3 maggio – Immersi nell’atmosfera della Pasqua
Siamo immersi nell’atmosfera della Pasqua, a dispetto del virus che ci fa arrabbiare… Inizia la IV settimana del Tempo pasquale. La liturgia ci fa gustare la presenza di Gesù Risorto come “Buon Pastore”. Il Tempo pasquale ha, nel ciclo dell’Anno liturgico, un posto centrale: la Pasqua del Signore, infatti, è il centro della nostra fede.
È necessaria una precisazione. Secondo un’idea assai diffusa, la risurrezione è un epilogo. Il Mistero si svolgerebbe tutto sul Calvario all’Ora nona del Venerdì Santo. La Pasqua ci informerebbe sulle vicende di Gesù dopo la sua grande avventura: consumato il suo sacrificio, era necessario che tornasse in vita. Ma la Parola di Dio non concepisce così la risurrezione di Gesù. La risurrezione di Gesù non è solo la dimostrazione che Dio Padre ha gradito il suo sacrificio, che le sue parole hanno avuto riscontro, mentre gli avversari sono stati smentiti. C’è molto di più. Nella risurrezione Gesù è diventato il vivente dal quale promana la vita nuova per tutto il creato, per tutta l’umanità redenta. La risurrezione lavora dentro ciascuno di noi e ci prepara ad una eternità di gioia, di luce, di vita senza fine. Ogni sera la Madonna – mamma di Gesù e mamma di ognuno di noi – ci dà appuntamento. Ci incoraggia per il cammino non facile che dobbiamo percorrere. Molti dimenticano la meta che ci attende. Qualcuno persino pensa: «Troppo bello per essere vero». Qualcun altro teme che, guardando incantati il traguardo, si diventi sognatori e si dimentichi l’impegno concreto: «Bisogna tenere i piedi ben piantati per terra». Ma è pensando alla pienezza di vita, che è la risurrezione, che è il paradiso, che possiamo essere più coraggiosi, più entusiasti, più disposti al sacrificio, più capaci di smaltire i fallimenti.
Maria di Nazaret, la mamma di Gesù, è la donna più completa che ci sia: «Sede della Sapienza e donna di casa»!
Per ricordare il legame di amicizia che ci lega tra noi e con la Madonna, procuriamoci la corona del Rosario e, se possibile, portiamola con noi: ci unisce a Maria e ci unisce tra noi.