Nuove disposizioni per la Diocesi per prevenire la diffusione del Covid-2019

Si trasmette la comunicazione del vescovo Andrea circa le nuove disposizioni per la diocesi di San Marino-Montefeltro per prevenire la diffusione del Covid-2019

Carissimi,
facendo seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute, di intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna, sentite le Autorità della Repubblica di San Marino e il Presidente della Regione Marche, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 e ai relativi chiarimenti applicativi, in comunione con i vescovi della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna, la nostra Diocesi, in tutte le attività di sua specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita ecclesiale, con gli uffici preposti delle Regioni e delle Prefetture e della Repubblica di San Marino, adotta le seguenti disposizioni:

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Corso di BIBBIA E LITURGIA

Siamo lieti di segnalarVi che tra le proposte formative in programma nel presente Anno Accademico per il corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose, è previsto lo svolgimento di un ciclo di Lezioni monografiche intensive all’interno del corso di Bibbia e Liturgia, tenute dalla Prof.ssa Rosanna Virgili (Visiting Professor presso il nostro Istituto).

Le lezioni saranno concentrate in due serate: martedì 10 marzo e martedì 17 marzo dalle ore 17,10 alle ore 20,30, presso l’Aula Magna dell’ISSR “A. Marvelli” (Via Covignano 265 – Rimini).

In considerazione della competenza e autorevolezza della docente e dei temi affrontati, il corso è aperto anche ad ospiti esterni interessati, soprattutto agli operatori pastorali del settore biblico, educativo, familiare e liturgico.

Programma del corso monografico:

L’educazione nei testi sapienziali

  1. La famiglia alveo dell’educazione sapienziale biblica.
  2. L’antropologia biblica sapienziale.
  3. L’educazione al/del genere maschile e femminile nei testi sapienziali.
  4. L’educazione alla vita comunitaria e politica della Sapienza biblica.

 Rosanna Virgili

La Prof.ssa Rosanna Virgili è attualmente tra le più apprezzate bibliste in Italia. Ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università degli studi di Urbino, il baccalaureato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense e la licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico. È docente di Sacra Scrittura e Lingue Bibliche presso l’Istituto Teologico Marchigiano (aggregato alla Pontificia Università Lateranense). É autrice di vari articoli e traduzioni, nonché collaboratrice di diverse riviste specializzate e divulgative nel settore biblico. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Le stanze dell’amore. Amore, coppia, matrimonio nella Bibbia, Cittadella, 2008; Giustizia della legge, giustizia dell’amore. Chiesa e cambiamento dopo il dolore della pedofilia, Gabrielli, 2011; La forza del cuore. Figure femminili nella Bibbia, Edizioni dell’Immacolata, 2013; Perché tu viva e sia felice, Qiqajon, 2015; Paura, rabbia, stupore. Le emozioni e gli altri, Il Margine 2017; Nell’intimità della tua casa. La chiara parola dell’Amoris Laetitia, Ancora, 2017; Amori e amicizie nella Bibbia, Ed. Immacolata 2017; Ai ritmi del cuore. Giovani, vita consacrata e matrimonio, EDB 2018; Fragili e forti. Figure maschili nella Bibbia, Ed. Immacolata 2019.

Per informazioni contattare la Segreteria dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, Rimini – Via Covignano 265; Tel. e fax 0541-751367; sito: www.isssrmarvelli.it; e-mail: segreteria@isrmarvelli.it.

Laboratorio di Musica Sacra

Siamo lieti di segnalarVi che tra le proposte formative in programma nel presente Anno Accademico all’interno del Master in “Valorizzazione dell’Arte sacra e Turismo religioso”, è previsto lo svolgimento di un Laboratorio di Musica Sacra:

Musica e canto per la Liturgia

Relatori: Prof. Marcello Zammarchi e Prof. Achille Galassi

Il Laboratorio, aperto anche ad ospiti esterni, si terrà per 4 martedì consecutivi, a partire dal 3 MARZO 2020, dalle ore 20,45 alle ore 22,25, presso l’Aula Magna dell’ISSR “A. Marvelli” (Via Covignano 265 – Rimini).

Obiettivo principale del corso sarà riscoprire la musica sacra nella sua natura artistica ed il suo peculiare ruolo nella liturgia, perché la comunità sia chiamata a celebrare il Mistero con una partecipazione sempre più attiva e consapevole. Così pure sarà utile risvegliare quella coscienza del “bello” che con la sua forza attrattiva «disintossica dalla mediocrità, eleva verso l’alto e unisce i cuori nella lode e nella tenerezza».

Tra i temi affrontati nelle 4 lezioni ci sarà: la sacralità del canto e della musica liturgica (3 marzo), la nobiltà dell’arte musicale in relazione alla Parola di Dio (10 marzo), l’universalità e i diversi linguaggi musicali per la comprensione e la partecipazione attiva dei fedeli (17 marzo), il sensus ecclesiae per un discernimento della musica da comporre ed eseguire nella liturgia (24 marzo).

Il Prof. Marcello Zammarchi ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia con specializzazione liturgico-pastorale presso l’Istituto di Liturgia Pastorale – Abbazia di S. Giustina in Padova, incorporato al Pontificio Ateneo S. Anselmo – Roma (2014). Dal 2015 è Docente di Liturgia presso l’ISSR “A. Marvelli” di Rimini.

Il Prof. Achille Galassi ha studiato con diversi maestri diplomandosi in viola e in violino. Si è perfezionato ai corsi annuali di musica da camera tenuti a Fiesole da Maureen Jones ed ha seguito i corsi di musica da camera con B. Giuranna, R. Filippini, M. Marvulli, P. Maag. Oltre ad una notevole attività cameristica, ha collaborato, anche in qualità di prima viola con: l’ Orchestra sinfonica “Toscanini” di Parma, l’ Orchestra da camera della Romagna “A. Corelli”, l’orchestra “Gli archi Italiani”, l’ Orchestra del Teatro Accademico di Castelfranco Veneto . Già docente di quartetto, è titolare della cattedra di viola presso il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.
È direttore artistico della rassegna “Concerti per l’ antico organo” con sede presso la chiesa del Suffragio di Savignano sul Rubicone. In collaborazione con la moglie, docente di Storia dell’arte, ha avviato una laboriosa ricerca sugli strumenti musicali nei quadri antichi, estesa più in generale ai rapporti tra musica e pittura. In questa veste ha seguito i seminari di “Iconografia musicale” di Urbino. Come relatore ha collaborato con varie istituzioni nelle città’ di Bregenz, Carpi, Faenza, Foggia, Rimini e Riccione.

Per la partecipazione al Laboratorio è prevista un’Iscrizione, da effettuarsi presso la Segreteria ISSR, o tramite il modulo allegato da rimandare via mail (segreteria@isrmarvelli.it), con il versamento di una quota di Euro 10.

Per informazioni e iscrizioni: Segreteria Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, Rimini – Via Covignano 265; Tel. e fax 0541-751367; sito: www.isssrmarvelli.it; e-mail: segreteria@isrmarvelli.it.

Comunicato del Vescovo ai parroci per l’emergenza “Coronavirus”

Carissimi,
nel farvi pervenire le indicazioni per questo tempo di particolare attenzione chiedo, anzitutto, la preghiera per il nostro popolo e per chi è impegnato per la salute pubblica. Come guide siamo chiamati ad essere vicini alle famiglie, a non trasmettere paura e ad invitare a vivere da fratelli questa emergenza.
Facendo seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute e del Segretario di Stato alla Sanità di San Marino, d’intesa con il Presidente della Regione Emilia Romagna e sentito il Presidente della Regione Marche, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 (Coronavirus), la nostra Diocesi in tutte le attività di sua specifica competenza, ad ogni livello e in ogni ambito della vita ecclesiale, in contatto con gli uffici preposti della Regione e della Prefettura e della Repubblica di San Marino, adotta le seguenti disposizioni:

1.Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in volumi ristretti e per lungo tempo. Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale.
2. Fino a nuova disposizione sono sospese le celebrazioni con grande afflusso di fedeli.
3. Le Messe feriali, se sono partecipate da pochi fedeli, si possono celebrare in spazi larghi.
4. Per i funerali, qualora il numero dei partecipanti sia elevato, si suggerisce di non celebrare la Messa, ma di limitarsi al rito delle esequie nella forma più breve. Analoga attenzione sia riservata alle veglie funebri.
5. Nelle S. Messe non si scambi il segno di pace e si chieda ai fedeli di ricevere la S. Comunione sulla mano, e non in bocca.
6. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.
7. Le benedizioni pasquali sono sospese fino a nuova indicazione.

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Elezioni Emilia Romagna 2020

COMUNICATO STAMPA
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DELL’EMILIA-ROMAGNA
Nota dei Vescovi sulle elezioni regionali del prossimo 26 gennaio

La Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna si è riunita oggi in assemblea a Bologna, a Villa San Giacomo, e durante i lavori presieduti da S.E. il card. Matteo Zuppi, presidente della CEER e arcivescovo di Bologna, ha anche elaborato una nota in vista delle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio, di cui si trasmette il seguente testo.

La Regione, laboratorio di Democrazia
Nota in preparazione alle elezioni regionali in Emilia-Romagna
Le elezioni regionali, oltre alle contingenze storiche che attribuiscono ad esse loro significati politici nazionali, hanno un impatto importante per le nostre comunità cristiane, perché riguardano una porzione di Paese di cui viviamo le dinamiche economiche, sociali, amministrative. La nostra Regione Emilia-Romagna incrocia, inoltre, il territorio e la vita delle parrocchie di 14 Diocesi, da Piacenza-Bobbio a Rimini. Questa vicinanza tra vita ecclesiale e vita civile, nella distinzione, ma anche nella collaborazione per il bene comune, per la legalità, per la giustizia, per la cura della nostra terra e per la tutela dei più deboli, motiva questo appello in occasione delle prossime elezioni regionali. Mentre invitiamo a esercitare il diritto di voto, primo gesto importante di responsabilità in ogni tornata elettorale, come Pastori delle Chiese dell’Emilia-Romagna vogliamo richiamare alcuni aspetti utili per un discernimento sociale e per una scelta coerente.

L’Europa è casa nostra
In fedeltà all’art. 117 della Costituzione, le Regioni sono chiamate “nelle materie di loro competenza” a partecipare “alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi internazionali e degli atti dell’Unione europea”. La cura dell’Europa significa cura della nostra terra, delle possibilità di valorizzare un patrimonio umano, culturale, ambientale, religioso e lo studio e l’esperienza dei nostri giovani universitari e lavoratori. Pensare di tutelare la Regione contro l’Europa è una tragica ingenuità e fonte di povertà. Al tempo stesso, non possiamo dimenticare lo spirito sorgivo dal quale è scaturito il desiderio di unità tra le diverse nazioni d’Europa all’indomani della Seconda guerra mondiale. Uomini come De Gasperi, Adenauer, Schuman profusero tutto il loro impegno nella costruzione di una “comunità di popoli liberi ed uguali” (Adenauer a Bad Ems, 14/9/1951), nella quale le specificità nazionali potessero armonizzarsi offrendo ciascuna il proprio peculiare contributo alla bellezza dell’insieme.

Attenzione ai poveri e pari opportunità
L’art. 117 della Costituzione ricorda che “le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive”. Ogni forma di corporativismo, di esclusione sociale e dalla partecipazione attiva alla vita delle nostre città, ogni discriminazione di uomini e donne, italiani o immigrati, persone o famiglie, indebolisce il cammino e lo sviluppo regionale. La preoccupazione principale, anche nelle politiche regionali, non può che essere per le situazioni di povertà, disagio ed emarginazione, segnatamente per quanto riguarda la mancanza e la precarietà del lavoro, continuando un impegno politico che in questi anni ha portato anche buoni frutti. Una particolare cura meritano i giovani, in un grave momento di disorientamento pure per le loro famiglie.

Sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza
A orientare le funzioni amministrative regionali sono i principi della sussidiarietà, della differenziazione e della adeguatezza. Anche l’autonomia regionale non può dimenticare questi tre principi che valorizzano e “favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale”, cioè l’azione della famiglia, di altre comunità e delle realtà del Terzo settore in una programmazione territoriale. Ogni forma di omologazione culturale che non risponde all’adeguatezza dei servizi e al rispetto delle realtà familiari e sociali rischia di essere una sovrastruttura che non serve al bene comune. A questo proposito la sinergia delle attività regionali con le istituzioni ecclesiali (oratori, scuole paritarie, attività estive, consultori, centri di ascolto…), la concreta e costante valorizzazione dei corpi intermedi potranno aiutare ad affrontare “l’emergenza educativa”.

Sviluppo, coesione e solidarietà: persona e comunità
Con le proprie risorse la Regione opera per “promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona” (Art. 119 della Costituzione Italiana). La cura degli aspetti economici deve essere accompagnata, soprattutto oggi, da una attenzione ai percorsi di integrazione, inclusione di famiglie e persone in difficoltà, mentre i nostri paesi dalla collina alla costa e le nostre città cambiano continuamente. Ma sono necessarie anche una legislazione e una regolamentazione che non penalizzino alcune categorie di persone nell’accesso alla casa, alla scuola, al lavoro, alla salute. La tutela della vita dal suo concepimento alla morte naturale, nella salute e nella malattia, nella stanzialità e nella mobilità, non può che trovare le istituzioni regionali capaci di rinnovate scelte, non riconducibili alle sole esigenze/componenti economiche e storico-sociali.

I beni culturali e ambientali
Le conseguenze del terremoto del 2012 che ha segnato profondamente il patrimonio culturale e religioso di alcune Diocesi e Province, ma anche la ricchezza di oasi naturali e di colline, di fiumi e coste, esigono un’attenzione particolare ai beni culturali e ambientali, con una collaborazione stretta tra Stato e Regioni (art. 119 della Costituzione) senza la quale i tempi lunghi del restauro, gli abbandoni della terra, delle colline dell’Appennino e della biodiversità, la mancata cura dell’ambiente – di fronte al riscaldamento e all’innalzamento delle acque del nostro mar Adriatico – e l’inquinamento, possono segnare irrimediabilmente una delle ricchezze regionali più importanti. Il patrimonio ambientale e culturale, accompagnato dallo stile di accoglienza e ospitalità riconosciuto alla nostra terra, sarà una risorsa decisiva per lo sviluppo del turismo, fondamentale per lo sviluppo e il futuro della nostra Regione. Le prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna sono un’occasione importante perché la Democrazia nel nostro Paese, che si realizza nei cammini e nelle scelte anche regionali, non venga umiliata e disattesa e i principi costituzionali ritrovino nelle nostre terre forme rinnovate di espressione e persone, delle diverse appartenenze politiche, impegnate a salvaguardarli, sempre. Un impegno che deve essere accompagnato nella campagna elettorale da un linguaggio, libero da offese e falsità, concreto nelle proposte, rispettoso delle persone e delle diverse idee politiche. A questo riguardo, come Pastori delle Chiese dell’Emilia-Romagna desideriamo offrire quale criterio e chiave di lettura, per i fedeli e per tutti gli uomini di buona volontà, la ricchezza e fecondità della Dottrina Sociale della Chiesa. Ancorata sulla salda ed immutabile roccia del Vangelo, essa è al tempo stesso capace di un confronto fecondo con ogni realtà umana nel suo sviluppo, proprio in virtù dell’inesauribile profondità della Parola di Dio, un tesoro dal quale è continuamente possibile “trarre cose antiche e cose nuove” (cfr. Mt 13, 52).

Conferenza Episcopale dell’Emilia-Romagna

Osservatorio regionale della CEER sulle tematiche politico–sociali «Giovanni Bersani»

Da qualche mese, con l’approvazione dei vescovi della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna, è sorto l’«Osservatorio regionale sulle tematiche politico–sociali» intitolato a Giovanni Bersani.
L’Osservatorio, composto da persone qualificate nella cultura e nell’impegno sociale, in vista delle prossime elezioni regionali dell’Emilia Romagna ha prodotto un Documento che, in tempi straordinari come quelli odierni, intende avviare un processo non solo di riforma, bensì di trasformazione dell’attuale gestione politico–amministrativa e dell’intera società. La politica è chiamata a rigenerarsi attorno all’asse vivente delle persone e della loro trascendenza, secondo il principio della sussidiarietà circolare. L’impianto del Documento si avvale di un pensiero forte che ha come orizzonte temporale il lungo periodo, per meglio prendersi cura di tutti, sostenendo la biodiversità delle forme d’impresa, facendo progredire l’uguaglianza e l’inclusione sociale. Ma anche la riorganizzazione del sistema Scuola–Università–Ricerca, il potenziamento del welfare di comunità, nella concordia civile.

mons. Mario Toso, vescovo delegato CEER per i problemi sociali e del lavoro

Scarica il documento dell’Osservatorio regionale della CEER sulle tematiche politico–sociali «Giovanni Bersani»

ASSEMBLEE DI VERIFICA DI META’ ANNO

Ai membri dei Consigli parrocchiali
e agli operatori pastorali

Carissime e carissimi,
come previsto dal Programma pastorale diocesano vi invito a partecipare ad una serata insieme per fare il punto e per rilanciare il Programma stesso. Avrei voluto raggiungere personalmente ciascuno dei consiglieri e degli operatori pastorali: lo faccio attraverso voi e i vostri parroci; grazie alla vostra generosità e alla vostra sensibilità ecclesiale.
Queste le date e le sedi:
* per il vicariato Val Marecchia lunedì 13 gennaio nella parrocchia di Novafeltria;
* per il vicariato Val Foglia/Val Conca martedì 14 gennaio nella parrocchia di Macerata Feltria;
* per il vicariato di San Marino mercoledì 15 gennaio nella parrocchia di Domagnano (RSM).
Obiettivo particolare dell’incontro: raccogliere frutti, testimonianze e proposte della comunità e del singolo, scaturiti dall’aver messo al centro della nostra vita cristiana e di quella delle nostre comunità la riscoperta del Battesimo. Per prepararsi è bene rileggere e approfondire – meglio se insieme – la prima unità del quaderno “Ravviva la sorgente che è in te”, Programma pastorale 2019/2020 pp. 30-37.

Uniti nella vicendevole stima

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

 

Scarica la scheda con gli orari e le indicazioni per i “gruppi di lavoro e di condivisione”

53° Giornata Mondiale della Pace

LA PACE COME CAMMINO DI SPERANZA:
DIALOGO, RICONCILIAZIONE E CONVERSIONE ECOLOGICA

Il prossimo Primo gennaio, non sarà solo il primo giorno del nuovo anno civile, ma segnerà anche l’inizio di un nuovo decennio, il terzo di questo nuovo millennio, un “tempo” sicuramente carico di sfide per l’Umanità intera, non ultima quella ecologica, fatta di scelte, sia politiche sia individuali, non più rinviabili, se vogliamo lasciare ai nostri figli e alle future generazioni un Pianeta ancora vivibile.
In questa giornata la Chiesa vuole richiamare la nostra attenzione sia sul Mistero della Divina Maternità, con la solennità di Maria Santissima Madre di Dio, sia sul tema della Pace, quale Valore Universale ed irrinunciabile, nonostante un pianeta ancora dilaniato da decine e decine di guerre, che non fanno nemmeno notizia.
A prima vista potrebbero apparire tematiche fra loro distanti ma a ben guardare non è così. Infatti, se da un lato Maria è Regina della Pace, come testimoniano anche le sue miracolose Apparizioni, dall’altro lato, come ci ricorda il Santo Padre nel suo Messaggio per la Giornata mondiale per la pace, “non può esistere pace senza una vera conversione ecologica”.
Ed è proprio il Messaggio di Papa Francesco che S.E. Mons. Andrea Turazzi, consegnerà alle autorità politiche presenti durante le solenni celebrazioni del prossimo 1° gennaio:
– la prima, alle ore 12.00, nella Basilica del Santo, Pieve di San Marino, alla presenza degli Ecc.mi Capitani Reggenti;
– la seconda, alle ore 17.00, nel Santuario Beata Vergine delle Grazie a Pennabilli.
Il nostro Vescovo e Pastore è lieto di invitare tutta la comunità cristiana e civile a raccogliersi durante le celebrazioni del primo gennaio per meditare sul Mistero della Divina Maternità ma anche per riflettere sulle parole di Papa Francesco, nel messaggio per la Giornata mondiale per la Pace. Non mancate!

Commissione per la Pastorale Sociale
Diocesi di San Marino-Montefeltro

Messaggio del Vescovo in occasione delle elezioni politiche a San Marino

Carissimi,
in questo momento di scelte importanti per la nostra Repubblica di San Marino propongo alcune considerazioni, consapevole del mio ruolo di pastore. Mi rivolgo in particolare ai sammarinesi che sono chiamati a scegliere i loro rappresentanti nel Consiglio Grande e Generale della Repubblica. Tutti siamo chiamati ad una grande responsabilità: la crisi economica è solo un aspetto, più drammatica quella valoriale che attraversa relazioni, famiglie, giustizia e coscienze. Guardo con rispetto tutti i candidati, indipendentemente dall’appartenenza partitica. Di qualcuno conosco quanto sia stata sofferta la decisione di partecipare. E questo fa onore. Fa pensare alla politica come servizio. Di tutti apprezzo il desiderio di dare il proprio contributo alla comunità e il proposito di cercare il bene comune.
L’esempio di chi scende in campo incoraggia ad uscire da ogni forma di chiusura e indifferenza. L’individualismo, poi, è una tentazione sempre in agguato. L’appello che rivolgo a tutti è di partecipare, di valutare i programmi e di andare al voto domenica 8 dicembre (siamo fortunati rispetto ad altri Paesi dove non c’è democrazia e il voto è solo un rito vuoto). Andare al voto lo chiedono la Dichiarazione dei diritti dei cittadini sammarinese e le nostre tradizioni di democrazia e di libertà. Senza esercizio di responsabilità e di partecipazione si finisce per essere «sudditi piuttosto che cittadini».
In tutti gli schieramenti ci sono giovani candidati. Questo è significativo e promettente per un duplice motivo. Senza nulla togliere agli adulti e agli adultissimi della politica, che portano competenze ed esperienza, i giovani testimoniano il superamento dei soliti pregiudizi che sfiduciano la prassi politica. Inoltre, i giovani possono offrire entusiasmo, proposte originali, rinnovamento.
Politica è anche confronto, scontro, passione. Peggio è l’egoismo, secondo la celebre frase di don Lorenzo Milani: «Affrontare i problemi da soli è l’egoismo, sortirne insieme è la politica». Se confronto, scontro e passione devono esserci, non scadano mai in mancanza di rispetto, chiusura nella trincea del proprio interesse, o inimicizia. Avversari sì, nemici mai! Senza venir meno ai propri principi ideali e al mandato ricevuto è possibile il compromesso – intendo una mediazione virtuosa – sul “da farsi” in concreto per il bene comune.
Mi aspetto siano attuate le proposte che sento più urgenti, riguardanti la famiglia, l’educazione, la scuola, l’università. Siano prioritarie le scelte in favore dei più deboli, di chi ha bisogno di solidarietà, di lavoro e di assistenza sociale, dei più deboli tra i deboli a cui non si deve negare il primo e fondamentale dei diritti, che è quello di vivere. Si possono trovare, ad esempio, altre strade per la tutela della maternità e per un dignitoso accompagnamento al fine vita, senza accanimento terapeutico e senza eutanasia. Questo dico con argomenti di ragione, da tanti condivisi, fondati sui grandi principi della Dottrina Sociale Cristiana: centralità e dignità della persona, solidarietà, sussidiarietà, bene comune.
Come credente, e con tutti i credenti di questa Diocesi di San Marino-Montefeltro, assicuro la preghiera per il miglior svolgimento delle prossime elezioni con l’intercessione del Santo Fondatore. Auguro buon lavoro sia a chi formerà il nuovo governo, sia a chi si troverà nella minoranza a svolgere un compito altrettanto importante e necessario.

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

Pellegrinaggio in Terra Santa – In viaggio verso San Marino

Aeroporto “Ben Gurion” di Tel Aviv: persone di provincia in un aeroporto così grande e moderno non possono che sentirsi in soggezione! Tra gli aeroporti del mondo è sicuramente il più presidiato per motivi di sicurezza. Mentre ci avviamo finalmente al nostro gate, non riusciamo a nascondere un velo di nostalgia. Troppo forte l’esperienza degli otto giorni in Terra Santa.
Eravamo partiti con un’idea: calcare i passi di Gesù, percorrere le strade del suo tempo, accarezzare le pietre del suo passaggio, colmare occhi e cuore degli orizzonti e dei paesaggi che anche Gesù ha guardato.
Torniamo con un’altra convinzione: il cammino sui passi di Gesù è esperienza che riguarda il cuore. Un grande merito di questo progresso dell’anima va ad Alessandra, la guida che ci ha accompagnato con professionalità, competenza e grande umanità. Non è stata il solito “cicerone”, ma un’amica per tutti, a volte maestra, a volte interprete, altre volte catechista.
Il boeing della “El Al” si alza in volo e, benché sia ormai tramontato il sole, vediamo chiaramente dall’oblò il ricamo della costa sul Mediterraneo. Abbiamo tutto il tempo – il volo durerà quasi quattro ore – per riflettere sull’esperienza vissuta e… per dormire, chi riesce. Si affollano ricordi. Ritornano immagini. Banalità: come i pasti al self service (immancabili riso, salse, verdure pasticciate, ma anche qualche tentativo di spaghetti o altra pasta all’italiana), come l’inseguimento di venditori nelle piazze e nelle viuzze, insistenti e petulanti e, alla fine, pure simpatici, come la preoccupazione di portare a casa un ricordo e un pensiero per tutti, magari anche solo un rametto d’ulivo o una carruba trovata per terra ricordando la parabola del figliuol prodigo… Non solo particolari esilaranti: rimane la volontà di tenersi in contatto e di rafforzare l’amicizia tra i partecipanti; rimangono le tante riflessioni ascoltate e, soprattutto, quei “sì” pronunciati a Cana di Galilea e sulle rive del fiume Giordano.
In tutti si è rafforzato l’impegno di pregare ogni giorno per la pace. Si è fatta più forte la convinzione che il Risorto va trovato nelle nostre comunità, dove due o più sono riuniti nel suo nome, va abbracciato in chi soffre, provando a condividere almeno un poco di quella sofferenza.
Nazaret, Betlemme, Gerusalemme… la nostra casa, il nostro borgo, la nostra città.