stato (l’equivalente di un ministro) e un gruppo di giovani.
Abbiamo avuto il privilegio di avere con noi don Michele Falabretti che, dal suo punto di osservazione privilegiato di Responsabile del Sevizio nazionale della pastorale giovanile, ci ha aiutato a fissare alcune coordinate. Don Michele ci ha prima di tutto fatto presente che in un incontro come quello che ci apprestavamo a vivere la cosa più importante non era il risultato, gli accordi da stringere o le decisioni da prendere, bensì il percorso per arrivarci: abbiamo in effetti sperimentato come un ascolto vero apra all’incontro e alla realtà dell’altro, per quanto lontano possa sembrare e questo la politica non lo può dimenticare!
I giovani sono stati chiamati a confrontarsi, partendo dalla loro esperienza personale, sulle questioni che ritengono più importanti per la loro vita presente e futura, per cosa si sentono di partecipare alla vita politica e quale richiesta vorrebbero porre a chi è impegnato in politica. Hanno potuto poi rivolgere le domande emerse dai tavoli di lavoro direttamente a chi ha la responsabilità di amministrare il paese in cui crescono e pensano il loro avvenire: Come rendere la società meritocratica? Come evitare la fuga dei giovani all’estero? Quale ambito è al centro della loro azione politica? Ogni politico riuscirebbe a farsi da parte per il bene del Paese? Per nessun politico sarebbe certamente facile rispondere.
Crediamo che la serata abbia dato frutti positivi e che sia stata capace di ricordare a chi amministra il territorio che i giovani sono una risorsa da non dimenticare perché, come ha osservato Don Michele, “se vogliamo che i giovani si appassionino alla cosa pubblica, dobbiamo tornare noi adulti ad appassionarci alla cosa pubblica; dobbiamo recuperare il senso della società”. Speriamo che la serata sia stata un’occasione per tutti, giovani e politici, per riscoprire quella passione.

Federica Achilli

Uscita a Padova

Dopo le belle esperienze vissute nel settembre 2015 a Milano e nel marzo 2017 a Mantova, l’Associazione Amici dell’Un. Cattolica in collaborazione con l’Azione Cattolica Adulti diocesana propone a tutti gli amanti del bello la terza uscita culturale, che avrà come meta Padova.
Recita un detto popolare: “Venezia la bella, e Padova sua sorella“. Il paragone con Venezia dovrebbe già far comprendere, a chi non è mai stato in questa città, cosa troverà durante la sua visita. La Cappella degli Scrovegni di Giotto, il più importante ciclo pittorico del mondo, basterebbe già da sola a giustificare una visita a Padova. Sempre in tema di arte, i Musei Civici raccolgono una bella collezioni di pittori soprattutto veneti (Tiepolo, Tintoretto, Veronese) e nel Battistero del Duomo è perfettamente conservato un altro straordinario ciclo di affreschi, quello di Giusto de’ Menabuoi.
Non si può dimenticare la presenza del “Santo” come lo chiamano i padovani: Sant’Antonio la cui presenza secolare in città si ritrova non solo nelle reliquie conservate nella Basilica ma anche nei tanti dolci che portano il suo nome.
Le molte piazze cittadine, in particolare Piazza delle Erbe, della Frutta e dei Signori, tradiscono il piacere dei padovani per la socialità e la straordinaria gastronomia. Infine, ma non ultime, le stupende ville venete con i loro affascinanti giardini che si trovano nei paraggi.
Già queste ci sembrerebbero delle ottime ragioni per proporre a tutti un week end a Padova.  Ma non bastano, aggiungiamo le altre motivazioni che ci spingono a rivolgervi questo invito: vivere una esperienza spirituale a contatto con le bellezze artistiche e paesistiche capace di donare gioia e serenità; creare e/o rafforzare legami di amicizia tra i partecipanti; consolidare lo spirito ecclesiale all’interno della Ns Diocesi.
Per richiedere eventuali delucidazioni o per iscriversi ci si può rivolgere a:
Emanuele Guidi – Delegato Ass. Amici dell’Un. Cattolica – email:  emanuele.guidi.eg@gmail.com
Rolando Gasperoni – email: rolandogasperoni@gmail.com
Giovanni Cenerini – Vice-Presidente  Adulti di AC – email: giusyfgg@gmail.com
Auguriamo a tutti un: arrivederci a Padova!

Ass. Amici dell’Un. Cattolica
Azione Cattolica Adulti

Conferenza Pastorale della Salute

“La malattia interroga l’anima” è alla sua quinta edizione.
Giovedì 3 maggio 2018 alle ore 20,45 presso la Sala Montelupo di Domagnano si terrà l’incontro, proposto dall’Ufficio della Pastorale per la Salute della Diocesi di San Marino-Montefeltro e avrà come tema: “IL CERVELLO INVECCHIA… MALATTIE NEURODEGENERATIVE ED EMARGINAZIONE DELL’INDIVIDUO”.
Il tema della serata ha lo scopo d’interrogarsi sull’impatto che le malattie neurovegetative hanno, non solo sull’individuo stesso, ma anche su chi l’assiste e la società tutta.
I RELATORI SONO PROFESSIONISTI SAMMARINESI: la Dott.ssa Susanna Guttmann (Responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Ospedale di stato di S.Marino) ed il Prof. Adolfo Morganti (psicologo, psicoterapeuta, consulente di parte).
L’incontro, a cui la cittadinanza è invitata a partecipare, mira ad aiutare la popolazione ad affrontare anche questo particolare tipo di malattia, ponendo particolare attenzione alla sfera emotiva e psicologica del paziente senza però tralasciare nulla nella terapia; tratteranno quindi gli aspetti sia diagnostico-terapeutico sia quelli relazionali e sociali della cura e del prendersi cura. L’INCONTRO E’ APERTO A TUTTA LA CITTADINANZA.

Eredi e innovatori. I giovani protagonisti della storia

Domenica 15 aprile si celebra la 94ª “Giornata per l’Università Cattolica”, che da quasi un secolo è uno tra i più significativi appuntamenti del calendario dei cattolici italiani. Una celebrazione che è sguardo di attenzione, stima profonda, sostegno reale. La Giornata Universitaria, promossa dall’Istituto Toniolo, è una occasione di approfondimento circa la natura e lo scopo dell’Università, i valori originali che guidano le scelte di ogni giorno.
La Giornata è un atto di fiducia nei giovani: da tempo il Toniolo e la Cattolica sostengono con numerose e articolate iniziative la formazione, il diritto allo studio, i percorsi di eccellenza, le esperienze internazionali di migliaia di studenti. Al centro vi è quindi il desiderio positivo dei giovani a diventare protagonisti della vita pubblica, a farsi carico del proprio futuro e con esso del futuro del Paese, a vivere la formazione lo studio come l’inizio di una responsabilità da esercitare per il bene comune. Riconoscendo e incoraggiando la spinta ideale delle nuove generazioni, troppo spesso infondatamente dipinte come rassegnate e pigre, l’Università rinnova l’impegno che è alla base della sua stessa ragione d’essere.
Il tema della giornata “Eredi e innovatori. I giovani protagonisti della storia” può essere esplicato con un verso di Goethe, nel quale è concentrata tutta l’appassionante tensione dell’esistenza umana: “Quello che hai ereditato dai tuoi padri riguadagnalo per possederlo”. Infatti nel momento stesso in cui veniamo al mondo ciascuno di noi già si trova uno zaino sulle spalle: lingua, patria, cultura e tutto ciò che viene dalle radici da cui siamo spuntati. A un certo punto della vita lo zaino va aperto ed esplorato. Cosa vale la pena conservare? Cosa scartare? Cosa aggiungere? Ogni persona è chiamata a questo compito nel corso dei cruciali anni della giovinezza. Non basta ricevere, ma occorre buttarsi nella mischia e verificare e aggiungere le proprie scoperte, contaminare con le proprie domande, trovare le proprie risposte.
Quale grandioso orizzonte per una università: accompagnare i giovani – senza sostituirsi ad essi! – nella mobilitazione di tutte le energie per azionare “il software che aiuta a discernere il programma divino e a rispondere nella libertà” (Papa Francesco). Così il tema scelto per la Giornata Universitaria numero 94 costituisce una tappa essenziale del cammino della nostra comunità diocesana e per l’Ateneo verso il prossimo Sinodo dedicato ai giovani. “Protagonisti della storia”, come li vuole Papa Francesco.
La Delegazione Diocesana dell’Associazione Amici dell’Università Cattolica al fine di favorire la piena condivisione dello spirito della 94ª Giornata propone i seguenti appuntamenti:

Sabato 14 aprile alle ore 18,00 a Novafeltria
nella chiesa parrocchiale
Celebrazione S. Messa con gli studenti e laureati dell’Un. Cattolica della Diocesi

Domenica 15 aprile
in tutte le S. Messe parrocchiali della Diocesi
Celebrazione della 94ª Giornata dell’Un. Cattolica

Sabato 21 aprile alle ore 9.15 a Pennabilli
incontro con la D.ssa Paola Bignardi presso il Monastero delle Agostiniane
I giovani: una “generazione di mezzo” da comprendere ed accompagnare

Sabato 28 aprile ore 16,30 a San Marino
Michele Stacchini, studente ad un Master presso l’Un. Cattolica, presenta il project work:
“Gli scarti faranno rinascere il Titano”