Giornata Mondiale del Malato

Alla presenza di tantissime persone accorse al Santuario del Cuore Immacolato in Valdragone si è celebrato ieri il momento culminante delle Giornate mondiali del malato: iniziativa a cura della Commissione diocesana della Pastorale della Salute, con l’animazione dell’USTAL, l’associazione ben nota ai sammarinesi per il suo impegno nel volontariato. È stata la prima volta (in tutta sicurezza) di una uscita così significativa in tempo di Covid-19. Il Vescovo Andrea ha voluto, ancora una volta, ringraziare pubblicamente quanti si dedicano, con molteplici servizi, alle persone inferme con la scienza, la dedizione e la competenza. «Il mondo della sanità – ha detto davanti ad un’assemblea attenta e coinvolta – è costituito da due esperienze: quella della sofferenza umana che prende la forma della malattia e quella dell’amore umano che prende la forma della cura verso chi è malato. Il mondo della malattia invoca senza sosta il mondo dell’amore. Impossibile l’indifferenza!».

Il Vescovo ha poi ricordato come i criteri della pratica e della politica sanitaria debbano essere centrati sul primato della persona, prima di qualsiasi altra considerazione. Ha concluso con due considerazioni. La prima: dopo aver fatto tutto quanto è umanamente possibile risulta immorale l’accanimento terapeutico. «Poi – parafrasando il recente intervento di papa Francesco – occorre non confondere l’aiuto delle cure palliative con derive inaccettabili che portano ad uccidere. Dobbiamo accompagnare alla morte, ma non provocare la morte. La vita è un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata». Il Vescovo Andrea ha concluso con le parole di papa Francesco: «Accarezzare un anziano ha la stessa speranza che accarezzare un bambino, perché l’inizio della vita e la fine sono un mistero sempre, un mistero che va rispettato, accompagnato, curato, amato».
Domenica 13 febbraio in ogni parrocchia si celebrerà la Giornata del Malato.

Lettera del Vescovo al Santo Padre Benedetto XVI

Pubblichiamo il messaggio inviato dal Vescovo Andrea al Papa emerito Benedetto XVI in seguito alla lettera del Santo Padre circa il rapporto sugli abusi nell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga (6 febbraio 2022).

Prot. n. 12/2022

Pennabilli, 9 febbraio 2022

Santo Padre,
la ricordo con immensa gratitudine e filiale affetto. Prego per Lei. Prego il Signore ringraziando di averci dato la Sua guida, il Suo prezioso ministero, la Sua sapienza.
Non abbiamo mai dubitato della fermezza della Sua linea e del Suo deciso impegno in favore di chi ha sofferto per gli abusi. Ha voluto intervenire in questi giorni, Santo Padre, con una lettera. Mi ha commosso! Mi unisco a tutti coloro che Le hanno espresso sentimenti di fiducia e testimonianze di stima. Sul Suo esempio, Santo Padre, rinnovo il proposito di lasciarmi ogni giorno scrutare dal Signore e la disponibilità al cambiamento di me stesso.
Fra i tantissimi ricordi, ho in cuore soprattutto l’incontro in piazza San Pietro con noi sacerdoti: eravamo più di diecimila. Era l’anno che aveva voluto dedicare a noi. Come me, in tantissimi ce ne tornammo carichi di entusiasmo. Tante volte, in gruppo, abbiamo ripreso in mano le risposte che ci aveva dato.
Nella mia Diocesi di San Marino-Montefeltro è ancora vivo il Suo incontro con la Comunità: abbiamo celebrato, da qualche mese, il decimo anniversario di quell’evento di cui ancora viviamo. Come non rinnovarLe tutto l’affetto e la venerazione?
La Sua lettera sta segnando profondamente i nostri cuori, è un documento che resterà per la chiarezza, per il coraggio, per l’umiltà, per il volto santo della Chiesa che lascia trasparire, ma soprattutto per la serenità spirituale che infonde. Fortiter et suaviter. Ancora una volta è Lei, Santo Padre, a dare fiducia a tutti noi. Grazie!
Chiedo umilmente la Sua benedizione sulla mia persona e sulla Diocesi

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

Giornata Mondiale del Malato

Venerdì 11 febbraio si terrà la Giornata Mondiale del Malato. In Diocesi l’Ufficio di Pastorale della Salute e l’USTAL-UNITALSI organizzano una S.Messa per gli ammalati e con gli ammalati alle ore 15:30 presso il Santuario del Cuore Immacolato di Maria in Valdragone (RSM). La celebrazione sarà presieduta dal Vescovo Andrea. Il tema scelto da Papa Francesco per quest’anno, “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”, ci permette di ricordare che l’opera della Misericordia è anzitutto di Dio, e che non viene meno nella pandemia!

Lettera dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute in preparazione alla Giornata

Giornata per la Vita: Messaggio del Vescovo Andrea

Messaggio del Vescovo Andrea Turazzi per la 44a Giornata Nazionale per la Vita
“CUSTODIRE OGNI VITA”

Sarà percepita? Sarà ascoltata? Saprà intercettare intelligenza e cuore dei miei concittadini e fratelli? La parola è: custodire ogni vita. In Italia si celebra una Giornata dedicata a questo tema. Nella Repubblica di San Marino è la prima volta dopo il Referendum che ha proposto l’introduzione dell’aborto. Il vero diritto da rivendicare – lo ripeto – è quello che ogni vita nascente o terminale sia adeguatamente custodita. Prima di ogni altra considerazione questo mi sembra il momento favorevole per una pacata riflessione e per l’avvio di una legislazione che tenga conto del valore, della sacralità e della bellezza della vita.
Lo sguardo si allarga ad abbracciare ogni situazione di vita che – talvolta silenziosamente – chiede attenzione e cura, situazioni aggravate dall’epidemia Covid.
Tutti facciamo l’esperienza che quando una persona è accolta, accompagnata e incoraggiata ogni difficoltà può essere superata o comunque fronteggiata con audacia e speranza. Scommetto che tutti insieme sapremo superare tentazioni di indifferenza, egoismo e irresponsabilità. Del resto, «ciascuno ha bisogno che qualcun altro si prenda cura di lui». La vocazione del custodire riguarda tutti!

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

Trigesimo di S.E. Mons. Luigi Negri

Carissime e carissimi,
lunedì prossimo 31 gennaio ricorre il trigesimo della morte di mons. Luigi Negri, nostro vescovo emerito. Dispongo venga ricordato nelle celebrazioni e raccomandato alla preghiera dei fedeli.
Io celebrerò una solenne Eucaristia in Cattedrale a Pennabilli alle ore 18. Invito a partecipare chi ne ha la possibilità.
Rinnoviamo la nostra gratitudine al Signore per averci dato mons. Luigi come pastore, padre e maestro. Siamo stati davvero fortunati a godere del suo magistero e della sua testimonianza.
Riporto una sua parola: «Quel Dio che ho cercato di servire con tutte le mie forze faccia diventare la mia testimonianza di fede e di missione un bene per tutti».
Preghiamo per il suffragio della sua anima, certi che anche lui continuerà a intercedere per noi. Personalmente gli devo tanto, talvolta stupito della sua attenzione verso di me.
Come accennato nell’omelia che ho tenuto in die septima dalla sua morte, dovremo fare tesoro del suo messaggio e dei suoi scritti, soprattutto per quanto riguarda il periodo sammarinese-feretrano. Per quanto riguarda la valutazione pastorale del suo passaggio fra noi posso attestare d’aver trovato una Diocesi viva, con un laicato attivo e impegnato, un presbiterio accogliente e disponibile alla formazione permanente, comunità religiose fervorose ed una situazione patrimoniale ed economica buona.
Tutto questo, pur tra le normali difficoltà e problematiche acuite dal tempo presente.
Vi benedico di cuore

+ Andrea Turazzi

GIORNATA PER LA VITA

Gli Uffici diocesani Pastorale della Famiglia e Pastorale Sociale con le aggregazioni ecclesiali diocesane attraverso un breve sussidio desiderano ricordare l’importanza dell’appuntamento con la Giornata per la vita, che si celebra ogni anno la prima domenica di febbraio.

In secondo luogo desiderano offrire alcuni suggerimenti per la preparazione e l’animazione della Giornata nelle comunità parrocchiali.

Di seguito:

  1. il testo integrale del messaggio della CEI per la giornata;
  2. una introduzione e alcune intenzioni per la celebrazione eucaristica;
  3. alcune proposte per la preparazione nella comunità della Giornata tratte dall’esperienza del Movimento per la vita di Novafeltria

Scarica il Sussidio in preparazione alla Giornata

 

2 FEBBRAIO, GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA

Una Diocesi ricca di carismi

Conosciamo la vita consacrata?

Nella storia del cristianesimo la vita consacrata ha sempre avuto un ruolo unico e indispensabile, coessenziale alle altre vocazioni. Lo Spirito Santo ha suscitato lungo i secoli uomini e donne sempre nuovi che vivessero in modo originale lo spirito del Vangelo e imitassero Gesù Cristo in un aspetto particolare della sua vita come risposta ai problemi di un preciso momento storico.
Con il Concilio Vaticano II non solo si sono rinnovate le antiche famiglie religiose, ma lo Spirito che fa ringiovanire la sua Chiesa ha suscitato forme nuove di consacrazione a Dio e di servizio nel mondo. Conosciamo tutti il carisma di Agostino, Francesco, Chiara, Domenico, Giovanni Bosco, ma anche di Madre Teresa di Calcutta, suor Elisabetta Renzi, don Oreste Benzi…
In un momento delicato e bello della vita della Chiesa, come quello che stiamo vivendo, torna alla ribalta con tutta la sua attualità e forza profetica la realtà della vita consacrata.

Perché una Giornata della Vita consacrata?

Anche la nostra Diocesi è solita celebrare la Giornata della Vita consacrata il 2 febbraio di ogni anno. In questo modo le nostre comunità:
dicono grazie al Signore per i carismi della Vita consacrata, uno dei segni più forti della profezia che accompagna il cammino della Chiesa;
dicono grazie per quanti hanno risposto con generosità alla chiamata;
evangelizzano la Vita consacrata facendo sì che i segni della consacrazione siano sempre più eloquenti, al di là dei pregiudizi nei riguardi dei temi vocazionali e delle scelte radicali di vita, come la verginità liberamente scelta per il Regno;
educano ai valori della profezia, nonostante l’atteggiamento diffuso di rassegnazione passiva, il clima culturale che ci avvolge, il benessere che spesso soffoca la dimensione spirituale.

Perché il 2 febbraio?

La Giornata della Vita consacrata di per sé non deve sovrapporsi alla Festa della Presentazione del Signore al Tempio, una delle feste più antiche e più care alla Chiesa, ma deve essere ispirata ad essa e da essa dedurre i motivi di fondo.
Gesù è “il Re della gloria” davanti al quale si alzano le porte antiche del Tempio (cfr. Sal 23). Cristo penetra fin nel fondo di questo simbolo e manifesta in se stesso la dimora di Dio tra gli uomini (cfr. Ap 21,3) e fa dei discepoli un regno di sacerdoti per Dio Padre (cfr. 1Pt 2,5).
«Il primogenito sarà sacro al Signore», così leggiamo nel Vangelo della Presentazione al Tempio. Gesù è il primogenito di Maria di Nazaret e, nello stesso tempo, è “il generato prima di ogni creatura” (cfr. Col 1,17). Nella Festa del 2 febbraio si celebra, in Gesù, la primogenitura evangelica dei discepoli. Le candele accese per la processione sono un segno della schiera che cammina dietro a colui che è “luce delle genti” (cfr. Lc 2,32).
I religiosi e le religiose vedono dischiuso il significato più profondo della loro consacrazione al Signore e della scelta della “parte migliore” di cui parla il Maestro (cfr. Lc 10,42).
Presentazione significa offerta. Recandosi al Tempio, Maria e Giuseppe, testimoniano la volontà di dare al rito della Presentazione tutto il suo valore; Maria porta tra le braccia ciò che ha di più caro, il figlio Gesù, e lo consegna a Dio Padre senza indietreggiare davanti al dolore che le viene preannunciato da Simeone. L’offerta di Maria è modello dell’offerta con la quale i religiosi si uniscono al sacrificio di Cristo.

Scarica la Lettera del Vescovo Andrea per i consacrati e le consacrate

GIORNATA DEI GIORNALISTI

Pennabilli, 17 gennaio 2022

AI PROFESSIONISTI DELL’INFORMAZIONE

Gentili Signore e Signori,
nonostante le difficoltà del momento presente non rinunciamo, pur con tutte le precauzioni, alla tradizione avviata qualche anno fa di vivere un momento di amicizia, di preghiera e di riflessione fra giornalisti e operatori dell’informazione nella festa del santo patrono Francesco di Sales, lunedì 24 gennaio prossimo.
L’attualità incalza; oltre all’epidemia tengono banco le manovre per l’elezione del Presidente della Repubblica italiana e tanto altro… Tuttavia, perché non regalarci un’ora per ripensare alle responsabilità e agli ideali che motivano il nostro impegno nella comunicazione?
Un’altra considerazione: ai media non sfugge l’apertura che papa Francesco propone a tutti per il rinnovamento della Chiesa attraverso l’indizione di un Sinodo con un’ampia consultazione “dal basso”, come mai accaduto. È su questo che proponiamo l’incontro del 24 gennaio: “Il Sinodo per una Chiesa rinnovata: Chiesa dell’ascolto e della vicinanza”.
Nella speranza di poterci salutare di persona auguriamo un anno finalmente più sereno

+ Andrea Turazzi, vescovo

Francesco Partisani
Direttore Uff. dioc. Comunicazioni Sociali

PROGRAMMA GIORNATA DEI GIORNALISTI
24 gennaio 2022, festa del patrono San Francesco di Sales
Chiesa di Murata (RSM), San Marino Città, via don Bosco, 12 RSM

Ore 10:45 – Accoglienza
Presentazione di Francesco Partisani
Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi San Marino-Montefeltro

Saluto di Roberto Chiesa
Presidente Ordine dei Giornalisti di San Marino

Ore 11:15 – Liturgia della Parola
presieduta da S.E. Mons. Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

Risonanze da parte di alcuni amici giornalisti

Ore 12:15 – Conclusioni

DOMENICA DELLA PAROLA

Pennabilli, 17 gennaio 2022
 

Va consolidandosi la dedicazione speciale di una domenica alla Parola di Dio: quest’anno domenica 23 gennaio.
Abbiamo da poco contemplato e celebrato il mistero dell’incarnazione del Verbo di Dio ed ora, nel mese dedicato al dialogo ecumenico e all’incontro con l’ebraismo, la Chiesa chiede di radunarsi di nuovo attorno a quel Verbo per poter riflettere sull’importanza che le Sacre Scritture hanno per tutto il popolo di Dio. «Ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo!», scriveva san Girolamo.
La comunità dei credenti vive della Parola: è suo nutrimento (cfr. Deut 8,3 in Mt 4,4) ed è lampada per il suo cammino (cfr. Sal 119,105).
Siamo cresciuti nella necessità di non disgiungere mai il Sacramento dalla Scrittura. Ora viene raccomandato, nel Cammino Sinodale appena avviato, di aprire ogni incontro con l’ascolto profondo della Parola, docili allo Spirito Santo.

Il Programma pastorale diocesano chiede un nuovo slancio nel promuovere l’ascolto comunitario della Parola di Dio: «Di per sé l’omelia non basta. Questo obiettivo da realizzare può essere chiamato “gruppo del Vangelo”, “incontro biblico” oppure “lectio divina”… Si tratta di far sbocciare dall’ascolto della Parola l’impegno e la testimonianza».

Quella dedicata alla Parola è una “giornata”, ma perché tutte le giornate siano ascolto dello Spirito che parla attraverso le Scritture, ascolto di ciò che il Signore fa in chi accoglie la Parola, ascolto tra fratelli che, vivendo insieme la Parola, formano un sociale cristiano.

Ogni sacerdote, con la collaborazione del diacono e di laici e religiosi, ha intelligenza, cuore e intraprendenza per celebrare in modo conveniente la Domenica della Parola, anche con segni esterni (introduzione solenne dell’Evangeliario, incensazione, benedizione, ecc.). All’Ufficio Catechistico e all’Ufficio Missionario e per l’Ecumenismo è stato chiesto di preparare un momento diocesano unitario online: domenica 23 gennaio dalle ore 16 alle 18 su piattaforma Zoom:

https://us02web.zoom.us/j/9121968689?pwd=NzU4WGlCY3dkL0JSR3pLekQ0UEFsQT09

ID Riunione: 912-196-8689
Password: 2689112333

Auspicabile – dove è possibile – riunirsi in più persone per partecipare alla preghiera ecumenica. Commenteranno il testo biblico proposto (Mt 2,1-11) il prof. Natalino Valentini, già direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” e docente di Ecumenismo, il pastore Alessandro Esposito della Chiesa Valdese, padre Gabriel Cerbu, presbitero della Chiesa Ortodossa-Rumena, e il Vescovo Andrea Turazzi, che ospita l’incontro.
Apriranno e chiuderanno con un saluto il direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano (don Marco Scandelli) e il direttore dell’Ufficio Missionario e per l’Ecumenismo (don Rousbell Parrado).

A cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali
Diocesi di San Marino-Montefeltro

Natale 2021

Buon Natale! Con queste semplici parole evochiamo un avvenimento straordinario e tuttavia caro e familiare: la nascita di un Bambino, «grande gioia che è di tutto il popolo».
È così per la nascita di ogni bambino, ma di Gesù la fede insegna l’origine divina e la missione salvatrice. Gesù è di tutti, è per tutti, è con tutti.
Il vigore del suo messaggio di amore e di pace si rinnova ogni anno, ma non nega le fatiche che sembrano volerci togliere la speranza. Non siamo di quelli che celebrano il Natale per dimenticare o per evadere dalle preoccupazioni che segnano questi nostri giorni o per fingere che non ci siano problemi attorno a noi e dentro di noi.
Auguro a tutti di saper ascoltare, come fosse la prima volta, «il grido nella notte e vedere la luce apparsa nelle tenebre». Un grido che i padri e le sentinelle della storia hanno ascoltato e trasmesso prima di noi.
Al di là di una effimera emozione, al di là delle pur belle tradizioni esteriori, propongo di ascoltare l’incredibile messaggio del Natale, del Dio per noi, con noi e in noi.
Sorprende un passo del profeta Isaia che viene proclamato il giorno di Natale: è un invito al canto e alla lode: «Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme». Come possono le “rovine” trovare motivi di canto e di gioia? Siamo segnati da fallimenti, distacchi, dispiaceri, preoccupazioni…
Il fatto è che il Bambino di Betlemme – il Verbo fatto carne – è venuto a prendere per salvare e riscattare ciò che è suo, perché «tutto ciò che esiste è stato fatto per lui e in vista di lui»; si è coinvolto nella nostra fatica di esistere per ridonare a tutti la certezza che qualcosa può cambiare, anzi che tutto può cambiare, e per darci questa speranza come compagna di viaggio. Egli cammina davanti a noi e noi – dietro a Lui – siamo carovana di fratelli che si aiutano per le inquiete strade della terra. Abbiamo intelligenza, cuore e ginocchia. Intelligenza per cercare verità e vie sempre nuove, cuore per non lasciare indietro nessuno e comprenderci di più, ginocchia per pregare gli uni per gli altri, per chiedere aiuto a Colui che ci è vicino. Dipende da ciascuno di noi se oggi è Natale o non è Natale. Il Bambino Gesù si consegna a noi: lasciamolo entrare nella nostra casa, nella nostra vita, là dove realmente ci troviamo.
Auguri: è Natale!

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro