2 maggio – Una rete di famiglie
Iniziamo questa “staffetta” affettuosa e semplice che abbraccia le famiglie e le mette idealmente in cammino le une verso le altre. La famiglia è la realtà che più ha subito i contraccolpi di questa pandemia, nei suoi membri più fragili, nelle relazioni più intime, nelle restrizioni sofferte specialmente dai nostri bambini e ragazzi e, in tanti casi, con i lutti. Ma la famiglia, nello stesso tempo, si è dimostrata una grande risorsa sociale, una riserva di valori, di coraggio e di speranza, di reciproco aiuto fra i suoi membri e, attraverso i social o il telefono, con parenti e amici.
Davanti a noi brilla una bellissima pagina di Vangelo: la Visitazione. Maria, gravida di Gesù, va dalla cugina Elisabetta, anche lei in attesa di un bimbo. Le due mamme si incontrano e vanno a gara nel raccontarsi quello che il Signore ha fatto nella loro vita. C’è tanta luce in questa scena. Posso immaginare vi siano coinvolti tutti quelli di casa e misteriosamente partecipi i bimbi dal grembo materno. Dice il Vangelo che, all’arrivo di Gesù, Giovanni Battista “danza” nel grembo di sua mamma. Ma sbaglieremmo a considerare la scena semplicemente come un acquerello famigliare e paesano. Dai verbi e dalle parole adoperate dall’evangelista Luca è evidente il richiamo ad una grande pagina dell’Antico Testamento: l’ingresso dell’Arca dell’Alleanza a Gerusalemme. Il racconto – riportato nel Libro di Samuele (cfr. Sam 6,9-12) – preannuncia e offre immagini e parole all’evangelista Luca per cantare Maria, nuova Arca dell’Alleanza e il venire tra noi del Verbo incarnato. Ma la Visitazione parla a ciascuna delle nostre famiglie: «La famiglia è grembo che nutre e fa crescere». Le nostre famiglie insieme sono grembo che custodisce la presenza di Gesù.
Iniziamo il mese di maggio con questo impegno: sentirci uniti in questa rete di cuori e pregare per tutte le famiglie, quelle unite con noi e quelle che non possono o non vogliono unirsi.