Messaggio del Vescovo Andrea ai villeggianti
Qui gente dal cuore grande. Al resto pensa la natura
Saluto del Vescovo Andrea ai villeggianti
Un saluto ed un cordiale benvenuto agli amici che tornano nel Montefeltro e ai turisti che cercano qualche giorno di serenità dalle nostre parti.
Ecco l’estate tanto desiderata!
Ha già cominciato a farsi sentire con le sue temperature, le sue zanzare, gli improvvisi temporali. Stanno sulla breccia i forzati delle vacanze: code sotto il sole, notti magiche e nonni alle prese con nipotini instancabili. C’è chi può partire per trascorrere qualche settimana al mare o sui monti. Ma c’è anche chi le ferie non se le può permettere; e ci sono quelli che sono stanchi di non lavorare, costretti alla disoccupazione: uno dei problemi sociali più urgenti e gravi. Per tutti dobbiamo pregare, ma in modo speciale per questi ultimi.
L’anno scorso, su queste pagine, era stato scritto che l’estate può essere una grande opportunità, un vero e proprio “investimento”. Non si alludeva all’industria delle vacanze che comunque, anche dalle nostre parti, costituisce una boccata d’ossigeno, ma al valore del tempo libero. La pausa o l’alleggerimento degli impegni quotidiani – seppure per poco – consente di curare di più i rapporti, di tornare ai luoghi delle proprie radici, di dedicare tempo a qualche attività elettiva. Il Montefeltro ha conosciuto un vasto movimento emigratorio e molti tornano ai loro monti e ai loro borghi in questo periodo. Qualcuno testimonia l’emozione di sentire risuonare le “sue” campane nella valle, di ripercorrere antichi sentieri, di gustare i sapori “di una volta”. Non solo nostalgia: queste esperienze regalano l’opportunità per una revisione di vita. Il tempo per la preghiera non manca e neppure la calma per un’orazione più distesa e per distendersi al sole della Parola di Dio. E poi ci sono sempre quella pieve, quella chiesetta, quel semplice capitello nei quali risuona l’invito di Gesù: «Venite a me voi tutti che siete stanchi e riposatevi un poco».
Le parrocchie – comprese le più piccole – si danno da fare per accogliere, meglio possibile, con un servizio religioso adeguato, quanti rientrano e i turisti che dalla costa salgono all’entroterra attratti da luoghi ricchi di arte e di spiritualità. E gli uni e gli altri sono ripagati da tanto verde, bellezza e… aria buona. Le parrocchie e la diocesi offrono a famiglie, ragazzi e giovani, settimane di campeggio e di vita fraterna. Esperienze indimenticabili, ma soprattutto formative. C’è un appuntamento, attesissimo, che radunerà il 18 agosto – la domenica dopo l’Assunta – le popolazioni del Montefeltro, di San Marino e dei dintorni sul monte Carpegna, presso il Santuario della Madonna del Faggio. I pellegrini, secondo un’antica tradizione, partono nel cuore della notte da paesi e sentieri diversi per ricongiungersi nella spianata del Santuario. Ognuno porta il suo fardello di preoccupazioni e di fatiche, ma anche le sue speranze da deporre ai piedi della Madre del Signore. È sempre stato un momento di grande partecipazione, un segno di unità di tutta la diocesi.
Auguro ai villeggianti, ai pellegrini e ai turisti di trascorrere giornate di serenità e di luce. Qui la gente ha un cuore grande. Al resto pensa la natura.
+ Andrea Turazzi