40° anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II alla Diocesi di San Marino-Montefeltro

La Diocesi di San Marino-Montefeltro ricorda con immutata gratitudine la visita che il Papa San Giovanni Paolo II fece alla Repubblica e alla Diocesi di San Marino-Montefeltro il 29 agosto 1982. Sono passati quarant’anni, ma il ricordo e le emozioni di quella giornata sono vivissimi in tutti coloro che parteciparono all’evento, ma è soprattutto caro e ancora attuale il messaggio che San Giovanni Paolo II affidò alla Repubblica di San Marino e alla Diocesi, messaggio da rilanciare calorosamente.
L’evento verrà ricordato domenica 28 agosto nelle parrocchie della Diocesi ed in particolare con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Andrea Turazzi nella parrocchia di Serravalle alle ore 18 (RSM, via E. Balducci, 27). Nella circostanza sarà offerta una brossura col testo dei tre discorsi tenuti da San Giovanni Paolo II a San Marino.

Ufficio Comunicazioni Sociali
Diocesi San Marino-Montefeltro

Giornata Mondiale per la Cura del Creato

Lettera del Vescovo Andrea ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose, a tutti i fedeli

Carissimi,

invito a cogliere con attenzione e gratitudine questa annuale occasione di preghiera e riflessione sulla realtà del creato. Il 1° settembre prossimo si celebra la “Giornata Mondiale per la Cura del Creato”, tema che potrà avere uno sviluppo più disteso su tutto il mese sino alla festa di san Francesco d’Assisi.

Ringrazio l’Ufficio Diocesano di Pastorale Sociale che si è attivato per tempo – prima sul nostro mensile “Montefeltro”, poi con l’invio di prezioso materiale per preparare e sussidiare la “Giornata”.

Incoraggio le iniziative che in diverse comunità si vanno preparando. In particolare, segnalo la “Summer school” dal 2 al 4 settembre presso le Monache Agostiniane di Pennabilli.

Io celebrerò una solenne Eucaristia nella Basilica di San Marino (RSM) mercoledì 31 agosto ore 20:30, aprendo le celebrazioni del Santo Patrono e Fondatore della Repubblica, con un invito particolare alle Autorità civili e militari e a tutta la Diocesi.

La creatività pastorale dei sacerdoti e delle comunità saprà dare un forte carattere educativo alle iniziative. Le sottolineature possono essere diverse e convergenti. La famiglia ecumenica suggerisce, attorno all’immagine del roveto ardente (Es 3,1-12) di “ascoltare la voce del creato”, tema fatto proprio da papa Francesco nel suo Messaggio. I vescovi italiani, a proposito di ascolto, suggeriscono di “mettersi in ascolto” del pane: «Quante cose sa dirci!». La storia del pane è un intreccio di natura, lavoro, condivisione, responsabilità. «Quello stesso pane che Gesù prese nelle sue mani e benedisse facendone il suo Corpo». I vescovi ci invitano ad avere presente l’imminente Congresso Eucaristico nazionale a Matera (22-25 settembre).
Faccio mia la speranza che, «da quel pane spezzato e donato, prenda forma la civiltà dell’amore».

+ Andrea Turazzi, vescovo

Comunicato Associazione “Uno di noi”

“Ogni madre ha diritto all’assistenza e alla protezione della comunità”

Nei giorni scorsi si è conclusa la discussione sul progetto di legge per l’interruzione volontaria della gravidanza (IVG) nella Commissione parlamentare competente. Ora il progetto passa in discussione in Consiglio Grande e Generale.
L’associazione “Uno di noi”, laica e di ispirazione cristiana, interviene su una questione importante: la legittimità dei cittadini di offrire alle donne in difficoltà sostegno ed aiuto.
La sussidiarietà è uno dei fondamenti della Dottrina Sociale cristiana, principio che da alcuni non viene riconosciuto.

Scarica il comunicato dell’Associazione “Uno di noi”

Camminata del Risveglio

Sulle orme dei nostri padri. Dal proprio paese all’Eremo del monte Carpegna.        

Giuseppe, Maria, Gesù e ogni famiglia ebrea, ha nel suo DNA il pellegrinaggio vissuto e da rinnovare. Sebbene le fatiche e i disguidi di camminare per giorni fra gente di villaggi diversi “lungo il cammino cresceva il loro vigore” e una volta arrivati alle soglie della Casa del Padre le scomodità del viaggio si trasformavano in annuali sorgenti di fede e di nuova speranza. Simili esperienze le ho ascoltate dalle mie sorelle e da altri anziani di quando erano adolescenti e i nostri paesi si svuotavano per salire a piedi dal proprio paese al Santuario della Madonna del Faggio. Saliamo e risaliamo per rafforzare la coscienza che se non siamo aggrappati a Cristo il mondo ci porta dove vuole.

Per cominciare siamo tutti invitati ad un INCONTRO per RISVEGLIARE le NOSTRE ANIME al PAZZESCO AMORE di CRISTO per NOI. Sarà come un aperitivo celeste presso sorelle accoglienti, illuminate e luminose nei monasteri di Pennabilli e Pietrarubbia GIOVEDI 18 AGOSTO ALLE 20.15. Poi lungo la strada GESU’ ci ripeterà la domanda che fece al cieco che gridava: COSA VUOI CHE IO TI FACCIA? VORRESTI VEDERE LA BELLEZZA DELLA VITA TUA E DEGLI ALTRI?  VORRESTI ASSAPORARE L’AMORE CHE NON TRAMONTA? Lasciamoci interpellare dal passaggio della Camminata del Risveglio 2022. Il cieco di Gerico avendole già provate tutte risponde: SIGNORE, TU CONOSCI IL MIO ISOLAMENTO, IL MIO RASPARE NELLA MELMA, FA CHE RIVEDA LA VIA DELLA VITA!        “Il pellegrinaggio avvicinava, metteva in contatto e univa tra loro le genti raggiunte dalla predicazione di Cristo (S.Giov PPII Santiago 1982) “La coscienza dell’Europa è nata pellegrinando (Goethe +1832) Anche la nostra società ha bisogno di essere attraversata dalla linfa celeste che Dio distribuisce principalmente attraverso i cristiani. Il farsi pellegrino ci fa cogliere più a fondo il rapporto che esiste fra la preghiera e il lavoro manuale; tra anima e pensiero; tra il tramontare a questo mondo e il risorgere con Cristo; del perché uno nasce in una famiglia, in un tempo storico, con una qualità e durata di vita che non ha scelto. Si, per quanto abili e prudenti possiamo essere, tanti aspetti della nostra vita sono accaduti e continueranno ad accadere al di fuori dei nostri programmi e del nostro consenso. Il Pellegrinaggio riassume il senso del vivere dal concepimento al transito verso il Cielo. Questa fede ci sosterrà nell’ora dello straripamento dei fiumi (che avverrà in tutti) e ci testimonierà che tutto contribuisce a non perdere la strada verso la Bellezza eterna del Regno di Cristo. La Camminata del Risveglio è quel fragile stoppino che mantenuto acceso ogni anno da chi vi partecipa illuminerà i passi delle generazioni. Ieri un ragazzo mi diceva che nel 2017 venne alla Camminata del Risveglio per chiedere la fidanzata e così fu. Chiedete alla Madonna la grazia di venire come famiglia, così com’è! Non esiste la famiglia perfetta. Abbiamo la grande missione di trasmettere la fede ai piccoli e ai grandi, ai vicini e ai lontani, con quell’autorità e libertà che Gesù a 13 aveva già.

LA SERA DEL 20 agosto vigilia della festa della Madonna del Faggio dei volontari metteranno in atto dei SEGNALI LUMINOSI che brilleranno dalle cime del monte Carpegna e saranno riflessi da altri monti per arrivare a tutta la Diocesi. Come la stella su Betlemme serviva al cammino dei magi, queste luci alla vigilia aiuteranno sia i pellegrini a camminare che i loro paesani a coinvolgersi alla Camminata del Risveglio in concomitanza della festa della Madonna del Faggio. ATTENZIONE: È importante che di anno in anno nei paesi dei monti, delle valli e della costa adriatica diffondiamo sempre meglio queste ricetrasmissioni di luci.  I primi 5 minuti (dalle 21.45 alle 21.50) dal monte arriveranno i primi segnali a lunga intermittenza come avviso di stare pronti. Poi dalle 21.50 alle 21.55 a breve intermittenza arriveranno i segnali di annuncio. Dalle 21.55 alle 22 la popolazione dei vari paesi è invitata a RISPONDERE ad INTERMITTENZA con le più disparate fonti luminose, come segno di vicinanza ai pellegrini e di amore a Maria madre di Gesù e madre nostra. Non sono luci per stupire come i fuochi d’artificio, ma una forma di dialogo tra il Padre celeste attraverso la Madonna con lo Spirito Santo e il nostro spirito e la nostra volontà. I referenti e i partecipanti si diano da fare pe smuovere anziani, giovani, bambini, cristiani e musulmani, credenti e non credenti, in questo giocare come bambini. Chissà che non partecipino anche gli Angeli! Tutti siamo invitati ad amplificare questo segno preparando per tempo potenti fari o torce sulle finestre, nelle piazze, spostandoci in zone dove si vedono le cime dei monti attorno al Carpegna.  Alle 21.40 bisogna essere già in postazione in zone non illuminate.  Dio vede tutto e sa apprezzare la collaborazione di tutti. Come quella di essere andati a visitare i malati e gli anziani e di accogliere i pellegrini in transito nei vostri paesi.  
Per dettagli sui SEGNALI LUMINOSI contattate Ester Giannini 339 571 9221.
Per la vigilia in tenda sui prati del santuario si rivolga a Filippo Pula 345 2101013

Per tutte le altre informazioni rivolgetevi a Giuliano Zerbini 328 207 6000, pellegrino da Montecerignone e da 8 mesi vedovo di Adele. Lei nell’esperienza del 2017 fra l’altro disse: “Nel matrimonio abbiamo ancora liti furibonde ma ora invece di andare dall’avvocato ci rivolgiamo con fiducia alla Chiesa …Cristo mi permette di vedere la mia miseria e meschinità, non più per complessarmi, ma per risorgere e da perdonata ricominciare a perdonare. Perché la storia illuminata dalla misericordia mi riappare in tutta la sua bellezza facendomi riscoprire la mia dignità di donna, di moglie, di madre e di nonna” Quest’anno l’esperienza sarà data da dei seminaristi di un seminario Israelo-Palestinese.

Massimo alle 9.30 del 21 agosto i pellegrini della Camminata del Risveglio, dovranno trovarsi  all’incontro della Croce nei prati dell’Eremo.
Alle 10.30 Mons. Andrea Turazzi Vescovo di S.Marino-Montefeltro presiederà l’Eucarestia per il popolo lassù raccolto attorno a Maria.

Per info sulla CdR del 22 agosto 2022 si rivolga a Giuliano nr cell. 328 207 6000  zerbini44@yahoo.it  Chiedete locandina con luoghi e orari aggiornati. Più avanti sarà pure su http://www.diocesi-sanmarino-montefeltro.it\
Ringraziamo padri, madri, nonni, sacerdoti, sindaci e tutti coloro che collaborano in questo slancio di risveglio, offerto a tutto il popolo.

Filippo Di Mario

Scarica la lettera-invito del Vescovo Andrea

Festa di San Marino

La Repubblica di San Marino deve la sua origine (301 d.C.) ad uno scalpellino, originario di Arbe in Dalmazia, che nella sua vita si prodigò, nel nostro territorio, di favorire il bene comune.
Anche se la storia inerente le origini della Repubblica è legata alla leggenda ed alla tradizione, è comunque parte integrante della cultura dei Sammarinesi.
Il nostro Stato (unico al mondo) porta il nome di un Santo, di uno scalpellino che, oltre a lavorare come tagliapietre, si è impegnato a favore della propria comunità ed ha inculcato, ad essa, l’idea di libertà.
I Sammarinesi hanno sempre venerato il Santo Marino (Diacono) ed hanno custodito le sue reliquie, conservate oggi in Basilica, luogo non solo religioso ma anche civile: oggi giorno alcune funzioni hanno valenza sia civile che religiosa (Sant’Agata – Corpus Domini – San Marino – 1° aprile e 1° ottobre per il cambio dei Capitani Reggenti).
La Basilica (titolo conferitole nella prima metà del XX secolo) è conosciuta, dalla maggior parte dei Sammarinesi, come Pieve (casa del Popolo) ed è, di fatto per gli stessi, la Chiesa principale della Repubblica.
Le reliquie del Santo si trovano sotto l’Altare Maggiore e sulla destra, in una nicchia, è custodito il suo busto in argento (Teca) che contiene le ossa del cranio: sul capo è posta una corona che viene rimossa in occasione di particolari eventi (Sant’Agata – Festa del Paron – Festa di San Marino) per permettere ai fedeli di notare (protetto da un vetro) il teschio e farlo riverire e baciare. La Teca è custodita in una nicchia protetta da sbarre di ferro e vetro infrangibile con doppia chiave in possesso dei due Massari del Santo.
A destra della Basilica c’è l’Oratorio di San Pietro (luogo in cui si ritrovava l’originaria comunità cristiana) che può essere visitato percorrendo la doppia scalinata esterna. Nell’Abside, dietro l’Altare, sono scavati nella roccia i letti di San Marino e di San Leo: secondo le testimonianze di alcuni fedeli, il letto di San Marino avrebbe effetti taumaturgici.
Quest’anno, nell’Oratorio, è stato dato avvio a lavori di manutenzione e pertanto, fino a quando non saranno terminati, non sarà possibile visitare l’Abside: è comunque consentito visitare la Cripta nella quale le Suore Figlie Benedettine della Divina Volontà espongono il S.S. Sacramento per l’adorazione quotidiana.
In occasione della festività di San Marino, le celebrazioni religiose comprendono il Triduo, la Festa del Patrono e l’Ottavario delle Parrocchie del Vicariato di San Marino come riportato nella locandina.

Il Rettore della Basilica e i Massari del Santo

Summer school 2022

Sorella pace è il nostro sogno e il nostro impegno di donne e uomini che credono nella fraternità e giorno dopo giorno, pur nella fatica, cercano di realizzarla, nella convinzione che sia la nostra identità più profonda.

In questi tempi, inquietati da venti di guerra, crediamo che la pace abbia bisogno di nuovi sostenitori, persone che con i mezzi a loro disposizione, si danno da fare per costruire relazioni, famiglie, comunità, istituzioni che vivano in pace e siano disposti a fare la loro parte per promuoverla. Da qui nasce la Summer School Sorella Pace che si svolgerà nel Monastero Agostiniano di Pennabilli dal 2 al 4 settembre 2022.

Per iscriversi è necessario compilare il seguente modulo: https://forms.gle/yuXLAaNEymCdncQ76

Quota di iscrizione: 20 euro. Le possibilità per l’alloggio saranno fornite al momento dell’iscrizione.

Per informazioni:
Monache Agostiniane di Pennabilli
Tel. 0541 928412 – Whatsapp: +39 333 4725096 – email: osa.pennabilli@gmail.com

 

IL PROGRAMMA DELLA SUMMER SCHOOL

Venerdì 2 settembre: In ascolto della realtà. Leggere i cambiamenti in atto

MATTINO: I GIOVANI E LA PACE
  • 9:30 – Accoglienza.
  • 10:00 – Pace e guerra: cosa pensano i giovani? Dibattito condotto da Paola Bignardi, Pedagogista.
POMERIGGIO: TUTTO è CAMBIATO
  • 15:00 – Leggere i cambiamenti politici, economici e sociali. In dialogo con Don Matteo Prodi, Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna.
SERA: UN FILM PER LA PACE
  • 21:00 – Cineforum

 

Sabato 3 settembre: In ascolto della Parola. Percorsi biblico-simbolici a partire dall’enciclica Fratelli tutti

MATTINO: IL SOGNO E LA TUNICA
  • 9:00 – Percorso guidato da Don Davide Arcangeli e Don Marco Casadei. ISSR A. Marvelli – Diocesi di Rimini e San Marino Montefeltro.
POMERIGGIO: LA CASA SULLA SOGLIA
  • 15:00 – Dalla Rupe al Roccione. Con Don Davide Arcangeli e Don Marco Casadei.
SERA: ALLA FONTE
  • 21:00 – Serata di contemplazione e preghiera – Piazza V. Emanuele II.

 

Domenica 3 settembre: Parole di pace. Il vocabolario della fraternità

MATTINO: PAROLE DI PACE
  • 9:00 – Scriviamo insieme le nostre parole di pace. Realizzazione di un prodotto culturale collettivo. Attività guidata da Paola Bignardi.
  • 12:00 – Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Andrea Turazzi.

Messaggio al popolo sammarinese in merito al progetto di Legge sulla IVG

Sento il desiderio di condividere qualche pensiero costruttivo e schietto in merito all’imminente discussione presso la Commissione Consiliare preposta e successivamente in Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino sul progetto di Legge che regolamenta l’Interruzione Volontaria della Gravidanza, a seguito del recente referendum popolare a cui si deve dare attuazione.
Prendo la parola nel pieno rispetto delle Istituzioni della nostra Repubblica e delle procedure democratiche. Non è mia competenza, né mio compito intervenire sugli aspetti tecnici del progetto di Legge, ma credo di poter sottolineare alcune esigenze etiche sulla questione.
Sono intervenuto in più occasioni sull’argomento dell’Interruzione Volontaria della Gravidanza: è chiaro a tutti il pensiero della Chiesa, ultimamente ribadito da papa Francesco.
Presuppongo in tutti il desiderio di operare per il meglio della nostra comunità, per la tutela della vita e per il sostegno alle donne e alle famiglie.
Anche se il cattolico sa che nessuna legge può rendere moralmente lecita la soppressione di una vita umana – quello che viene proclamato come diritto, in realtà è una delle piaghe dell’umanità – è importante ora operare attivamente per migliorare quanto più possibile tale legge, al fine di supportare con ogni aiuto possibile i figli, le loro madri ed i loro padri, per limitare il ricorso all’aborto.
Esorto i cattolici a saper valorizzare, senza timore, le ragioni della propria fede e, insieme alle persone di altre convinzioni e laiche, far riferimento alle motivazioni di ragione, in sintonia con la secolare tradizione umanistica della Repubblica di San Marino.
Auspico che – questo è il momento opportuno – tutte le forze politiche adempiano la promessa fatta coralmente durante la campagna referendaria: dare vita ad una rete di prevenzione efficace e solidale che aiuti la donna in difficoltà ed ogni gravidanza difficile, senza lasciare indietro nessuno; investire di più nell’educazione al rispetto del proprio corpo e delle relazioni affettive, sia nella società civile, sia nella scuola.
Vorrei si fissasse con chiarezza almeno il limite temporale entro il quale l’aborto viene depenalizzato, in modo rispettoso dell’embrione umano e in considerazione dei progressi della scienza medica.
Insostituibile ritengo sia il ruolo della famiglia; non si isoli la donna dal coniuge e le figlie dai genitori.
Coerentemente con quanto avviene in tutti i Paesi dell’Europa, chiedo si riconosca il diritto all’obiezione di coscienza all’aborto per tutto il personale medico e paramedico. Si riconosca, altresì, libertà di iniziativa alle associazioni laiche e cattoliche che agiscono per aiutare le famiglie e le donne in difficoltà.
Chiedo, infine, non sia consentito un utilizzo a fini di commercio dei resti umani degli aborti.

Colgo l’occasione per esprimere apprezzamento e incoraggiamento a quanti si impegnano per la tutela dei nascituri e operano per una cultura della vita.

Pennabilli, 21 luglio 2022

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

La vita… una festa!

Sabato 23 luglio ritorna l’evento: LA VITA … UNA FESTA! Dalle ore 18 all’arena della casa parco Laiala di Serravalle (RSM). Momento aperto a tutti ed in particolare alle famiglie con animazione, cena, testimonianze e spettacolo. Occasione per ricordarci di vivere ogni giorno all’insegna della gioia, della condivisione di tutte le circostanze della vita e del valore inestimabile di ogni vita umana. L’ingresso è libero.

Questo il programma:
LA VITA … UNA FESTA!
Sabato 23 luglio 2022
Esterno casa parco Laiala Serravalle RSM

Arrivi dalle ore 18
Ore 19 – 20 ATTIVITÀ PER PICCINI E GRANDI _ RACCONTASTORIE
a cura della Cooperativa Centro 21 di Riccione

Dalle 19,30 Possibilità di CENARE con piada e cassoni
(su prenotazione entro mercoledì 20 luglio al 337 1010902 anche WhatsApp)
o organizzandosi autonomamente / è presente il servizio bar

Ore 20,30 TESTIMONIANZE sul valore della vita

Ore 21 Anima film presenta: “VITTORIA” di Giorgia Coppari
film e performance dal vivo a cura di Giulia Merelli
Un omaggio ad Alice, venuta alla luce alla 24esima settimana,
e a tutti i bambini che lottano per la sopravvivenza e a chi combatte per loro

Promossa da:
Associazione Accoglienza della Vita, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII,
Associazione Uno di Noi, Centro Sociale S. Andrea

Collaborazione del:
Coordinamento delle Aggregazioni Laicali del Vicariato di San Marino

Lettera ai Maturandi

Pubblichiamo la lettera che il Vescovo Andrea ha inviato ai ragazzi che si apprestano ad affrontare gli esami di maturità.

Cari amici,
busso alla porta del preside e chiedo di potervi incontrare. Tuttavia, gli avvenimenti, gli impegni, le scadenze di fine anno, sconsigliano di fissare un appuntamento; il preside mi suggerisce di raggiungervi con un biglietto col quale esprimervi la mia vicinanza in un momento importante della vostra vita. Sono il Vescovo di San Marino: forse non mi conoscete di persona; alcuni hanno ricevuto dalle mie mani il sacramento della Cresima. La pandemia, poi, ha diradato le occasioni di incontro. Mi siete cari e spesso presenti nella mia preghiera.
In questi giorni state preparando l’esame di maturità, mentre tanti vostri amici già cominciano a gustare l’estate. Rivivo con voi l’ansia, la fatica e il significato di questo evento che segna una tappa decisiva e simbolica della vostra vita.
Al di là degli esiti di voto – comunque importanti, perché frutto di sacrificio e impegno – c’è l’imponderabilità della dea bendata, la fortuna: azzeccare il giorno in cui si è in forma, poter esporre l’argomento che più si è approfondito, affrontare le variabili… Comunque, non ci si deve attaccare troppo all’esito scolastico in quanto tale.
Maturità (cfr. A. Venditti, Notte prima degli esami)!
La maturità – come diceva un mio prof. – è un mito: non è mai raggiunta totalmente. La formazione o è permanente o non è formazione. Non si raggiunge la maturità riempiendo il cervello, l’anima e il cuore di nozioni. Il sapere non si misura dalla quantità di conoscenze. Maturo è chi sa mantenersi aperto, curioso, disponibile alla ricerca e al dialogo: egli «sa di non sapere». Vi auguro di scoprire quanto generativa sia la relazione e il rapporto con gli altri nel presente, nel passato e nel futuro. Per Platone la verità è luce che sprigiona nell’incontro fra i sapienti, proprio come la scintilla fra pietre focaie (cfr. Platone, Lettera VII).
L’esame di maturità è solo una tappa. Si esce dall’adolescenza e dai cinque anni trascorsi con gli amici di classe, accompagnati da maestri a cui si è sinceramente affezionati. C’è un po’ di malinconia che, come in filigrana, attraversa la soddisfazione per il percorso compiuto. Questa nostalgia non può spegnere la sorpresa dell’orizzonte che va aprendosi su di voi.
Si è di fronte ad una svolta vocazionale, di ricerca del proprio posto. È tempo di scelte; qualcuno ha già preso decisioni, qualcun altro si accinge a farlo. Chi ti sta intorno ti guarda con curiosità e ti manifesta le sue attese: non sempre è piacevole.
Che cosa sono chiamato a fare? Quali sono i miei veri talenti? Che posto occupare nella società? Vivere è rispondere.
Dei miei compagni di liceo ho un ricordo ormai sbiadito, eppure simpatico; abbiamo preso strade diverse: io la teologia, Flavio la medicina, Baldo la guida di un’azienda agricola…
Mi ritorna alla mente una parola di Gesù, incisiva e forte, credo possa incuriosire anche gli amici di altra convinzione: «Duc in altum (prendi il largo)». In effetti, sia nell’ambito dello studio come in quello della vita, il passaggio dalle superiori al lavoro o all’università comporta il raggiungimento di una più significativa autonomia da gestire con saggezza. Torno ancora ai miei ricordi: in liceo ogni tre giorni c’era un’interrogazione, all’università l’esame era solo alla fine. Non è stato facile il passaggio ed il cambio di metodo: non più “ripetizione del libro”, ma elaborazione personale dei contenuti (cosa a cui probabilmente voi siete stati già avviati).
Vi auguro una bella estate, forse l’ultima così prolungata e libera. Che sia ricca di frutti, di riposo e di opportunità interessanti. La vacanza è “tempo libero”, non tempo vuoto… Semmai la vacanza è vivere liberi a tempo pieno! Imparate ad organizzarvi e a gestirvi in autonomia, la qual cosa forse può mettere in ansia i genitori, ma prima o poi bisogna spiccare il volo.
Vorrei che il Signore Gesù fosse con voi e sapeste riconoscerlo nell’incontro con gli altri, a contatto con le bellezze del creato, le aurore sull’Adriatico e i tramonti sul Montefeltro.
Esami ben più tosti vi attendono, prove inattese da superare. E poi c’è l’esame finale: «Avevo fame, mi hai dato da mangiare? Avevo sete, mi hai dato da bere? Ero forestiero, mi hai accolto? Ero ammalato…».
In bocca al lupo!

Vescovo Andrea

Giornata dei politici

La Commissione diocesana per la Pastorale sociale e del lavoro, nel suo lavoro di sensibilizzazione e creazione di occasioni di confronto, ha scelto di proseguire la riflessione iniziata in occasione della Giornata internazionale della donna l’8 marzo. In quella serata Paola Bignardi ci aveva portato a comprendere meglio il ruolo della donna nella Chiesa, quali gli aspetti critici e quali le possibilità di crescita insieme. Ora vogliamo allargare la nostra riflessione: vogliamo che in questa Giornata dei politici la donna sia messa al centro del dibattito, vogliamo portare il nostro contributo in una discussione che non riguarda solo le donne ma la società intera.

Siamo consapevoli che, come scrisse san Giovanni Paolo II, “molto resta da fare perché l’essere donna e madre non comporti una discriminazione. È urgente ottenere dappertutto l’effettiva uguaglianza dei diritti della persona e dunque parità di salario rispetto a parità di lavoro, tutela della lavoratrice-madre, giuste progressioni nella carriera, uguaglianza fra i coniugi nel diritto di famiglia”; queste parole scritte nel 1995 sono purtroppo ancora attuali, anzi la pandemia ha reso il quadro globale ancora più complesso e fragile.

In occasione di questa Giornata di riflessione rivolta ai politici e alle persone impegnate politicamente vogliamo instaurare un dialogo che permetta di aprire degli scenari di possibilità e che sappia dare voce ad una serie di esperienze portatrici di semi di speranza. Abbiamo, per questo, invitato ad offrire la propria esperienza alcune donne che possono aiutarci a fare luce sui problemi del mondo femminile e trovare alcune interessanti chiavi di lettura.

Ascolteremo la testimonianza di imprenditrici, sindacaliste, donne impegnate in politica e lavoratrici che ci racconteranno quali sono le difficoltà che hanno riscontrato e quali possono essere dal loro punto di vista le possibili soluzioni di un problema che ci riguarda tutti: perché la società in cui viviamo e che lasceremo ai nostri figli possa essere un luogo in cui viene accolto e valorizzato il contributo di tutti, nel quale tutti possano avere le medesime opportunità di rappresentazione e partecipazione, facendo sì che non esistano più discriminazioni di genere.

Invitiamo quindi tutti, in particolare coloro che hanno la responsabilità di guidare la società civile e amministrare le nostre comunità, il 24 giugno alle ore 21 presso Casa San Giuseppe a Valdragone (RSM) per cercare insieme di capire come costruire la società che vogliamo, per un futuro più equo e dignitoso, per tutti.

Commissione Pastorale Sociale e del Lavoro