Settimana Santa

Settimana dal 29 marzo al 5 aprile

Settimana dal 23 al 29 marzo

Preghiera in tempo di Coronavirus

Gesù è con  noi
Cammina con noi

Chi racconta queste storie?
Che Gesù Cristo rimane chiuso?
Lui è vestito di bianco,
è con la mascherina negli ospedali
e sulle ambulanze e nelle persone in servizio.

Chi dice che il Nazareno
non fa la penitenza,
se sta nel pronto soccorso,
ai malati prestando assistenza.

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Fattiva collaborazione per il bene comune

È Quaresima inoltrata. Per i cristiani è il tempo del loro esodo: un cammino reale che li sottopone, come tutti, ad una prova che purifica la loro fede e la loro azione. C’è chi immagina un Dio che dovrebbe fare esattamente quello che ci si aspetterebbe da lui, ossia sconfiggere il male in un baleno, ma è una figura costruita sui propri bisogni.
La realtà ci sta mettendo davanti al Dio vero, quello della Rivelazione biblica: un Dio che ascolta il grido di Israele e fa udire la sua voce a Mosè; spinge il popolo a mettersi in cammino, mentre lui cammina con loro, e apre il mare al suo passaggio. Ma in fondo questo Dio non piace, perché costringe chi vuole conoscerlo davvero ad andare nel deserto dove non c’è il cibo dell’Egitto, l’acqua scarseggia e i serpenti sono una minaccia reale. Affrontando la prova il popolo diventerà adulto. Dunque, non una fede in un Dio “tappabuchi”, né una fede miracolistica, ma una fede come abbandono fiducioso e coraggio intraprendente fino al dono di sé. Riprenderemo, poi, le attività e il servizio pastorale come discepoli più maturi.
Da oggi si aggiungono restrizioni ulteriori sui luoghi di culto. Decisione presa dalla Repubblica di San Marino con Decreto-legge n.52 del 20/3/2020, art.1 n.1.r.
Motivazione: ragioni di prevenzione e di contenimento del contagio.
Una decisione così radicale sta suscitando reazioni comprensibili: la rivendicazione del libero esercizio del culto e la possibilità della “chiesa aperta” come segno di speranza (anche se, di fatto, non si dovrebbe andare in chiesa per le limitazioni di movimento già stabilite). Reazioni degne di rispetto. Occorre, però, riflettere senza spinte emotive e riconoscere che la situazione che le autorità son chiamate a governare è di una complessità mai vista, della quale possiamo cogliere solo alcune evidenze. Non spetta alla Chiesa, ma allo Stato legiferare in ordine alla salute pubblica.
È questo e soltanto questo il piano sul quale si devono assumere decisioni circa l’accesso ai luoghi di culto, senza richiamare principi che sanno tanto di ideologico. Prudenza e cautela sono per i cattolici, anzitutto, ossequio alla loro coscienza. In tempo di emergenza come quello presente la comunità cristiana sa trovare vie nuove per adorare Dio «in spirito e verità» e per esprimere fraternità solidale, come già sta cercando di fare.

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Appuntamenti ” a distanza” che ci riguardano da vicino

Giovedì 19 marzo – Solennità di San Giuseppe

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo
il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa (Leone XIII)

Ore 18:30 – S. Messa celebrata dal Vescovo Andrea dalla Cappella del Vescovado in diretta streaming sulla pagina Facebook della Diocesi:

https://www.facebook.com/ecclesiasammarinensisferetrana/

Ore 21 – In preghiera per il Paese

In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia (cfr. Sussidio per il Santo Rosario). Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa. TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta (canale 28).

Venerdì 20 marzo – “Venerdì Bello”

Ore 18:30 – S. Messa celebrata dal Vescovo Andrea dalla Cappella del Vescovado in diretta streaming sulla pagina Facebook della Diocesi e Atto di consacrazione alla Madonna:
https://www.facebook.com/ecclesiasammarinensisferetrana/

Invito ad una grande preghiera, corale e contemporanea

Pennabilli, 10 marzo 2020

A tutti i fedeli
della Diocesi di San Marino-Montefeltro

Carissimi,
invito ad una grande preghiera, corale e contemporanea, per questi giorni di particolare difficoltà a causa del “Coronavirus”.
Preghiamo con fede. Preghiamo tutti. Preghiamo tutti insieme, con mani alzate come Mosè sul monte. Questa iniziativa diocesana a cui chiedo di aderire senza eccezioni non sminuisce quello che abbiamo scritto più volte sulla necessità dell’intervento della scienza e della medicina, delle precauzioni, della protezione civile (ancora una volta grazie!).
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Ceer, le disposizioni del 6 marzo per la prevenzione del Covid-19

Carissimi,
ancora un comunicato… è scritto in comunione con i vescovi della Regione e delle Regioni vicine.
Nel trasmetterlo dico grazie a tutti voi per quello che state facendo e per la dignità con cui state affrontando questi giorni.
Estendete il grazie a tutte le persone che si danno da fare.
Rafforziamo l’unità con il nostro fare “insieme”, mettendo in gioco intelligenza e cuore.
Sono giorni di qualche sacrificio. Sacrificio, cioè fare sacra ogni cosa mediante la carità e l’adesione alla volontà di Dio. Anch’io, come voi, mai avrei immaginato di dispormi e di disporre altri a questo tipo di digiuno. Il Signore ci è vicino e ci sostiene: per questo non è vana l’esortazione al coraggio. Tutto da riassumere, dunque, in quattro parole: grazie, insieme, sacrificio, coraggio.

+ Andrea Turazzi, vescovo

Scarica il Comunicato dei Vescovi dell’Emilia Romagna

Per la riflessione sull’emergenza “Coronavirus”

5 marzo 2020

Carissimi,
la prima goccia d’inchiostro la voglio tutta piena di una certezza: il Signore ci è vicino, vive con noi e ci sostiene in questo momento così particolare.
La fede è dono, ma anche decisione e coraggio. Decisione che il credente prende a ragion veduta, coraggio che lo rende forte. C’è, invece, chi attribuisce la sua vita e gli avvenimenti, belli e brutti, al destino; c’è chi collega alle circostanze fortuite l’amore che ha cambiato la sua vita o al caso il prodigio di una nascita. La fede aggancia passato, presente e futuro ad un progetto d’amore più grande: non subisce il tempo e gli avvenimenti, ma vede in essi un appello. Più che mai la fede è una risorsa per questi giorni difficili. L’epidemia “Coronavirus” rende da una parte evidente la nostra fragilità, ma ci spinge a tirar fuori il meglio di noi: l’ingegno, la solidarietà, la creatività. Ho visto in questi giorni la dedizione e l’impegno di tante persone per il bene della comunità, credenti e non credenti (amministratori, medici, infermieri, volontari della Protezione civile, ecc.). Tutti uniti: l’antivirus della fraternità.
Stiamo sperimentando l’interdipendenza che ci lega tutti; in questo senso il contagio costituisce una severa lezione. Sentiamo di più l’unità familiare, nazionale, internazionale. Traiamo profitto da questa consapevolezza, una consapevolezza da tenere presente anche per il dopo. Intere popolazioni sul pianeta soffrono periodicamente di epidemie e sofferenze.
I comunicati stampa, i messaggi e i decreti che si susseguono creano, talvolta, disorientamento a seconda delle interpretazioni. C’è chi le legge con rigore e chi a modo suo. Invito i miei principali collaboratori, i sacerdoti, a fare proprio quello che le autorità civili e sanitarie domandano.
Facciamolo anzitutto come risposta alla nostra coscienza che ci impegna al bene comune: la salute di tutti.
Alle nostre comunità, riconosciute più che mai realtà aggreganti e significative, vengono chieste delle restrizioni che toccano momenti celebrativi importanti come i Battesimi, le Esequie, le benedizioni pasquali alle famiglie e soprattutto la S. Messa. Si è costretti ad una sorta di “digiuno eucaristico”. Oltre alle restrizioni in campo liturgico, sono da considerare la sospensione della catechesi e della vita dei gruppi. Sostegno e informazioni sono assicurati dal sito diocesano e da altre forme di comunicazione da parte delle parrocchie. C’è chi ne soffre, c’è chi si sente più povero, c’è chi protesta. Ma questa momentanea privazione accrescerà il desiderio, purificherà dall’abitudine, ne farà comprendere ancor più il valore e, soprattutto, ci educherà al culto «in spirito e verità».
Questi giorni ci fanno ritrovare la dimensione dell’intimità e della casa: giorni che possiamo dedicare maggiormente all’ascolto, alla lettura, alla condivisione, alla preghiera, a tutto quello che tempera il ritmo così frenetico della nostra vita. Perfino i nostri bambini e i nostri ragazzi hanno l’opportunità di sperimentare altre forme di didattica, senza nulla togliere al rapporto diretto.
Il mio pensiero va a chi vive in prima persona il contraccolpo economico: artigiani, imprenditori, ristoratori, operatori turistici, ecc. È una crisi che coinvolgerà tutti. Sono certo che la politica saprà, come in altre circostanze delicate, trovare soluzioni condivisibili.
Un pensiero e una preghiera speciale per chi è solo, ammalato o in grande ansietà. Vorrei che ognuno di loro pensasse nei momenti di buio: il vescovo Andrea sta pregando per me!
Come saremo quando tutto sarà passato? Torneremo alla laboriosità che ci caratterizza. Torneremo a stringerci la mano e a non farci mancare gli abbracci. Ci ritroveremo ancora più persuasi che gli altri sono «miei fratelli». Riemergerà ancora più forte il bisogno di comunità.

+ Andrea Turazzi

Le nuove indicazioni per prevenire la diffusione del Covid-19

Pennabilli, 2 marzo 2020

Ai Rev.di Parroci
e ai Rettori delle chiese

Carissimi,
vi invio il nuovo comunicato della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna con ulteriori indicazioni per fronteggiare l’emergenza “Coronavirus”.
Continuiamo ad affrontare questa prova con senso di responsabilità, uniti alla nostra gente. La preghiera sia la nostra forza e la carità il sostegno reciproco.
Viviamo questi giorni senza allarmismi, senza superficialità, nella speranza.

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

 

Comunicato della Conferenza Episcopale dell’Emilia Romagna

La Conferenza Episcopale Emiliano Romagnola si è riunita questa mattina in seduta a Bologna. In comunione con i vescovi della Lombardia e della Provincia Ecclesiastica Veneta dispone:
«In ordine alla celebrazione dell’Eucaristia il nostro desiderio più profondo era e rimane quello di favorire e sostenere la domanda dei fedeli di partecipare all’Eucaristia.
Considerata la comunicazione odierna della CEI – che, interpretando il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, invita a non celebrare le Sante Messe feriali con il popolo – a differenza di quanto precedentemente disposto chiediamo ai sacerdoti, alla luce della delicata situazione sanitaria e delle richieste delle autorità competenti, di celebrare le Sante Messe feriali senza la partecipazione dei fedeli sino a sabato 7 marzo.

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