7 maggio – Maria accanto a Gesù
Negli anni della vita pubblica di Gesù, Maria compare fugacemente, silenziosa come una discepola discreta. «Chi è mia madre?» (Mc 3,33), dirà un giorno Gesù allorché gli riferiscono la sua presenza tra la folla. La risposta è il più bell’elogio fatto a Maria: è sua madre perché ascolta la Parola e la vive.
La troveremo, poi, ai piedi della croce, momento straziante della sua esperienza di madre. Ce ne dà notizia l’evangelista Giovanni. Non fu facile credere che il bimbo uscito da lei era Figlio di Dio. Che pensare, poi, davanti al Figlio inchiodato sulla croce? Dalla croce Gesù affida Maria al discepolo e il discepolo alla Madre. Quel discepolo – quello che Gesù amava – ci rappresenta tutti. Dice il Vangelo: «La prese nella sua casa» (Gv 20,27). Maria sarà con Giovanni e poi con gli altri discepoli e con le donne nel Cenacolo dopo la risurrezione di Gesù.
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Vi invito a scrivere su un foglio la parola più bella, quella a noi più cara, pronunciata da Gesù. Mettiamola in evidenza nelle nostre case. Potrebbe essere una frase presa dalla liturgia del nostro matrimonio o una frase proclamata nella Messa di domenica scorsa… I bambini potrebbero disegnarla e anche ornarla. Ma quello che è più importante è credere che è vera e accettare la sfida: viverla. Ecco, l’impegno per la giornata di domani: essere “mariani”, come Maria vivere le parole di Gesù. Allora ci sentiremo dire dal Maestro: «Mi sei madre, mi sei fratello, mi sei sorella» (Mc 3,35).