Saluto del Vescovo ai Capitani Reggenti in pellegrinaggio alla Basilica del Santo Marino
San Marino Città (RSM), Basilica del Santo, 1° aprile 2020
Eccellentissimi Capitani Reggenti,
rinnovo il mio augurio per il vostro mandato.
Mi ha fatto particolarmente contento questo vostro pellegrinaggio alla Basilica del Santo Marino. So che siete passati davanti alla sede della Protezione Civile e poi farete sosta all’Ospedale di Stato: tutti luoghi che ci richiamano alla responsabilità necessaria per la grave epidemia che si è abbattuta anche sulla nostra Repubblica. Papa Francesco l’ha paragonata ad una tempesta!
Permettetemi di citare alcune parole del Papa: «La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende e i nostri progetti… La tempesta pone allo scoperto tutti i propositi di “imballare” e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli; tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente “salvatrici”, incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani, privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità» (Papa Francesco, Momento straordinario di preghiera in tempo di epidemia, 27 marzo 2020).
L’anima del nostro popolo sammarinese e le sue radici sono una sintesi, forse unica, sicuramente originale, di come la dimensione religiosa e la dimensione civile possano coesistere, dando vita ad una comunità capace di esprimere, in forza di questa sintesi, il massimo di rispetto della persona e di democrazia.
Le nostre istituzioni, e la Reggenza in particolare, portano nella loro forma e nella loro sostanza questa impronta. Questa è la prima risorsa da recuperare per la ricostruzione.
Chiediamo l’intercessione del nostro Santo Fondatore. Andiamo avanti insieme verso il futuro, ben piantati sulle antiche radici.