Comunicato dopo l’esito del Referendum sulla depenalizzazione dell’interruzione volontaria della gravidanza

Pennabilli, 27 settembre 2021

Avevo concluso così il mio ultimo messaggio prima del Referendum (23 settembre ndr): «Cerco amici per riorganizzare la speranza. Tutti sono invitati». Confermo l’invito per un rinnovato impegno verso la vita: subito, sempre, con gioia.
Adesso viene il momento della coerenza: non con dichiarazioni o proclami, ma con un fattivo impegno.
Accolgo e invito a far circolare le testimonianze di aiuto alle donne e alle famiglie e ad esprimere vicinanza a chi ha vissuto il dramma dell’interruzione volontaria della gravidanza: è uno spazio di sofferenza che ci unisce e ci provoca.
Ringrazio chi si è impegnato in questa campagna ed ha speso tempo, intelligenza, cuore; sia chi l’ha fatto per un profondo senso religioso della vita, sia chi l’ha fatto alla luce della ragione. Per gli uni e per gli altri resta inaccettabile che vi siano mani che sopprimono un germoglio già pieno di vita nel grembo.
Quanto accaduto ci coinvolge in campo educativo per un’etica della responsabilità, che non prevede scorciatoie né facili pendii, per orientare al meglio le giovani generazioni.
Rimane una domanda aperta: a quanto saranno serviti dibattiti, confronti, riflessioni se solo una percentuale minima di Sammarinesi si è espressa col voto?
Ora la parola passa al Legislatore. Auspico l’offerta di un quadro legislativo di vero aiuto alla donna, di tutela della vita e di accoglienza dell’obiezione di coscienza.
Ci sarà una legislazione diversa dall’attuale; si dà una libertà che prima non era prevista. Spero non sia un incentivo ad una prassi abortiva, ad una leggerezza nelle decisioni e, come ha detto papa Francesco questa mattina alla Pontificia Accademia per la Vita, «ad una bruttissima abitudine ad uccidere».
Rilancio, appoggio, esorto tutti alla collaborazione con l’Associazione sammarinese Accoglienza della Vita e con l’Associazione Papa Giovanni XXIII. Do appuntamento fin d’ora alla “Veglia per la Vita nascente” lunedì 29 novembre: quest’anno avrà un coinvolgimento particolare e verrà celebrata a San Marino. Nei prossimi giorni si valuteranno altre proposte di impegno per la vita.
Auguro che ognuno sappia cogliere l’occasione per un’ulteriore riflessione sul valore della vita.

Mostra itinerante su San Giuseppe

Comunicato stampa del Coordinamento Aggregazioni laicali di San Marino

COORDINAMENTO AGGREGAZIONI LAICALI SAN MARINO

 

Comunicato Stampa

Il 26 settembre prossimo i Sammarinesi saranno chiamati ad esprimersi sul seguente quesito referendario:

“Volete che sia consentito alla donna di interrompere volontariamente la gravidanza entro la dodicesima settimana di gestazione, e anche successivamente se vi sia il pericolo per la vita della donna o se vi siano anomalie e malformazioni del feto che comportino grave rischio per la salute fisica o psicologica della donna?”

Il Coordinamento delle associazioni laicali della Diocesi invita tutti ad andare a votare ed a votare NO. Andare a votare perché nella legislazione sammarinese in materia referendaria il quorum non è più previsto, ogni singolo voto conta e basterà un solo voto di differenza per determinare la vittoria o la sconfitta. E votare NO.

 

NO perché a San Marino in caso di pericolo di vita per la mamma l’aborto è già consentito.

NO perché la vita va difesa senza se e senza ma dal primo all’ultimo momento dell’esistenza ed ogni bimbo ha sempre un valore immenso, non solo quando la mamma lo vuole.

NO perché nella salute psicologica della donna si potrà far rientrare qualsiasi tipo di motivazione.

NO perché il quesito permetterà alla donna di abortire fino al nono mese.

NO perché chi ha proposto e sostiene il quesito referendario intende far abortire le minorenni senza che nessun adulto abbia voce in capitolo, diversamente da ciò che avviene negli ordinamenti di altri paesi.

NO perché il quesito referendario non tiene in alcuna considerazione il padre.

NO perché il nostro paese e tutta la nostra comunità deve aiutare le donne in difficoltà, non lasciarle sole ad assumere una decisione che peserà sulle loro coscienze per tutta l’esistenza in quanto implica la soppressione di un’altra vita, quella di una persona diversa da loro.

NO perché San Marino è un esempio a livello internazionale del sostegno a persone che vivono situazioni di difficoltà: e chi siamo noi per decidere che basta una semplice “anomalia”, non meglio identificata, per impedire ad un bimbo di nascere?

In definiva NO perché il nostro paese rischia di incamminarsi sulla strada dell’aborto facile, da potersi fare fino all’ultimo giorno della gravidanza e per qualsiasi motivo, spingendo altresì a venire ad abortire a San Marino tante donne che nel loro paese in quelle condizioni non potrebbero ricorrere all’aborto.

San Marino, 21 settembre 2021

Coordinamento Aggregazioni Laicali di San Marino

Associazione Accoglienza della Vita
Associazione CulturaCattolica.it
Associazione Guide Esploratori Cattolici Sammarinesi
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Azione Cattolica
Carità senza Confini
Centro Sociale S. Andrea
Comunione e Liberazione
Fondazione Paneuropea Sammarinese
Movimento Adulti Scout Cattolici
Ordine Francescano Secolare
Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti
Unione Sammarinese Trasporto Ammalati Loreto
Associazione Salesiani Cooperatori

Comunicato stampa – Il Vangelo della vita

Messaggio del Vescovo Andrea in vista del Referendum sulla depenalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza nella Repubblica di San Marino (26 settembre 2021)

Il Vangelo della vita

Senza se, senza ma, senza forse, siamo per l’accoglienza della vita. E non è per difendere un principio astratto, ma per accogliere una persona: tale è il concepito, benché fragile e indifeso.
Siamo dalla parte della mamma e del futuro papà; in particolare non vogliamo che la donna sia lasciata sola né prima, né dopo la nascita del suo bimbo. Nella maternità risplende in modo mirabile la sua bellezza. L’interruzione volontaria della gravidanza non è mai senza conseguenze per la donna, a motivo del legame unico e sublime con la creatura che porta in grembo. Crediamo che nessuna donna affronti l’aborto a cuor leggero; è sempre un dramma: non vogliamo lasciare nulla di intentato per trovare alternative. Dobbiamo far sì che mai più una vita non sbocci per insicurezza, sfiducia, solitudine, mancanza di custodia e di tutele o per motivi economici.

Tante cose sono state dette in queste settimane, talvolta con toni accesi. Ci siamo ascoltati profondamente? La posta in gioco è davvero alta, ma questo non giustifica la rissa. Ed ora come vivere questi ultimi giorni di riflessione e di raccoglimento? Come vivere l’occasione del voto?
Mettere la propria scheda nell’urna è un diritto-dovere, partecipazione al cammino della comunità, nel segreto della coscienza, in totale libertà. È un gesto importante, un atto d’amore, un’opportunità per ripensare il valore della vita, dell’esserci e del non esserci, per renderci conto dello spessore di questo dono. Per sé e per gli altri.

Oggi, col progresso delle scienze, con i mezzi a disposizione, con la crescita del senso sociale, si può fare davvero tanto per accogliere la vita nascente. L’indice di sviluppo di una società, crediamo, non si valuti tanto con l’economia, ma con il rispetto dei diritti di tutti, a partire da chi è fragile, indifeso, nascituro.

E verranno i giorni del dopo-referendum. Qualunque sia l’esito, ci impegneremo con coerenza per testimoniare il Vangelo della vita, per una cultura ed una politica favorevoli alla famiglia, per un sussulto di consapevolezza e di responsabilità. Cercheremo amici per riorganizzare la speranza. Tutti sono invitati.

+ Andrea Turazzi
Vescovo di San Marino-Montefeltro

Preghiera mondiale per la Vita nascente

Uniti nel dono

XXXIII Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero

“Uniti nel dono” per il bene di tutti è il titolo della XXXIII Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento del clero, quest’anno anticipata, di Domenica 19 settembre. “Uniti”: è una Giornata in cui le nostre Chiese dell’Emilia Romagna esprimono l’unità, una delle note della Chiesa, e la comunione con tutta le Chiese in Italia attorno al valore del presbitero nella vita delle nostre comunità. Tutti, infatti riconosciamo che i nostri presbiteri sono un dono per le nostre comunità: per la vita liturgica, per l’annuncio della fede per la carità verso le famiglie, i ragazzi e i giovani, i malati, i più poveri. Il prete è per tutti e di tutti.  C’è un passo molto bello di un articolo di Adesso, il quindicinale fondato da don Primo, dedicato al prete che cammina, pellegrino: “Egli è il viator non soltanto per l’inquietudine dell’eterno, che possiede in comune con ogni uomo, ma per vocazione e offerta. Si deve tutto a tutti, e lui non si può mai abbandonare interamente a nessuna creatura. È un pane di comunione che tutti possono mangiare, ma di cui nessuno ha l’esclusiva» (Adesso, 1 marzo 1949). Cammina tra la gente, il prete, ma con lo sguardo avanti, perché il suo progetto è rivestito di eternità. Non solo cammina insieme agli altri, ma la sua tensione sinodale significa che insieme agli altri guarda verso la stessa meta: una Chiesa che ascolta e che parla, che accompagna, che riparte dagli ultimi, povera. Domenica, nelle nostre parrocchie, ricorderemo il prete, i nostri preti come un dono per la parrocchia, le unità pastorali, per l’Ospedale, come per il carcere, in Oratorio e nelle case per gli anziani, con la porta che si apre sulle necessità spirituali e materiali di tutti. E nella stessa Domenica i fedeli sono invitati a valorizzare ed estendere la possibilità di un’offerta deducibile proprio per rafforzare il fondo nazionale che garantisce a ogni nostro presbitero uno stipendio per vivere e operare. Lo scorso anno i fedeli dell’Emilia Romagna hanno fatto 732 offerte deducibili per un totale di 755.120,00 euro. E’ calato il numero delle offerte – da 846 a 732 – ma è cresciuta la somma delle offerte – da 687.492 a 755.120. E’ un bel segno di stima che può crescere ancora per sostenere la vita e le attività dei presbiteri nelle nostre comunità. In questo tempo di ‘cammino sinodale’, guidato da tre parole – comunione, partecipazione e missione – anche l’offerta per il sostentamento del clero diventa un gesto, un segno concreto, un dono per ‘camminare insieme’.

S.E. Mons. Gian Carlo Perego
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio
Vescovo delegato dell’Emilia Romagna per il sovvenire

 

E’ possibile approfondire i temi del Sovvenire consultando il nuovo sito: http://www.unitineldono.it

Riparte l’offerta formativa dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”

Riparte l’attività di formazione e ricerca dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” (istituzione accademica delle diocesi di Rimini e di San Marino-Montefeltro, collegata alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna – Bologna). Presso l’ISSR, sito nell’antica dimora monastica sul colle Covignano di Rimini, è possibile intraprendere diversi percorsi di riscoperta dei preziosi tesori della sapienza e della tradizione spirituale cristiana. L’ISSR costituisce un unicum sul nostro territorio per ampiezza delle proposte, sistematicità di approccio, qualità scientifico-didattica e completezza di sguardo sui diversi versanti della cultura religiosa.

L’offerta formativa comprende 4 proposte: un primo ciclo Triennale (che consente il conseguimento di una Laurea triennale in Scienze Religiose); un biennio di Specializzazione nell’indirizzo Pedagogico-Didattico (Laurea Magistrale in Scienze religiose); un Master di I livello in “Valorizzazione dell’Arte Sacra e del Turismo religioso”. Oltre a queste 3 proposte con riconoscimento dei titoli accademici è stato attivato da alcuni anni anche un Percorso di Teologia Pastorale, rivolto in particolare agli operatori pastorali.

Nell’attuale contesto culturale e sociale, caratterizzato da un lato dalla crescente rilevanza pubblica del fenomeno religioso e dall’altro da una diffusa inconsapevolezza rispetto alla cultura religiosa e interreligiosa, l’Istituto offre l’opportunità di una conoscenza integrale, allargando gli spazi della razionalità, per riaprirla alle grandi questioni del vero, del bene e del bello, coniugando tra loro la teologia, la filosofia e le scienze, nel pieno rispetto dei loro metodi propri e della loro reciproca autonomia, ma anche nella consapevolezza dell’intrinseca unità che le tiene insieme.

Grazie anche alla preziosa collaborazione di qualificati docenti specialisti nelle varie aree disciplinari, i diversi percorsi formativi consentono di accedere a una conoscenza approfondita della tradizione ebraico-cristiana e della teologia cattolica, a partire dai fondamenti storici, biblici, dottrinali, liturgici, etici e spirituali, nel confronto e nel dialogo con le altre tradizioni culturali e religiose. Accanto ai percorsi accademici si offrono durante l’anno anche corsi speciali di lingue bibliche (ebraico e greco) e diverse attività culturali integrative: seminari di studio, convegni, conferenze, coinvolgendo studiosi ed esperti di rilevanza nazionale e internazionale.

Coloro che non intendono conseguire il titolo accademico possono comunque frequentare (in qualità di studenti ospiti-uditori) anche singoli corsi del piano di studi, sulla base dei propri interessi e delle specifiche esigenze formative.

Per l’A.A. 2020-21 sarà possibile frequentare tutti i corsi, anche in modalità on-line, tramite piattaforma digitale per la didattica a distanza.

Le iscrizioni sono aperte fino al 15 Ottobre 2021.

Informazioni più dettagliate (discipline, docenti, orari, convegni e seminari ecc.) sono disponibili sul sito internet: www.issrmarvelli.it.

La Segreteria (aperta dal lunedì al venerdì) si trova presso la sede dell’ISSR, in via Covignano 265, 47923 Rimini; tel. 0541-751367 – email: segreteria@issrmarvelli.it.

Scarica il depliant illustrativo

 

 

Monasteri aperti

Pievi, monasteri e abbazie dell’Emilia-Romagna aprono le porte al pubblico.
Scopri le proposte e prenota la tua:

Alla bellissima iniziativa partecipa anche la Diocesi di San Marino-Montefeltro:

Sabato 25 settembre 2021
In cammino dal Monastero all’Arte

Il monastero delle Monache Agostiniane Sant’Antonio da Padova sorge nel comune di Pennabilli e comprende le antiche mura di cinta della Rocca dei Billi.
La prima fondazione risale al 1517 e la struttura ha ospitato nei secoli diversi ordini monastici.
Il convento venne soppresso nel 1810 dal decreto napoleonico che colpì gli ordini religiosi.
Alla riapertura fu destinato alla Monache Agostiniane, che tuttora vi risiedono e custodiscono questo luogo di preghiera e meditazione.

Il Museo del Montefeltro racconta la fede degli abitanti di questo territorio attraverso opere d’arte e oggetti di uso liturgico dal ‘400 ad oggi: pale d’altare e quadri devozionali, reliquiari, manifatture e paramenti liturgici tra cui alcuni preziosi in argento, statue processionali, vasi e piatti in ceramica.

Recentemente il museo ha acquisito opere provenienti da molti paesi dell’Estremo Oriente e dell’America Latina che documentano come il cristianesimo si sia diffuso nel mondo manifestando il dialogo con le altre religioni e culture. Fra i vari oggetti è di grande rilievo la scultura del Buddha ritrovata nel Pakistan appartenente all’artedel Gandhara, un presepe giapponese e un ammonite dal Madagascar di notevoli dimensioni.
Il modello espositivo adottato è quello “dell’accumulo”: presentare gli oggetti come se fossero collocati in un deposito, in una soffitta.
Gli oggetti portano impressi i segni del tempo, dell’incuria dell’uomo e dell’oblio.
L’organizzazione in chiave tematica consente di restituire il dialogo fra Dio e l’uomo nelle diverse stanze: la preghiera, la purificazione, la paternità, la sequela, la luce.

Il Museo è strettamente legato al Santuario della Madonna delle Grazie che lo affianca e del quale conserva il Tesoro tra cui fanno parte le cosiddette “vestine” che ricoprivano l’affresco della Madonna miracolosa.

Programma delle attività (durata 3 h circa):
– ore 9.30 ritrovo presso la sede del Museo Naturalistico (MUSSS)
Viale dei Tigli, 5/A – Pennabilli;
– ore 10.00 visita esterna al monastero e alla Rupe (incontro con le monache Agostiniane);
– ore 11.00 camminata verso il museo del Montefeltro;
– ore 11.30 visita al Museo;
– ore 12.30 termine evento.

Costo per partecipante € 5,00

https://monasteriemiliaromagna.it/…/3301-chiesa-e…

Gli eventi potrebbero subire variazioni, contattare sempre gli organizzatori prima di recarsi in loco.

Per partecipare all’evento è obbligatorio Green Pass

Prenotazione obbligatoria ai numeri
0541.913791 – 0541.913750

Per approfondimenti è possibile leggere un interessante articolo pubblicato su “Famiglia Cristiana”:

https://m.famigliacristiana.it/articolo/monasteri-aperti-doppio-appuntamento-in-emila-romagna.htm

Incontro gruppi di preghiera di padre Pio

Servizio Diocesano Tutela Minori