10 maggio – Prima tappa della Via Mariae: l’Annunciazione
Imitare non è copiare: ciò che va cercato non sono né la cultura, né lo stile di un’epoca. Né bisogna confondere l’immagine di Maria e i suoi valori permanenti con le sue raffigurazioni culturali o i cliché delle varie epoche storiche. Quando si hanno stima e amore per una persona si tende ad essere e a fare come lei.
Possiamo ritrovare nella vita di Maria le tappe che caratterizzano il cammino di fede di ogni discepolo, uomo o donna, giovane o adulto, laico o consacrato.
C’è un momento nella vita di ogni cristiano, nel quale si sente l’irruzione di Dio; è il momento dell’incontro decisivo, che segna una svolta o chiede una scelta. Quel momento assomiglia all’Annunciazione. Messi davanti a Dio, si intuisce una chiamata. Si sente il peso della responsabilità, si avverte l’inadeguatezza, prende il timore di non potercela fare. È una situazione che talvolta si protrae nel tempo. Altre volte è l’inatteso che balena nel cuore. Rompendo ogni indugio, nella fiducia in Dio, con la compagnia di chi sta accanto, come Maria si dice «sì».
Allora si sperimenta con Maria che la chiamata del Signore è una creazione: al timore subentra la gioia, all’incertezza l’intraprendenza, al ripiegamento su di sé l’apertura coraggiosa all’altro e al mondo. La grazia della vocazione va custodita, è una risorsa per i momenti difficili, soprattutto va corrisposta ogni giorno. La grazia dell’inizio non è altro che la fedeltà di Dio, che non viene mai meno e dà gioia.
Alla luce delle Scritture un’intuizione spirituale vede la storia segnata da tre fiat (“si faccia”): il fiat della creazione, il fiat di Gesù nel Getsemani, il fiat di Maria. Ma la storia è segnata anche dai nostri piccoli e grandi fiat. Aiuta pensare che la nostra vita, le nostre imprese, il nostro lavoro, il nostro matrimonio, la nostra consacrazione al Signore, le nostre responsabilità sono vocazione, risposta ad una chiamata, collaborazioni al progetto di Dio. E Dio è fedele e non fa mancare tutti gli aiuti necessari. Questo è quello che chiediamo nella preghiera quotidiana del Padre Nostro: «Fiat voluntas tua».
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Stasera propongo una piccola iniziativa. Prendiamo una ciotola e mettiamovi dentro tanti biglietti quanti sono i componenti della nostra famiglia. Ogni biglietto contiene un nome. Stasera peschiamo un biglietto: la persona sorteggiata sarà la “prediletta” della Madonna nella giornata di domani. Un piccolo gioco per ricordarci di pregare gli uni per gli altri.